giovedì 23 ottobre 2008

Ancora su Pio XII e l'Olocausto

La beatificazione di Pio XII è "un affare interno della Chiesa cattolica" e le affermazioni fatte dal ministro per le questioni sociali Yitzhak Herzog (laburista) in una intervista al quotidiano Haaretz, appaiono come una "ingerenza". Lo afferma il postulatore della causa di beatificazione di papa Pacelli, padre Paolo Molinari, commentando le affermazioni del ministro diffuse in mattinata.
"Stupisce - precisa padre Molinari - che un ministro dello Stato di Israele faccia un intervento con cui si ingerisce con un affare che, per la sua natura, è un affare interno alla Chiesa cattolica". Il postulatore si dice altrettanto stupito per l'affermazione di Herzog secondo la quale non vi sarebbe "alcuna testimonianza di alcun passo concreto adottato dal Pontefice" in difesa degli ebrei, " perché viene - dice Molinari - da un ministro dello Stato di Israele".
Molinari controbatte poi con prove e citazioni di segno contrario, tra cui le affermazioni di autorevoli esponenti del mondo ebraico, da Golda Meir allo storico Martin Gilbert, inglese di origine ebraica tra i più noti studiosi dell'Olocausto.

Tutte belle cose, peccato che:
1) la beatificazione di papa Pio XII NON E' UN AFFARE INTERNO ALLA CHIESA anche perché tocca la sensibilità di chi venne abbandonato al suo destino senza un accenno di difesa da parte della Chiesa e del suo più alto rappresentante;
2) Finché gli archivi vaticani resteranno inaccessibili, i vari portavoce del Papa, ci facciano il santo piacere di stare zitti.
3) Se ingerenza é far notare che per diventare santi, non basta dir messa, ma occorrono anche altri elementi. Allora SCUSATE il disturbo :)

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