domenica 31 gennaio 2021

Amici miei


Non aspettatevi divertimento da film diretti da Monicelli... il fondo di tristezza prevale sempre, deborda, trasforma la farsa in tragedia... eppure, qualcosa bisogna pur tirar fuori da questo film - da molti ritenuto un capolavoro - nato nel 1975.
Forse i tempi erano talmente bui e tristi, la reprimenda di destra e di sinistra, il pensiero piccolo borghese che stava in mezzo, la crisi economica e petrolifera... un uomo che, cominciando a prendere coscienza di sé non voleva più prendersi sul serio e non riusciva a spiegarsi perché la vita, arrivati al giro di boa, dovesse essere tutta lì: sposarsi, sopportare moglie e figli, destreggiarsi tra mille incombenze e sfiorire in attesa della morte, mentre i bei ricordi della fanciullezza, della giovinezza senza pensieri si stemperano eppur sempre bruciano...
Per questo il Conte Lello Mascetti, l'architetto Rambaldo Melandri, il giornalista Giorgio Perozzi e il Necchi, prendono in giro sé stessi e il resto del mondo... per questo nascono gli scherzi, le zingarate, la Supercazzola, e le esagerazioni fatte per ridere un po'.
Sarà che allora - gli anni '70 - il cinquantenne era già considerato vecchio, sarà che quell'età lì io l'ho superata e di questi tempi il sentire comune mi vorrebbe ancora giovane ed aitante... fatto sta che fatico a ritrovarmi in questa pur buffa compagnia di amici... forse anche perché, nel prendere e prendersi in giro, finiscono per fare del male anche e soprattutto a chi sta loro vicino, a chi li vorrebbe responsabili, integri e capaci di portare avanti una famiglia, un lavoro, la parola data... loro non se ne avvedono. Anzi! Ciò che vogliono è proprio dimenticare questo contratto e ritornare o restare ragazzini... l'esito non fa ridere.




 

 

sabato 30 gennaio 2021

Monte Croce

Rischiava di passare sotto silenzio questa gita. Complice il complicato periodo appena trascorso. Francamente avevo altro per la testa e men che meno, ripescare le foto, scrivere il blog, andarmi a rivedere questo o quello. Ma, questo è uno sporco lavoro e... qualcuno lo deve pur fare. 
Morale, eccomi qui ad illustrare e descrivere l'ultima ed unica gita fatta a Gennaio con Max... Val d'Intelvi, il giorno dopo una super nevicata... paesaggio intonso, neve oltre il ginocchio, sole che scalda e illumina un intorno fatto di bianco e candore... una passeggiata senza particolare impegno (almeno non per il nostro standard), silenzio... certo anche gente e non poca... ma a giusta distanza, guardandoci intorno come reduci da un brutto sogno... Ce la godiamo sino all'ultima goccia di sole, questa giornata... perché di questi tempi, giornate così sono doni... prendiamoli al volo e facciamone tesoro, in attesa di una schiarita.








































 

U571


Certamente un buon film. Falso nella sua genesi, come il cinema oramai dovrebbe averci insegnato, ma un buon film. Intanto il fatto: vero ma, svolto da inglesi e non da americani. La storia tiene soprattutto perché vi è la capacità della regia nel tenere alta la tensione... la battaglia sottomarina, i combattimenti all'interno del claustrofobico sommergibile, le mille peripezie per sopravvivere e portare a casa Enigma... in mezzo a tutto questo esempio di virilità maschia e sudata, ecco l'eterna lezione del capitano (in veste di padre) che insegna al suo vice (l'ideale figlio) come si sta al mondo e come si diventa capitani... "il capitano sa sempre cosa fare, anche quando non lo sa"... è un duro e sacrifica i suoi uomini per il bene supremo.... sin dalla notte dei tempi, il maschio deve uccidere il padre per prenderne il posto... Edipo insegna... e noi ancora lì a cascarci come dei fessi, ed il cinema a farci fessi con queste edificanti storielle.
Il resto è azione... godiamoci quella e non facciamoci troppe domande.

Internet 2004


 Dalle caratteristiche dei più recenti programmi di navigazione all'esplorazione delle possibilità offerte dalla banda larga e dall'internet mobile; dai weblog alle biblioteche virtuali; dal giornalismo in rete ai più avanzati strumenti per la ricerca delle informazioni; dall'uso di internet da parte della scuola e dell'università all'analisi dei riflessi in rete della emergenza terrorismo: una guida ricca e sicura a tutte le novità della rete, un appuntamento obbligato per orientarsi nello sterminato oceano del web.
Il ricchissimo sito internet del volume con aggiornamenti e strumenti di discussione, facilita l'interazione fra i lettori e gli autori, quattro fra i maggiori esperti italiani del mondo internet.


Fa quasi tenerezza riprendere tra le mani questo testo, conservato come una reliquia, vista la scarsa utilità nel mondo moderno e la velocità con cui cambiano le cose, soprattutto in rete... è tuttavia utile andare a rivederlo per scoprire un mondo "ingenuo" in cui ci si augurava un utilizzo della rete per fare cultura, per allargare i propri orizzonti, per migliorare il mondo.
Quello che ne è nato, oggi, non è esattamente tutto ciò. Internet è un incredibile strumento, ma se tu butti merda in rete, è evidente che uscirà solo merda... è forse l'umanità che nel frattempo non è cresciuta... dando l'idea che una scimmia con un fucile resta una scimmia... solo un tantino più pericolosa... e dimostrando che prima di dare gli strumenti bisognerebbe dare cultura, insegnare civismo, dignità, rispetto del prossimo, capacità di dialogo e di rispetto del dibattito... Questo non è avvenuto, relegando a piccole nicchie silenziose le belle progettualità preesistenti e lasciando prosperare il peggio.
A noi resta la volontà e la determinazione di fare di più e meglio. Questo libro, da questo punto di vista, non è superato.

venerdì 29 gennaio 2021

Revolutionary Road

E' il 1955; i Wheeler sono una coppia middle class dei sobborghi benestanti di New York, che coltiva il proprio anticonformismo con velleità ingenua, quasi ignara della stessa ipocrisia; la loro esistenza scorre fra il treno dei pendolari, le cenette alcoliche con i vicini, le recite della filodrammatica locale, ma Frank e April si sentono destinati ad una vita creativa e di successo, probabilmente in Europa.
Nella storia della giovane famiglia in apparenza felice la tensione è nascosta ma crescente, il lieto fine impossibile, e l'inevitabile esplosione arriva con una potenza da dramma Shakespeariano. (tratto dal libro)

Vi è una forte componente autobiografica in questo importante testo della letteratura americana... certo vi è questo amore-odio per la famiglia, lo stesso odio per la borghesia ed i suoi valori, la tensione sempre sottotraccia, i fiumi di alcool, la sigaretta, il tradimento, le feroci liti tra due perfetti sconosciuti... ognuno a descrivere se stesso "E non riusciva nemmeno a dire se era irritato o contrito, se era il perdono che voleva o il potere di perdonare"....in cui l'altro è a seconda dei casi, utile per i propri scopi, silente spettatore della altrui esagerata autocelebrazione, o peggio "... il fatto che, seppure aveva pensato a lui, era stato soltanto come a un possibile ostacolo, la fonte di fastidiose obiezioni che avrebbero dovuto essere superate e spazzate via, se si voleva portare a buon fine la faccenda nel migliore dei modi. Era questo l'aspetto insopportabile della cosa...." così che vediamo i nostri protagonisti attaccarsi a qualsiasi elemento per sopravvivere, a sé stessi ed al legame con l'altro... "la capacità di misurare il tempo ci offre una quasi inesauribile fonte di consolazione..... le pagine nitide suddivise per giorni e fitte di annotazioni che gli stanno di fronte sono la prova che nulla d'imprevisto, nessuna calamità del caso o del fato possono sorprenderlo da quel momento alla fine del mese...".
Ci si trascina senza meta, aggrappandosi a sogni irrealizzabili... forse perché gli States sono questo... un sogno che ci permette di sopravvivere alla realtà.




 

giovedì 28 gennaio 2021

Tower Heist


Filmetto divertente, complice la presenza di alcuni volti noti (stracotti alcuni, sempre gaudenti altri)... temi per certi versi scottanti (siamo nel 2011, a pochi anni dal terribile 2008 degli squali di Wall Street), tutto accade in un lussuoso palazzo di NY... dove i ricchi proprietari sono serviti e riveriti in tutti i modi... uno di loro si dimostra essere un bancarottiere che ha usato i soldi a lui affidati dai dipendenti dell'edificio...
Vendetta! Tremenda vendetta! Soprattutto quando appare evidente che il furbastro, complici le leggi lassiste americane, la farà franca. Da qui iniziano le esilaranti azioni dei nostri, capitanati dal duo Stiller - Murphy.. nel mettere in atto la rivalsa, tuttavia scopriamo esserci poco di credibile ma molto è lasciato al divertimento, all'improvvisazione, al prendere per buono tutto ciò che accade e riderci sopra... Alla fine il risultato è una simpatica distrazione dal quotidiano.. inutile pretendere di più.

domenica 24 gennaio 2021

I love radio rock

Quello che dovrebbe essere un inno alle radio pirata nate in UK negli anni '60 del secolo scorso, finisce per diventare una pantomima dei peggiori eccessi e la parodia della classica contrapposizione conformismo - anticonformismo...
Anche se a tratti fa sorridere, si perde poi in mille rivoli di ovvietà, battute stereotipate, scene penose attaccate con pessimo nastro adesivo, una regia senza senso e una trama irricevibile.
Dobbiamo trovare qualcosa di buono? La colonna sonora certamente, la simpatia dei personaggi minori, la dimostrazione che, poi, alla resa dei conti, tanta ribellione nasconde un fondo di borghesia evidente: la ricerca del padre da parte dell'adolescente Carl, il matrimonio di Simon (destinato a naufragare in meno di 24 ore), il considerare la donna quale preda sessuale... insomma, tanta scena ma assenza di idee... e anche il finale (simile, per chi come me ha qualche anno alle spalle, a quella del salvataggio di Sandokan) fa acqua, come la nave "Radio Rock", da tutte le parti... Voto 1.
 

La caffettiera del masochista


Questo è il libro che da sempre ho desiderato scrivere, ma non lo sapevo.
Per anni e anni non ho fatto che annaspare a tentoni, senza trovare mai il rubinetto giusto dell'acqua calda o fredda, andando a sbattere nelle porte incapace di far funzionare le cose semplici della vita di ogni giorno.
"Sono io", borbottavo, "è la mia inettitudine meccanica".
Ma, studiando la psicologia e osservando il comportamento degli altri, ho cominciato ad accorgermi che non ero solo.
Le mie difficoltà si riflettevano come in uno specchio nei problemi degli altri.
E tutti ad incolpare sé stessi.
Possibile che tutto il mondo fosse meccanicamente incompetente? 
La verità si è fatta strada lentamente.
Le mie attività di ricercatore mi hanno portato a studiare l'errore umano e gli incidenti sul lavoro.
Gli uomini non sempre sono maldestri.
Non fanno sempre errori.
Ma ne fanno quando le cose che usano sono concepite e progettate malamente.
Ciononostante, vediamo sempre incolpare l'errore umano di tutto quello che capita alla Società.
A me, viceversa, sembra spesso un difetto delle attrezzature unito a gravi errori di progettazione.
E che dire - ebbene si - della mia incapacità di usare gli oggetti semplici di tutti i giorni? Perché ho problemi con le porte, gli interruttori della luce e i rubinetti dell'acqua? O il frigorifero di casa mia? Mentre tutti diamo la colpa a noi stessi, il vero responsabile - il cattivo design - passa inosservato.
E milioni di persone si sentono inette.
E' l'ora di cambiare: ecco allora questo libro sulla psicologia degli oggetti quotidiani: è il frutto delle mie ripetute frustrazioni nell'uso delle cose di tutti i giorni, e della mia crescente attitudine ad applicare ad esse la psicologia sperimentale e la scienza cognitiva.
La combinazione di esperienza e conoscenza ha reso questo libro necessario almeno per me e la mia tranquillità. Ed eccolo qui: in parte polemico, in parte scientifico, in parte faceto. (tratto dal libro).


Acquistato e letto per uno dei miei esami universitari del secolo scorso... uno di quei testi che ti incuriosiscono, che ti regalano emozione e sorpresa, che poi ti rimangono in testa, lasciandoti qualche utile suggerimento, o almeno ti permettono di vedere (intravedere?) il mondo, con occhi diversi.
Leggo al riguardo il finale del testo.... quasi un testamento... "Ora tocca a voi. Se siete progettisti, contribuite alla battaglia per l'usabilità degli oggetti quotidiani. Se siete consumatori, unite la vostra voce a quella di chi reclama prodotti usabili. Scrivete alle ditte produttrici. Boicottate il cattivo design. Sostenete i prodotti ben fatti acquistandoli, anche se ciò significa uscire dalle abitudini o spendere qualcosa di più. E non vi peritate di esprimere le vostre osservazioni ai commercianti: le ditte produttrici danno ascolto alla loro clientela. 
Quando visitate un museo della scienza e della tecnica, fate domande se avete difficoltà a capire qualcosa, Fornite agli organizzatori un'informazione di ritorno sul modo di esporre il materiale, segnalate quello che non funziona o non funziona. Incoraggiate i musei a prendere la via di una migliore usabilità e comprensibilità.
E divertitevi. Quando girate per il mondo, soffermatevi ad esaminare i dettagli del design. Compiacetevi delle piccole cose utili, rivolgendo un pensiero grato alla persona che ha avuto cura di introdurle. Tenete presente che anche i piccoli particolari contano e che il progettista può aver avuto da faticare per includere qualcosa di utile. Date mentalmente premi di design a chi lo pratica secondo le buone regole mandategli fiori. E fatevi beffe di chi fa cattivo design: mandategli i semi"...

venerdì 22 gennaio 2021

Gran Torino

Vi ricordate il motivetto che accompagnava la canzone di Luca Carboni, quella di "Ci stiamo sbagliando ragazzi"... "e intanto Dustin Hoffman non sbaglia un film"? Ecco, parafrasando la parafrasi... e intanto Clint Easwood non sbaglia un film... Sia che lo faccia da regista, da attore o da entrambe le cose.. non ne sbaglia uno.
Prendiamo ad esempio questo "Gran Torino", che prende il nome dal modello di Ford del 1972, auto a cui, Walt Kowalski, oramai anziano reduce della guerra in Corea, è particolarmente legato... così come alle sue poche cose, alle sue passioni di una vita... cose a cui si aggrappa come una cozza, dopo la morte della moglie.
Peccato che il mondo non sia più lo stesso e circondato da un cambiamento che non riesce più ad allontanare (emblematica è l'invasione del suo giardino da parte di una gang in lite)... ad una gioventù che lui odia (e ne è ricambiato), agli stranieri che maledice (e da cui riceve contumelie), da un prete che lo vorrebbe redimere... (senza grande esito)... 
Ma, e qui sta la maestria di Clint, anche i cattivi hanno un cuore... e sanno scoprire che dietro i pregiudizi, ci sono persone che nella loro diversità sono molto più vicine a noi dei nostri parenti (vedi i dialoghi stizziti con figli e nipoti)... e sarà proprio quando tutto il suo nuovo mondo è stato capito ed amato che Kowalski dovrà fare una scelta... inaspettata... che cambierà la vita di molte persone.
 

martedì 19 gennaio 2021

Zona Rotta


Dopo l'incapace gestione Gallera, il cambio al vertice della Regione si è fatto subito sentire. L'Assessore/Vice Presidente Letizia Moratti sbraita all'indirizzo del Governo come se non ci fosse un domani per fare cosa? Per difendere la salute dei lombardi? Per recuperare il tempo perduto e la non invidiabile posizione nella vaccinazione anti Covid? Per rispondere al perché al PAC tanti anziani ci hanno lasciato le calzette a causa delle malaugurate indicazioni della Giunta? Per raccontarci finalmente la verità sui camici Paul & Shark e sui soldi tornati dalla Svizzera (o altro paradiso fiscale) per coprire la marachella del Fontana? Ma certo che no! Per avere le zone arcobaleno... d'ora in poi (forse) grazie anche alla complicità di certi sindaci di sinistra, avremo le zone multicolor, in questa via Rosso, in quell'altra bianco... e via una serie di colori degni del pantone della Sikkens...
E (questo accade mentre sto scrivendo) per pretendere che i vaccini siano distribuiti alla Regioni in base al loro PIL. Prima i ricchi, grida a gran voce la neo assessora! Prima i benestanti! La salute pubblica? Ma quale, ma dove? Pare di essere in certi claustrofobici film ove ai poveretti viene rubato tutto, persino gli organi, a favore dei benestanti... Se la giornata si vede dal mattino... siamo messi male.

domenica 17 gennaio 2021

Fratello dove sei?

E così i fratelli Coen fanno bingo un altra volta! Un film che è una citazione di un'altra citazione di un'altra citazione... come amava dire Umberto Eco, libri che parlano di libri che parlano di libri... quando il traliccio che realizzi, riesce a sostenere la vite che vi cresce sopra, senza soffocare ma anzi, dando vita ad altri rami rigogliosi... ecco, lì abbiamo il cinema, quello con la C maiuscola.
Tre evasi dai lavori forzati, l'America della grande depressione, il KKK, la violenza e la furbizia dietro ogni svolta della strada, personaggi incredibili... aggiungi la bravura dei tre protagonisti... da una narrazione senza tempo (si cita Omero e Ulisse, nome di uno dei protagonisti) nasce una specie di Odissea che farà ridere (tanto), pensare, imparare.
Dall'incontro con Tommy Lee Johnson (mitica chitarra del diavolo), al rapinatore Baby Face Nelson, insomma non c'é come il viaggio per narrare dell'uomo e non c'é come un viaggio fortunoso, in fuga da qualcosa per trovare/ritrovare qualcosa d'altro che pone le basi per diventare diversi... I Coen lo sanno fare bene e noi ci godiamo questa bellissima pellicola.
 

Manuale di co-programmazione