domenica 24 aprile 2022

il Vichingo nero

Nella Norvegia del IX secolo, alla corte reale del Rogaland, nasce Gerimund Pelle Scura, destinato a diventare il "Vichingo Nero", cacciatore, viaggiatore, pioniere, definito "il signore dell'Atlantico" e il "più  illustre tra i primi colonizzatori d'Islanda"
Figlio del Re Hjor e di una donna Sami della Siberia, discriminato sin da bambino per i suoi tratti mongoli,  Geirmund viene inviato nell'estremo Nord, tra le tribù del mitico Bjarmaland, prima di partire all'esplorazione dei fiordi islandesi.
Qui costruisce il suo impero sulla caccia al tricheco, di cui ha imparato ogni segreto dai Bjarmi, e sul commercio internazionale dei prodotti derivati che sono alla base dell'economia e dell'arte navale vichinghe l'olio ricavato dal grasso, le corde realizzate con la pelle e le preziose zanne - grazie alla manodopera di centinaia di schiavi cristiani catturati in Scozia e Irlanda.
Perché esistono così poche fonti su di lui e nessuna saga ne ha tramandato le singolari imprese?
Lo scrittore e filologo Bergsveinn Birgisson si mette sulle tracce sperdute di questo suo misterioso antenato per ricomporre la storia dimenticata.
Una ricerca che spazia tra archeologia, antropologia, biologia, linguistica, ecologia, dove la scienza richiede il contributo della poesia e dell'immaginazione.
Un viaggio nell'epico mondo di Ragnarr e Harald Bellachioma in cui l'autore scosta il velo della leggenda e sfata il mito fondativo dell'Islanda, riportando alla luce l'avventura di "imprenditori" scaltri che si insediarono in questa terra vergine per sfruttarne economicamente le risorse, prima che gli eroi delle saghe vi trovassero una nuova patria e la libertà.

Capacità di uno storico è quella di cercare tracce anche ove non se ne vedono.. ove gli altri non cercherebbero mai.. "collegare i puntini"come dice Bergsveinn oltre alla capacità di unire, mixare, pescare, intuire e poi giocare d'astuzia grazie a poesia ed immaginazione (ma molto, molto controllate e usate con la parsimonia di un binario già tracciato).
L'economia, le risorse naturali, i tracciati navali, le alleanze, le lotte di potere, le conoscenze tecnologiche, l'uomo giusto al posto giusto... 
Ci viene così donato un racconto che sa ammaliare come un romanzo, ma su basi solide, con elementi multipli che arrivano da ogni dove. Bello? Di più. Molto di più.

 

venerdì 22 aprile 2022

Love Death and Robots

Love, Death and Robots, rappresenta (a mio giudizio) il meglio dei prodotti di animazione per adulti sullo scenario mondiale. Ogni episodio fa scuola a sé, anche se il filone, fantascienza, tragico, apocalittico, horror, ricalca un tema di fondo.
Mentre alcuni episodi sono disegnati in modo molto semplice, senza tuttavia non perdere nulla della loro efficacia comunicativa, altri fanno degli effetti la loro differenza valoriale.
E' cyberpunk? Probabilmente si in molti episodi. C'é horror a sufficienza? Caspita si dai...
Guardarlo vi permetterà certo di rispolverare in chiave di fumetto vecchie storie già incontrate nei vostri viaggi cinematografici. Davvero promettente.

 

giovedì 21 aprile 2022

Gita a Ciamporino



Vuoi che non viene fuori un piccolo spazio per due passi tra gli amati monti in un giorno in cui (udite udite) nonostante il giorno di festa (Pasquetta) e temperature miti, non incontriamo nessuno.
Lasciata l'auto a San Domenico. Con Franca e Anna camminiamo su un sentiero in piano che torna verso Varzo e si riallaccia al percorso per l'Alpe Solcio.
Senza raggiungerla, giriamo a sinistra e torniamo sui nostri passi ad una quota più alta... senza grande fatica raggiungiamo l'Alpe Ciamporino dove possiamo goderci un momento di relax ... scendiamo poi per quella che in inverno è la pista da sci... riprendendo l'auto. 
Grande panorama per chi ha poco tempo a disposizione o per chi voglia fare una bella corsetta in ambiente panoramico.









 

San Quirico

Poco prima che il sito andasse a fuoco ho avuto modo di conoscere questo piccolo bellissimo angolo di ambiente...incastonato tra i laghi Maggiore e Varese, con una vista su angoli davvero speciali del nostro territorio.
Da un anonimo spazio, posto di fronte ad una bellissima chiesetta a bordo strada, si sale dapprima su una strada che poi si trasforma in sentiero e subito ci si immerge nel verde (ci si immergeva, ora non lo so ma spero presto torni ad essere così).
San Quirico, per la sua vista sulla Rocca di Angera, doveva essere in passato un punto importante per il controllo del territorio, oggi è divenuto figliastro della più rinomata Rocca (e forse è meglio così) garantendo un polmone di verde in cui passeggiare, correre, godersi la frescura alla canicola del lago.
Sulla cima si erge l'omonima chiesetta... chiesa originariamente antica, ora anche se ritoccata resta un vero gioiello semplice ma con affreschi da scoprire.




 

giovedì 7 aprile 2022

I cantieri della Storia

Ripartire, ricostruire, rinascere. Ne abbiamo gran bisogno. La buona notizia è questa: siamo capaci di farlo.
Civiltà intere sono sopravvissute a eventi terribili.
Dopo ogni guerra c'é una ricostruzione.
Dopo ogni depressione arriva un'età dell'ottimismo e del progresso.
Federico Rampini racconta storie di tragedie collettive, sconfitte, decadenze, seguite da "miracoli".
Successi costruiti partendo dalle macerie, quando tutto sembrava perduto, e invece stava per sorgere una nuova luce all'orizzonte.
I cantieri dove si sono raccolte le energie e le idee, per costruire un futuro migliore.
Il crollo dell'Impero Romano è l'archetipo di ogni decadenza. Ogni altro impero o superpotenza ha paura di fare quella fine, cerca di capire come accadde, tenta di evitare quel destino.
Nuove interpretazioni dell'antichità rivelano gli eventi fatali che possono portare a una civiltà a soccombere. 
E quali speranze sopravvivono a quei disastri epocali.
A metà dell'Ottocento l'America dello schiavismo della Guerra Civile, periodo tragico in cui un popolo si è diviso a morte, lascia tracce profonde nell'America di oggi, segnata dalla questione razziale.
Anche nei suoi fallimenti, quel periodo ha molto da insegnarci.
La Grande Depressione degli Anni Trenta è la madre di tutte le crisi dell'età contemporanea.
In mezzo all'impoverimento di massa, genera uno degli esperimenti più audaci di innovazione politica al servizio dei cittadini, il New Deal.
Il Piano Marshall del 1947 é un altro cantiere: con questi aiuti l'Europa cominciò la ripresa dopo il più distruttivo dei conflitti.
Ma chi ricorda oggi come funzionò? Esplorarne la storia reale illumina il dibattito attuale sul Recovery Fund nell'Unione Europea post-pandemia.
Dei "miracoli" nel dopoguerra quello francese era il più improbabile. La Francia subisce tre sconfitte ravvicinate - il secondo conflitto mondiale, l'Indocina, l'Algeria - e ha un sistema politico a pezzi.
Il Giappone è un caso unico nella storia, dopo la guerra i giapponesi importano la liberaldemocrazia come la prescrive l'America. 
Le rinascite non sono mai finite: dall'incidente nucleare di Fukushima alla gestione della pandemia.
Della Cina è memorabile il riscatto dopo due abissi: la Rivoluzione Culturale nella seconda metà degli anni Sessanta, il massacro di Piazza Tienanmen nel 1989.
E' andata bene oltre le aspettative, fino ad avverare in buona parte le previsioni di un "secolo cinese".
E' la reazione collettiva alla sciagura a stabilire se una comunità ne esce fiaccata oppure purificata e rinvigorita.

Una sequenza di "storie della Storia", dal più eclatante dei tempi passati (la caduta di Roma) a quello dei tempi moderni (la trasformazione cinese)... da ogni vicenda si traggono utili insegnamenti (la Storia è insegnamento) per guardare al futuro... nonostante non siano tempi a cui guardare con positività.
Interessante, utile miniera di informazioni, ma non esaltante. Proverò comunque a leggere altri testi di Rampini.



 

lunedì 4 aprile 2022

Okkio per Okkio - quarta parte


Ed eccoci qui, dopo la prima, la seconda, la terza, non poteva mancare la quarta (l'ultima? lo spero) parte di questa lunga vicenda. Vi avevo lasciato a Gennaio, con il secondo cambio di silicone e il ritorno alla normalità - dei contenuti liquidi dell'orbita, ma non della vista o della mia quotidianità...
Dopo alcune visite, mi cambiano il medico... e vabbè facciamocene una ragione e mi dicono di starmene a riposo... gli interventi uno, dopo l'altro mi hanno lasciato qualche effetto collaterale... una cataratta e una serie di cisti sulla retina. La somma delle due è che non vedo un bel niente.
Si valuterà quindi se farmi prima l'intervento per rimuovere la prima o prima una puntura per rimuovere le seconde... quindi se A:B=B:C io non vedo un C di nulla comunque vada.
Morale, passano due mesetti, mentre io in preda al nervosismo, riprendo il lavoro (molto da casa) e riprovo a rivivere come prima... impossibile però perché senza un occhio, guidare la sera o di notte, ma anche fare molte cose in cui ti occorre distinguere la profondità, diventa complicato e limitante...
Ma come tutte le cose (belle e brutte) quando meno me l'aspetto, vengo chiamato e nel giro di pochi giorni rieccomi in reparto... se è vero quel che è vero (ed è vero quel che mi hanno detto) dovrei fare la cataratta e quindi una cosina di routine, una pirlatina rispetto alle precedenti puntate... maledizione a quando ti aspetti di aver visto tutto!
Entro in sala operatoria che oramai è mezzogiorno... ne uscirò tre ore dopo... quando mi vedono in sala cominciano a ridere, ancora tu? ancora qua? cazzo ridete? Mica ci vengo di mia sponte qua! E vabbè lasciamole ridere alle mie spalle, devono sdrammatizzare pure loro.
Annuncio subito che non voglio essere bucato sulla mano, è ancora attuale il ricordo dell'ultima volta, maledizione! Ma l'infermiera, sicura del fatto suo ci riprova, due volte, e ovviamente non ci riesce. Così dopo aver cristonato mi bucano il braccio. Eccomi pronto per la puntura di anestetico nella cavità peri orbitale... un autentico devasto, un male che manco un parto... a cui si aggiunge l'impressione mentre il liquido mi riempie un seno paranasale... sti capperi.
Andiamo così sotto i ferri... oltre a rimuovermi il velo, mi aggiustano il cristallino per causarmi una lieve miopia, necessaria per rendere dominante l'occhio sano (poi capirò il perché) mi tolgono il velo, sento l'equipe parlottare a mie spese... ed infine esco in reparto letteralmente fradicio... 
Saltello per almeno un quarto d'ora nel letto, mentre cerco di tornare alla normalità.
Abbiamo finito. Se Dio vuole. Ora attendiamo l'esito e guardiamoci (letteralmente) intorno, sperando di essere fuori dal tunnel.


sabato 2 aprile 2022

Gun city


Siamo in Spagna, alla vigilia della guerra civile che porterà lo Stato nelle mani di Franco. Il furto di armi all'esercito può essere la scintilla della rivolta, tra doppiogiochisti, affaristi e delinquenti di ogni tipo, poliziotti corrotti e prostitute.
Ovviamente l'affare è dietro l'angolo per chi sa approfittarne, e chi meglio della polizia e dell'agente Annibal Uriarte, appena giunto in Barcellona... destreggiandosi tra mille agguati e ricatti, tra anarchici e militari ostili, riuscirà a districare la matassa prima che tutto esploda?
Un film d'azione che sa cogliere l'atmosfera di un epoca corrosa da violenza e diritti negati. Ottimi i costumi e le ambientazioni. Particolare il protagonista, tra forza e brutti ricordi. Un uomo di altri tempi.

Manuale di co-programmazione