mercoledì 30 novembre 2022

A Roma

Se un viandante si fosse recato a Roma nel '500 avrebbe trovato né più né meno la stessa disperata situazione in cui versa questa bellissima e al tempo stesso perduta metropoli... un incanto, fatto di opere d'arte, scrigni di una bellezza assoluta, costruzioni di storia assoluta... circondate dalla sciatteria, la sporcizia, il lassismo più totali... Roma è quello che è non grazie, ma nonostante... il suo popolo.
Cercate uno scontrino fiscale? Scordatevelo. Cercate strade pulite? Manco per scherzo... Buche nelle strade... quante ne volete... 
E che dire dell'accattonaggio, dell'incuria, dell'assenza di servizi, di cartelli... 
Poi c'è la bellezza assoluta delle opere d'arte, dei palazzi, degli interi quartieri con sedimentazioni che dall'antica Roma risalgono ai giorni nostri... un patrimonio incredibile, assoluto... e poi frotte di turisti che si guardano in giro a bocca aperta ed accettano tutto... pur di diventare parte di questa spettacolare icona che è la nostra capitale.


















 

martedì 29 novembre 2022

Franco Battiato


La facoltà dello stupore: è questo il nucleo attorno al quale orbita l'intera esperienza artistica di Franco Battiato, la matrice che accomuna tutti i brani della sua vastissima produzione.
La sua musica è un dono, un invito a smarrirsi per poi ritrovarsi; è una esortazione a sperimentare continue incursioni in un altrove sconosciuto, negli infiniti "mondi lontanissimi" che possono aprirsi lungo il cammino delle nostre vite.
Ed è proprio questo "senso di stupore inaudito" il sentimento dal quale prende le mosse Aldo Nove per ripercorrere la parabola umana e creativa del musicista siciliano e illuminare le incessanti peregrinazioni dello spirito che lo alimentano.
In queste pagine conosceremo un giovanissimo Battiato che a Riposto in Sicilia, trascorre interi pomeriggi ad ascoltare i suoni della natura, con l'inquietitudine di chi ha sempre voglia di andare via: anni dopo a Roma, lo vedremo incassare il "le faremo sapere" dei discografici per poi seguirlo a Milano dove muoverà i primi passi nel mondo della musica e si imporrà all'attenzione del pubblico e della critica come una delle voci più originali del momento.
Leggeremo di incontri sorprendenti, di turbamenti capaci di trasformarsi in musiche e parole, in suoni che sembrano provenire dal recesso dell'anima e hanno la forza di dilatare il tempo e lo spazio.
Verremo condotti per mano nei meandri dell'opera di uno dei più grandi geni della musica contemporanea e saremo chiamati a cogliere i "frammenti dell'infinito" disseminati lungo un percorso musicale ed esistenziale di rara intensità.
Infine, leggeremo le parole d'amore e di riconoscimento di un grande scrittore nei confronti di un uomo in grado come pochi altri di trascendere i confini di guardare oltre le cose.

Ripercorrere la vita e la carriera musicale di Franco Battiato è un poco riprendere il filo solo accantonato che conduce ad un compagno di viaggio, alla colonna sonora della mia giovinezza, alla spensieratezza della scuola, all'estate infinita, all'ingenuità di tanti anni or sono... Seguire una carriera che ha visto realizzare pezzi musicali godibilissimi ed immortali (li ascolta ora con lo stesso piacere mia figlia) leggendo i retroscena, è un poco come indugiare in vicende che già conoscevo bene e che mi vengono svelate. C'è curiosità, riscoperta, divertimento, a volte incredulità.
Battiato resta un grande. Uno sperimentatore capace di donare capolavori pop conditi di cultura alta. Cosa per nulla facile. Farne una hit amata da tutti è ancora più eccezionale.





 

A figura intera


Milo Manara racconta se stesso.
La propria arte e la propria vita, l'infanzia e la gioventù, l'amore per il disegno e il travolgente incontro con il fumetto, la gavetta nei tascabili sexy, il sessantotto, gli insegnamenti e l'amicizia con Hugo Pratt, il "Maestro".
E l'affermazione come Autore ammirato in tutto il mondo, specialmente grazie alla raffigurazione di un corpo femminile entrata nell'immaginario collettivo.
Una storia in cui il fumetto incontra anche il cinema, in particolare quello di Federico Fellini, con il quale Milo Manara realizza storie e condivide progetti e sogni.
La confessione sincera e appassionata di un autore che sa essere testimone del proprio tempo, accompagnata da vignette, bozzetti, manifesti e fotografie.
Un'autobiografia che soddisfa la mente e lo sguardo.

Al netto dell'incredibile grafica dei disegni di Milo Manara, la sua biografia é godibilissima e racconta la nostra società negli ultimi 50 anni... l'incontro con personaggi incredibili, come Hugo Pratt, Fellini, Pazienza ed altri arricchisce la storia con gustosi episodi. Davvero piacevole.

 

Verso Solcio


Se ti si presenta l'occasione, cosa vuoi fare? Non vuoi fuggire per poche ore tra le amate montagne? Respirare libertà e silenzio? Cosa sono quei pochi momenti, di fronte al correre del tempo senza una meta? Cosa, se non il mutarsi della realtà? Il mutarsi della condizione, dell'essere, del ricollocarsi nello spazio e nel tempo. In fondo veramente me stesso? Monti conosciuti e frequentati da tempo ma dei quali non sono mai sazio. E' sbagliato? E' giusto? Tutte queste domande mi si accalcano mentre, piano piano risalgo per balme ed il panorama si allarga insieme al respiro ed all'umore... una passione è tale perché quando esplode non puoi più darle una dimensione... un fuoco che corre senza rispettare niente e nessuno.. Camminare, quale passione... andare senza una meta e senza uno scopo... e quando mai ti capita? Per capirlo ho bisogno di continuare sino a quando il tempo torna prepotente a riprendersi i suoi spazi ed allora, quella tensione si allenta, temporaneamente rifocillata... passione si.









 

venerdì 18 novembre 2022

The Northman


Cominciamo con un cast stellare. Una storia davvero ben costruita. L'ambiente che incanta.
Non manca nulla per trasformare questo racconto, molto simile ad una saga, in un grande dramma ove il fato, il destino, la strada da percorrere anche a costo di essere sconfitti, viene seguita accettandola.
E il finale è d'obbligo, degno del racconto. 
Un racconto che vede in Shakespeare la musa narratrice... con Hamlet, figlio strappato dal suo destino di erede al trono e costretto a fuggire, meditare vendetta, tornare sotto false vesti per vendicarsi e liberare la madre... ma non tutto è come lui si aspetta e la realtà sarà difficile da accettare. Tra riti pagani, regole ferree, un clima inclemente, gli uomini non possono che essere lupi.

 

lunedì 14 novembre 2022

Le non cose


Sottotitolo: Come abbiamo smesso di vivere il reale.
Non abitiamo più la Terra e il cielo, bensì Google Heart e il Cloud.
Il mondo si fa sempre più inafferrabile, nuvoloso e spettrale. Abbiamo perso il contatto con il reale.
E' necessario tornare a coinvolgere lo sguardo alle cose concrete, modeste e quotidiane. Le sole capaci di starci a cuore e stabilizzare la vita umana. 
Una massa di informazioni ci investe ogni giorno. Come ogni inondazione, anche questa agisce sulle nostre esistenze, spazza via confini, rimodella geografie. Ormai sono i dati e non più le cose concrete a influenzare le nostre vite.
Le Non Cose stanno prendendo il sopravvento sul reale, sui fatti e la biologia.
E così la realtà ci appare sempre più sfuggente e confusa, piena di stimoli che non vanno oltre la superficie.
Con la consueta lucidità e veemenza Byung-Chul Han critico severo ma acuto della contemporaneità, ci offre una peculiare e sferzante riflessione sulla comunicazione, la Rete e il futuro che stiamo costruendo.

Un libro fortemente condizionato dalla filosofia tedesca, da cui l'autore attinge a piene mani.
Alcuni spunti sono necessariamente forzati per dare vento alle vele del suo ragionamento.. tuttavia alcuni passaggi non possono che essere condivisi.
Mi viene da trarne due nozioni importanti: La prima è che non tutto quello che arriva dalla Rete sia da buttare. La conditio sine qua non è necessariamente saper usare lo strumento per ampliare la nostra conoscenza del mondo reale.
La seconda è che, fortunatamente dopo un primo approccio entusiasta, anche la Rete perde feeling. Si riduce a rumore di fondo... certo, fastidioso. Ma sempre di fondo. Sta a noi trovare i motivi per vivere una vita piena e consapevole. 

Colti qua e là...
Pagina 92 - I riti sono tecniche temporali di accasamento. Fanno dell'essere nel mondo un essere a casa.
Sono nel tempo ciò che le cose sono nello spazio. Essi stabilizzano la vita strutturando il tempo.
Sono architetture di tempo: rendono il tempo abitabile, calpestabile come una casa. Il tempo che precipita in avanti non è abitabile.
Pagina 117 - Se ogni cosa è preventivabile, la felicità scompare. La felicità è un evento che si sottrae a qualsiasi calcolo. Vi è un legame interiore tra magia e felicità. La vita prevedibile e ottimizzata è priva di magia, quindi di felicità.

 

domenica 13 novembre 2022

La regina degli scacchi


 Breve recensione. Attratto dal tema (gli scacchi) per il quale nutro grande passione, poche speranze e molta determinazione, decido di guardarmi questa - godibilissima - serie Netflix. Le aspettative non vengono tradite. La storia regge, i personaggi sono credibili e, accettando qualche salto qua e là ci si diverte e si finisce per parteggiare per una fantastica ragazza capace di tutto pur di inseguire le sue passioni, paure e debolezze. 

Salvarsi a vanvera


Autunno 1943.
Secondo un'antica maledizione - inventata di sana pianta e venduta al Comando Tedesco come leggenda popolare - nelle viscere di una miniera di carbone sulla sponda del Rio Fegazza, si nasconderebbe la Salamandra Ignifera Gigante Cinese, capace di folgorare a vista qualsiasi forestiero si avvicini.
Per l'ebreo Mozenic Aràd, che giusto prima delle leggi razziali ha pensato bene di diventare Mesolari Aride, la scoperta casuale del giacimento è l'unica speranza di salvare sé stesso e la sua famiglia.
E così, mettendo insieme una squadra di persone altrimenti destinate a fine certa - una professoressa di liceo, un suonatore di clavicembalo, un fattorino e un numero imprecisato di irregolari che dal giorno alla notte si cucirono addosso il titolo di geologo, minatore, fuochista, carpentiere o artificiere - Aristide comincia a vendere carbone alle milizie, tenendole ben lontane dalla miniera con lo spauracchio della vampa infuocata. 
Finché il maggiore Aginolf Dietbrand Von Appensteiner, comandante di piazza comincia ad insospettirsi.
Dopo la "Vita dispari", Paolo Colagrande ci consegna un romanzo straripante d'intelligenza e di invenzioni.
Pagina dopo pagina, assecondando "l'impostura del destino" , costruisce una bugia grande quanto un intero paese il piano geniale di un pugno di ebrei padani per salvarsi la vita.

Prima di parlare del libro devo, necessariamente, narrare del rocambolesco incontro.
Complice la mia innata curiosità e la passione per la carta stampata, ancora una volta ci casco dentro... e il risultato non delude affatto.
Partecipo ad un corso - obbligatorio - sull'anticorruzione. E in quanto obbligatorio, può essere affrontato in molti modi. Per fortuna, non solo mia, il relatore ha la capacità di attingere da frasi ad effetto per trarne insegnamento. Un metodo difficile da usare, necessita di avere la capacità di collegare con una matita due punti sul foglio e non prendere svarioni mentre - come la matematica insegna - si va da A a B, magari non dalla via più breve e lineare... se non ci si perde in questo percorso allora è fatta.
Morale, il relatore cita un libro e questa frase: " Mio babbo Aràd viveva di sospetti più che di speranze. Le speranze hanno tutta una loro trama volatile, un fraseggio di aurore vaporose, sogni, comete e canzonette... che pretendono l'universo. I sospetti invece, camminano rasoterra, parlano stonati; e dell'universo si accontentano di una stanza, un magazzino o un ripostiglio.
Ecco, sospetti e speranze coronano l'umano condurre... ieri come oggi come... domani. 
E questo barcamenarsi nel rapporto con sé stessi e con gli altri, mediare con l'incompreso rende tutto il vivere su un piano scivoloso..
"Con così pochi elementi si può solo lavorar di fantasia o di intuito, per chi ne ha, oppure di malinteso, che diventa una specie di oracolo girato all'indietro per raddrizzare il presente ai gusti e alla convenienza.

Era come se girassero intorno a un bersaglio per prendere meglio la mira. Quale fosse il bersaglio però non si poteva capire.

... con l'idea che il passato di un uomo di quattro anni è sempre un passato prossimo,  recuperabile quasi come un presente, basta raccogliere i pezzi lasciati per strada poco fa.

L'idea era di smarcar la burocrazia e scrivere al ministro in persona, poi stare a vedere, senza aspettative perché le aspettative non si avverano, si avvera solo l'inatteso, per legge fisica.

La parola domani è stata inventata da adulti ignoranti e un po' depravati, oltre che irresponsabili, perché sappiano benissimo che in natura il domani non c'è, è solo un espediente pratico, merce dozzinale da vendere a chi ha voglia di cascarci. Infatti non lo trovi da nessuna parte. Trovi molti ieri, in giro, dove si accumula un arretrato pesante, e guardando i tuoi passi per terra c'è sempre un adesso che é meglio non considerare neanche perché l'adesso è un animale mordace e lunatico.

E il panico che riporta l'uomo alla sua stupidità d'origine, può contribuire ad una reazione a catena distruttiva.

Avrebbe potuto dire due o tre volte tanto... ma il ragionevole non persuade, sa di arrotondamento ruffiano. Moltiplicando per 50 nessuno sospetta la fandonia... mio padre era capace di trovare numeri secondo le regole della vanvera e dell'esagerazione, che si muovono su piani opposti: l'esagerazione scuote, la vanvera addormenta, ma insieme fanno una bella mescola.

Il silenzio è solo una rete mimetica, un impianto di scena con tutto un riverbero rumoroso di comunicazione superflua, Anche la felicità è merce falsa, come il silenzio, per non parlare della libertà, non presente in natura ma sintetizzabile chimicamente in una specie di surrogato di utopia.

Insomma, autentiche perle di saggezza sparse qua e là in una storia che, potrebbe apparire assurda, se la realtà non superasse la fantasia... sbaglio? Quindi occorre leggere il libro, scoprire che oltre alla trama, vi è un mondo, che è fatto di sospetti e speranze e soprattutto di parole. Su cui ognuno può costruirci ciò che vuole... a suo rischio e pericolo. Assolutamente uno dei migliori libri di quest'anno.

venerdì 11 novembre 2022

A fine line


Non vi è solo sport, avventura e montagna... non vi è solo la felicità dell'essere nel miglior posto possibile.
Vi è viceversa, anche morte, sofferenza, perdita.
Ed accettarli entrambi è una bella sfida per Kilian Jornet, il più forte corridore di montagna del mondo.
Per questo, guardare questo bellissimo documentario breve (meno di un'ora) aiuta a farsi un'idea delle profonde motivazioni e delle fatiche che, pur consentendo di fare un mestiere bellissimo in posti spettacolari, necessitano di un gran lavoro mentale... per sapere che ogni istante potrebbe essere l'ultimo e che come tale va vissuto sino in fondo.

giovedì 10 novembre 2022

Clusone

Per una serie di altri motivi giungo a Clusone. Ci ero stato tanti anni or sono senza goderne affatto, complice il gran freddo e gli impegni. Questa volta riesco a guardarmi in giro, scoprendo una cittadina colma di storia, arte e vita. Una piacevole giornata, come ne capitano di rado.
























 

Manuale di co-programmazione