sabato 30 giugno 2018

Volevo toccare le stelle

Mettiamola così: Mike Horn è un tipo incredibile. La sua storia è incredibile. Le cose che ha fatto, grazie ad una volontà di ferro ed un fisico eccezionale, sono superiori alla media di tanti sportivi e campioni. Tuttavia ha un difetto. Non sa scrivere, o forse che scrive per lui non ne è capace. Questo libro si lascia leggere per quello che ha fatto lui, non per come lo racconta...
 
"Ci sono 30.000 giorni in una vita! Viveteli tutti al massimo. Si può scegliere tra una vita lunga e stretta costellata di pochi rischi, oppure una vita breve e ampia in cui si assumono molti rischi: ognuno è libero di decidere come vivere la propria..." 
 
 
"Mike Horn ama l'avventura no limits in tutte le sue forme: è sceso lungo il Rio delle Amazzoni, ha seguito l'Equatore per 40.000 km in mountain bike, a piedi e in trimarano, ha compiuto il giro del Polo Nord durante la lunga notte artica; ha camminato sui ghiacci, nei deserti, nella giungla, ha disceso le rapide di fiumi impetuosi, fino alla sfida della vita: il concatenamento di quattro Ottomila nello stile alpino più puro, senza ossigeno e senza corde fisse.
In questo libro Horn svela le motivazioni più profonde, le fonti di ispirazione - suo padre e la sua compagna - che l'hanno incoraggiato a rafforzare la propria resilienza per riuscire a compiere imprese incredibili e raggiungere i suoi sogni".


venerdì 29 giugno 2018

Valle Olona 3 - Arcisate Chiesa San Vittore

Una lunga scalinata porta a questa bellissima chiesa. Bisogna camminare e voler scoprire, non solo l'edificio ma anche il bellissimo nucleo storico.
 
"La chiesa presenta un impianto a tre navate su colonne con caratteristico ingrossamento a metà del fusto (decorazione a ovoli). Le volte sono a crociera, dipinte con una decorazione a soli di gusto quattrocentesco. Il presbiterio è rialzato rispetto alla navata e si conclude con un abside semicircolare contenente il coro ligneo. Lo spazio sopra l'altare è coronato da una cupola. Ai lati delle navate si aprono 2 cappelle per lato; quelle centrali presentano due scenografici altari; a destra, nella cappella contenente le reliquie di s. Felicissima, un altare barocco racchiude un gruppo scultoreo con Calvario quattrocentesco e una Deposizione settecentesca di scuola milanese. La cappella di sinistra contiene l'altare della Madonna, settecentesco. Esternamente la chiesa è preceduta da un portico su colonne, realizzato nel Settecento. il campanile si eleva sul lato sinistro della facciata".


Tipico pronao aggiunto nella metà del '700. Strana abitudine, quella di mascherare le bellissime, ma nude facciate romaniche, con questi sgorbi aggettanti... vestiboli, anticamere, riparo dalla pioggia? Fanno sorridere e spesso guastano l'edificio..
 


L'intorno, il borgo, pretende attenzione, la mano dell'uomo è evidente e la storia è ovunque. E' così che passeggiando nelle strette strade, si ammirano le stratificazioni dei differenti periodi storici, delle diverse architetture, del mutare del potere (da religioso a politico) e delle priorità delle comunità che vi hanno vissuto. Alle spalle dell'abitato, la natura, con le strapiombanti rocce, incombe.

 

Valle Olona 2 - Induno Olona Chiesa S. GIovanni Battista

Ed ecco la Chiesa di San Giovanni Battista ad Induno Olona. Eretta tra il XV e il XVI secolo, probabilmente sui resti di una più antica. Dedicata al Santo Patrono del paese, accanto all'altare dedicato alla Vergine, vanta 15 tondi ad olio su rame della scuola del Morazzone raffiguranti i Misteri del Rosario, simili a quelli della Basilica di San Vittore a Varese.
I disegni preparatori realizzati dal Morazzone sono conservati agli Uffizi di Firenze.
Nel XIX secolo fu oggetto di un ulteriore intervento a cura dell'architetto indunese Carlo Maciachini, e con affreschi ad opera di Angelo Comolli.






Pioda di Crana

Pioda di Crana, Val Vigezzo. Una delle mete alpinistiche di quest'anno. Finalmente salita. Ne avevo letto e favoleggiato, in particolare la "famosa" crestina aerea, recentemente attrezzata con un intelligente e sicuro cavo, che assicura il passaggio in sicurezza, senza nulla togliere ad avventura ed adrenalina... tanto più se, la giornata scelta, presenta nubi tali da rendere gotico il paesaggio e imprecisa la meta... Tutto cambia quando si "bucano" le bianche pareti... un blu che fa strizzare gli occhi, le punte delle vicine montagne che emergono dal nulla.... Una cima panoramica. Aggiungo una giornata in cui gambe e polmoni sono andate particolarmente d'accordo e "voilà!" il gioco è fatto...
Anche il tracciato al ritorno ci regala qualche azione divertente, con la variante nel canalino che costeggia l'enorme bianca placca... si scende fin dove si può, ma poi capita l'antifona, si decide di non rischiare (regola numero uno) si risale e si torna sulla normale...
La migliore salita? E' sempre la prossima.

 

 


 


Valle Olona 1 - Villa Castiglioni

A scoprire che, su Expedia.it è ancora possibile prenotare una camera, presso questo bellissimo edificio, oggi totalmente in disuso e prossimo al crollo, già di proprietà di Ermenegildo Castiglioni, fa quasi piangere.... ed a vederla dall'esterno, all'inizio di questa breve gita in Valle Olona, stringe ancor più il cuore nell'abbandono imperante, l'evidente degrado, a fronte di un insieme architettonico e storico, veramente imponente.
Tra le altre cose, si può ammirare una carrozza, oltre ad elementi di pregio di un recente passato di lustri... la meridiana, lo stemma nobiliare, le lampade, i fregi sino alla cassetta della posta che riporta ancora "Regie Poste".
 








The Devil's Candy

Rumorosissimo film che si muove a suon di metal.
Giovane artista, metallico e lisergico, si trasferisce con moglie e figlia in una casa testimone di due omicidi e ben presto frequentata da un pazzo, invasato e preda del demonio...
Ottima trama, ottima colonna sonora, bravi gli interpreti. Originale? Magari non troppo rispetto a quel che il mercato ha sinora proposta, ma certo incarna tutti gli stereotipi del genere.
Geniale è la molteplice trama che si propone: il rapporto padre figlia, il dover diventare grandi (sia il padre che la figlia), il demonio, capace di dare ispirazione artistica al padre e ispirazione omicida all'invasato... L'intenditore d'arte, che rappresenta e incarna il demonio... Da guardare e riguardare... per i mille risvolti di un film per nulla banale. Ed ascoltare ovviamente, vista la colonna sonora!

Villa Lesa

 
 Villa Lesa è ricordata sulle guide turistiche, per l'antica parrocchiale di San Giorgio (chiusa e non visitabile nemmeno all'esterno) e per il Castellaccio (edificio chiuso, parco chiuso ed abbandonato) e non visitabile... così si ripiega per un giro del piccolo abitato e per i suoi percorsi pedonali. In una calda giornata estiva, l'idea è comunque vincente... Basta allontanarsi dalla viabilità principale per scoprire i ritmi lenti del passato, ove bisognava andare a piedi, pensare il tracciato ed i tempi di percorrenza e tenere conto delle condizioni meteo...
 
 
A partire dalla Chiesa di San Giovanni Battista, al tracciato che si può percorrere tutto intorno al parco del Castellaccio, che di tanto in tanto si lascia vedere, grazie a qualche varco nel muro di cinta e sbirciare la serra ed alcuni ruderi....
 



 ... o una pietra, posta a chiusura di un foro nel muro, una porta che incuriosisce ed una maniglia da tirare (forse collegata in passato ad una campanella)... ed ecco il maestoso edificio... abbandonato ed avvolto dai rampicanti....


il tracciato pedonale seguito e il suo finale coperto (simile a certi carruggi genovesi) identificato come Vicolo alla Torre... ancora una volta, l'Italia minore, quella fuori dai grandi percorsi, forse perché dimenticata dal progresso e dalle trasformazioni degli ultimi cinquant'anni, ha conservato e dona scorci bellissimi e angoli di magia.

 Chissà cosa doveva essere, quando era vivo... abitato e usato... quando da questo edificio il potere veniva esercitato sull'intorno, suscitando timore e gelosie...
 



 Ed intorno ad esso... le scritte ed i disegni... che raccontano la storia... una storia che non c'é più... e che fuori dai circuiti principali, non siamo più in grado di concepire... di qui passava la strada romana... e poi quella napoleonica... e poi ancora... ed ora non più.... le vie di comunicazione, sono come le vene e le arterie in un corpo... quando si chiudono, è la morte di quella parte del corpo...


 Chiesa di San Giovanni Battista... originale vedere sull'altare il Santo... e non Dio o la Madonna...



 Che bei posti, vicini a casa eppure sconosciuti e colmi di storia e mistero... e che piacere scoprirli ritornando al loro ritmo ed immergendosi nel passato... unica guida, la curiosità e la pazienza... non luoghi nuovi, ma occhi diversi... Italia bellissima.


Ultra