domenica 10 giugno 2018

Porci con le ali

A leggerlo oggi, questo romanzo può al limite far sorridere. Eppure allora fu scandalo, novità, scalpore, discussioni animate, vera ventata di libertà in una società arcaica, antica e bacchettona... che era appena stata divelta alle sue radici dal '68... la storia di Rocco e Antonia da leggersi d'un fiato ancora oggi... ci presenta una gioventù che sempre, in ogni epoca ed in ogni condizione fa ciò che meglio gli riesce: trovare un proprio posto nel mondo che verrà. 
 

 
"Questo libro uscì nel 1976, quando espansione economica crescente e rivoluzione calante riempivano la vita di una piccola borghesia semi-erudita, tanto confusa quanto sicura di sé e del proprio avvenire.
Ma non è la storia di una generazione: è uno sguardo sugli adolescenti di un ceto politicamente di sinistra.
Un Marx ed un Freud affidati a una disinvolta volgarizzazione (le loro opere restavano spesso intonse nelle biblioteche familiari) avevano trovato posto nel bagagliaio culturale di una vecchia Italia, mezzo contadina e mezzo industriale, sospesa tra sogni di palingenesi socialista e americanismo cinematografico.
La grande progettualità aveva già fatto la sua epoca, ma per quei piccoli borghesi l'invasione del futuro era ancora una promessa racchiusa nei libri dei profeti e nell'augurale scampanio del ghiaccio in fondo al bicchiere di whisky.
Quegli uomini e quelle donne avevano vissuto in ritardo, nella memoria e nei desideri, le stagioni dell'ottobre 1917 e del grande cinema americano del New Deal.
Il terrorismo scuoteva il paese.
Due anni dopo la pubblicazione di "Porci con le Ali", l'assassinio di Moro avrebbe messo alla prova la fiducia di quella gente.
Che avrebbe resistito ai richiami del terrorismo perché questi si erano sbagliati nel fare i conti: né gli operai, né la piccola borghesia li seguirono, e perché, tra tanti sogni e ritardi, tra richiami del passato e sconfinamenti in un futuro di perfezione, perciò chiuso ad ogni ulteriore lusinga, una certa idea di democrazia, che più tardi sarà detta incompiuta, aveva messo radici.
Easy Rider, per i figli di quegli antichi roosveltiani inconsapevoli e leninisti, destinati a convertirsi a Kennedy e a Mao, o a tutti due insieme, fu la folgorazione sulla via della droga.
Con giudizio e solo il sabato... E' questo l'antefatto di un libro che, come le strisce di Charlie Brown, lascia fuori con intenzione punitiva il mondo dei grandi...."

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