domenica 29 aprile 2012

La casa dell'acqua


Dalla scorsa estate anche il mio Comune si é dotato della "Casa dell'acqua".
Interessante notare i corsi e ricorsi della storia, anche quella spicciola, quella di tutti i giorni che tutti ci riguarda.
In passato si andava alla fonte, poi arrivò la civiltà e l'acqua giunse in ogni abitazione.
Migliorando il tenore di vita ci si dilettò con le acque minerali... chi si ricorda dell'idrolitina? 
Era il massimo (a proposito, c'é ancora sapete?) ed era il massimo del godimento vederla versare dalla nonna nella bottiglia con il tappo e vederla in azione. Noi poi la ciucciavamo letteralmente dalla mano.

Con il tempo si cominciò a far arrivare l'acqua minerale a casa (roba da sciuri!!!) e più recentemente a comprarla nei centri commerciali con relativo sperpero di bottiglie di plastica e dubbia qualità del prodotto ingurgitato.

Ora, arrivano le "Case dell'acqua" che, passate come assolute novità, tali non sono.
E' il ritorno alla fonte, il ritorno all'antico, é qualcosa di magico, quasi un rito. Nuova socialità ritrovata, ci si incontra con le nostre belle bottigliette riposte nel cestello, ci si portano i bambini che inseriscono la tesserina e schiacciano i tasti (2 naturale, 6 gasata, 3 mezzo litro) e osservano felici la minzione.

Si risparmiano soldini, non si inquina, ci si incontra e magari si fanno due passi e due chiacchiere (un bar per astemi), che volere di più?

Ben tornate Case dell'Acqua.

venerdì 27 aprile 2012

Chissà perché... capitano tutte a me.

il lavoro si sa nobilita l'uomo. qualcuno poi ci aggiunge che "lo rende simile ad una bestia".
Ora ditemi voi come accidenti si fa a lavorare con un minimo di decenza quando ogni tre per due le carte in tavola vengono cambiate.
Avete mai provato a giocare a carte e il vostro avversario vi dice che la briscola, no non é più fiori, é quadri... che faccio l'ammazzo?
Ecco questo é lo spirito con cui ci si reca al lavoro ogni mattino.
Che culo direte voi miei cari venticinque lettori.
Va detto poi che, a volte l'interlocutore capisce, quasi soffre con voi.
Altre volte vi capita l'ottuso. E contro costui non c'é rimedio.
Le ho tentate tutte giuro, la comprensione, la pacca sulla spalla, la risatina di circostanza, il pianto condiviso. No! l'ottuso non vuole sentire ragioni. Voi, solo voi potete cambiare le leggi; e lui non vuol sentire ragioni. E che cazzo!
A questo ci attacca il solito pippotto: "tutti gli altri si, il mio terreno no", oppure "nel comune vicino si può e qui no".
Ma porca eva, vai nell'altro comune ad edificare no?! Vai sul terreno del vicino, che peraltro é sempre più verde..

Ecco quindi la sequenza
interpreti
C.O. Cittadino Ottuso
T.C. Tecnico Comunale
C.O. "vorrei costruire questo aggeggio qui, pollaio, tettoia, deposito, eccetera."
T.C. "la zona non lo consente, c'é il vincolo manca la distanza dal corso d'acqua, la zona é boschiva, siamo in centro storico, ci passa la rete del gas"..
C.O. "ma come il mio vicino lo ha fatto l'anno scorso e senza neanche presentare il progetto"
T.C. "si ma il suo vicino é distante 30 metri dal vincolo e cmq la domanda l'ha fatta"
C.O. "chissà che tangente avrà pagato, é un ingiustizia"
T.C. "l'avrà pagata a lei perché a me non ha dato nulla"
C.O. "ma ho letto che c'é la legge Berlusconi per costruire in deroga anche due condomini"
T.C. "si, ma tra quel che dice il giornale e la realtà c'è una bella differenza"
C.O. "siete dei comunisti, siete contro Silvio, volete solo rovinare l'Italia"

A questo punto, si aprono due strade
1) lo inviti a tornare con un progettista che capisca di cosa stiamo parlando;
2) gli dici chiaro e tondo che non puoi farci nulla e lo inviti ad andare a parlare con il Sindaco, con il Papa, con il Presidente della Repubblica.
In entrambi i casi il C.O. andrà via imbufalito e voi avrete un bel dolor di fegato...


Joseph Ratzinger Teologo e Pontefice

 
Chi mi segue da tempo e chi mi conosce di persona sa che non sono tenero con la Chiesa e ancor meno con chi la presiede.
Questo non significa non essere credente, non significa cercare la verità, avere il dubbio, perdere la fede tutti i giorni e ritrovarla il dì appresso.
Per questo con infinita curiosità ho letto questo piccolo volume, in omaggio con il Sole 24 Ore.
Non tutto quel che contiene mi ha convinto, non tutto mi trova d'accordo.
Un grande rispetto per quest'uomo senza dubbio.
Per la sua intelligenza e cultura, per la sua timidezza sicuramente, per il difficile compito che é chiamato a compiere.
Una frase mi ha fatto riflettere ed in essa mi sono rispecchiato, quando parla della sua nascita e della vicinanza con la domenica di Pasqua, Ratzinger dice: "Eppure, quanto più ci penso, tanto più mi pare una caratteristica della nostra esistenza umana, che ancora attende la Pasqua, non é ancora nella luce, ma fiduciosa si avvia verso di essa".
E' una bellissima speranza, quella di un'umanità che rifugge l'odio, la guerra, i pregiudizi e si ritrova nell'amore per il prossimo.

giovedì 12 aprile 2012

A tua insaputa !


Trovata su Facebook. Troppo ghiotta l'occasione per non trarne un post.
Rappresenta l'Italia di oggi mille volte meglio di tanti inutili telegiornali, dibattiti politici, elzeviri di dotti giornalisti.
Uno schifo, una presa per il culo di proporzioni galattiche, una cagata pazzesca (come direbbe Fantozzi). Peccato che i destinatari di questo ignobile parto di idee fulminanti per uscirsene senza vergogna da ogni genere di scandalo siamo sempre noi.
Noi poveri fessi, che accettiamo dal basso le fandonie di questa massa di furfanti che si vantano di essere stati "somari a scuola", ignoranti, bocciati più e più volte persino alle medie inferiori.
Ma! e qui ecco il Ma che fa la differenza! Essendo parenti, amici, cerchiomagici di qualcuno, non solo occupano posti di potere con danni enormi e ritardi nella crescita del nostro umile Paese. No non si accontentano. Rubano, rubano, rubano, salvo poi, appena scoperti, dichiarare candidamente che tutto veniva svolto a loro insaputa... Ma vada via ....

lunedì 9 aprile 2012

Perché vado a funghi?

Ezia mi prende bonariamente in giro ogni volta che le prospetto una mia gita in montagna per raccattare qualche fungo. Ora ovviamente siamo fuori stagione ma a Giugno si sa, arrivano i primi fioroni ...
Un fondo di verità però vi é anche nelle simpatiche sue reprimende. Perché mai perdi tempo nel bosco, oltre al rischio di farsi male (e si che se ne sentono tutti gli anni di incidenti occorsi ai fungiatt...) per qualche micelio di dubbia provenienza?
Provo a darmi una risposta.
Osservare la terra da vicino, osservare il mutare delle stagioni, faticare su e giù dai pendii in una caccia al tesoro che richiede attenzione, lentezza, conoscenza, curiosità mi emoziona.
Il mondo contadino, il mondo legato alla terra, noi non lo conosciamo più. Le festività del calendario non ci dicono nulla, se non che a Natale c'é il panettone e Pasqua la colomba... ma il significato della fecondità della terra? il mutare del tempo? la speranza della pioggia o del sole?
Ci ingobbiamo di fronte ad un computer, mai per cercare un fiore o osservare un insetto.
La terra non la tocchiamo. Ci fa schifo. Ci sporca le dita. Eppure da lì arriva il nostro nutrimento. Da lì arriviamo pure noi. Mai che pigliamo un acquazzone in testa. E quando mai si sta all'aria aperta? Ecco cosa cerco. La comunanza con la terra, con l'aria, con le piante e gli animali, voglio conoscere un mondo che é diventato più alieno della luna. I funghi? una bellissima scusa.

Travedona - Fiera degli Uccelli


Ultra