sabato 21 febbraio 2015

Taken 3 - Liam Neeson

E che dire? Dopo 1 e 2 arriva il 3.
Che lagna. Che pena. Che strazio.
La storia, si diciamo che regge. L'agente segreto tirato dentro nella storia, suo malgrado, ci sta pure. Il poliziotto tonto pure quello di dobbiamo sorbire. Ma allora cosa c'è che non va in questa storia?
Liam Neeson ce la mette tutta, nonostante gli anni e gli evidenti acciacchi, a darci una bella prova di sé. Ma di storie come queste ne abbiamo viste migliaia e finiscono tutte allo stesso modo. Quindi perché stupirsi? Perché meravigliarsi? Perché pretendere qualcosa di più?
Meglio de "il fuggitivo"? No sicuramente. Meglio di Bourne? Manco da lontano. Meglio di James Bond (ora con il mitico Craig)? Ma quando!!!?
Allora mettiamola così: chi si accontenta gode.
 

venerdì 20 febbraio 2015

Scrubs 3° Stagione

E' certamente una serie più "amara", più "matura". In cui accade di tutto, in cui si ride, certamente, ma dove l'amaro fa capolino di tanto in tanto e spezza certezze e spensieratezza.
E' questa maturità, questo coraggio di virare verso il nero, che stupisce e incuriosisce.
Se persino l'algido e mefistofelico Dr. Kenzo si lascia andare in un buon consiglio, quasi (quasi intendiamoci) un buon zio, allora veramente qualcosa è successo. E anche il parapiglia che segue alla rottura tra J.D. e la sua Eliott, tutta maturata nella testa del primo... ci fa capire che qualcosa è cambiato. Bando alle ciance ed al malumore :) Attendiamo fiduciosi la 4° serie!

lunedì 16 febbraio 2015

The Giver

Un mondo in bianco e nero? E perché no? Se serve a salvarci dalle tentazioni di un mondo a colori, ove vi è si passione e amore, ma anche violenza e prevaricazione.
Eterno dilemma, quello delle società che per il bene dei propri cittadini, barattano libertà con sicurezza. Ci provò il Comunismo (non è andata particolarmente bene) ci hanno provato molti fascismi, anch'essi con esito infausto, la Chiesa non è da meno, quando chiede di non badare ai molti colori del nostro vivere per un aldilà .... bianco.
The Giver è questo. E quando ad uno degli abitanti viene dato incarico di diventare memore del passato, lui capisce che c'è molto di più di un afona sicurezza.
Bellissimo il richiamo alla caverna di Platone fatta da Jeff Bridges nel finale. "Quel che vediamo sono solo ombre, non la realtà. Voltiamoci verso la luce".
Di ragazzi che, grazie ad un mentore, lottano contro la società e le sue regole, è piena la storia del cinema. The Giver osa quel di più che ce lo fa apprezzare. Da vedere.
Notare infine la verosimiglianza tra E.T. con la bicicletta che si staglia nel cielo e il nostro eroe che, su una futuristica motocicletta, si lancia nel nulla per salvare un bimbo.

 

venerdì 6 febbraio 2015

L'ARTE DEL NOVECENTO - 2° VOLUME

 

Il secondo volume de "L'arte del Novecento" riassume due movimenti culturali importanti: "Il Realismo" e "il Futurismo".
Si va dal gruppo "Secessione di Dresda", con Auslegen e Felix Muller, Langer, Otto, alla "Scuola di Livorno" con Lorenzo Viani, Benvenuto Benvenuti e Gabriele Gabrielli. La "Scuola di Parigi" con Picasso, Rouault, Pascin, Soutine, Maurice Utrillo, Henri Rousseau ....
sino ad autentiche meteore come Modigliani.
 
Incontriamo Chagall, Campigli, Strawinskij e passiamo poi al movimento Dada: violenta rappresentazione artistica filo comunista legato alla guerra ed alla violenza. Manichini grotteschi, istinti bestiali, immagini feroci.
 
Si accenna a Balthus, Sironi con il cubismo, Guttuso e la militanza comunista (i funerali di Togliatti) e Manzù scultore.
 
E' del Sud America la prospettiva del Realismo con il ricorso ai Murales, le Calaveras (storie nere) e Diego Rivera e Siqueiros mentre è negli Stati Uniti il percorso di Grant Wood, Ben Shahn e Edward Hopper (il mio preferito).
 
 
 
Futurismo è sinonimo di Filippo Tommaso Marinetti: promotore prima di tutto di se stesso.
Simbolismo, decadentismo, Art Nouveau, Cubismo.
 
Il Futurismo può essere considerato, con tutte le contraddizioni e gli equivoci, la prima vera "rivoluzione borghese" italiana, della rivoluzione borghese ha infatti tutti i caratteri.
I suoi insegnamenti e linee giungeranno sino a condizionare la Pop-Art, il Dada, i movimenti del '68.
Anche qui altri nomi: Giacomo Balla, Boccioni, Majakowskij, Carrà, Luigi Russolo.

il Mondo a piedi - David Le Breton

Un susseguirsi di impressioni e racconti per raffigurare il cammino.
L'elogio della marcia non è solo descrizione del movimento, ma descrizione delle sensazioni che accompagnano che cammina. E' fatica ma anche gratificazione, è silenzio ma anche pensiero profondo, è odore e anche profumo, è dolore ma anche pace.
Camminare per pochi passi ma  anche per lungo tempo è precario equilibrio del corpo e della mente: un equilibrio che deve essere continuamente conquistato con tutti i sensi, per poter continuare e per potersi ritrovare. Oggi, nella società dei "seduti" lo apprezziamo ancora di più e ne facciamo manifesto di ritorno alle origini... 

martedì 3 febbraio 2015

Je ne suis pas Charlie!

E' bastato un mese per far tornare a più miti consigli anche Topolino.
Perché mai schierarsi a favore di Charlie Hebdo? Perché fare una vignetta in cui i personaggi Disney alzano la matita in segno di solidarietà?
Meglio un basso profilo, un Pippo reporter sorridente che non dice proprio niente. Meglio non correre rischi. Anche perché c'è fumetto e fumetto e se qualcuno se ne fosse dimenticato Topolino era non a caso amato da Hitler e Walt Disney nella buia stagione del Maccartismo fece parecchi danni contro artisti di varia estrazione facendoli accusare per legami con il comunismo.
Perché correre rischi? Perché darsi un tono che non vi appartiene?
Moi? Je ne suis pas Topolino!

lunedì 2 febbraio 2015

Agrate Brianza

Ancora una domenica in trasferta per una gara di Sofia. Oggi siamo ad Agrate Brianza, un oretta di macchina da casa, ma certamente un ambiente molto diverso da dove risiedo. E' la Bassa Padana!
Pare che Agrate sia uno dei Comuni più ricchi d'Italia. Ben per i suoi residenti. Io tutta questa ricchezza non l'ho vista. Evidentemente la tengono ben celata...
 
Bella la facciata della Chiesa dedicata a San Eusebio e la vicina statua di un meno noto missionario: Padre Clemente Vismara.
 Interessante il Municipio, con il fronte movimentato (ricorda alcune opere di Mies Van Der Rohe).
In uno dei frequenti cortili, circondati da antiche corti agricole, troviamo segni di fede e attimi di vita quotidiana. Oggi fa sorridere questo bagno (e ce ne era uno per ogni pilastro) all'aria aperta e alla vista di tutti, eppure una volta erano quotidianità e motivo di orgoglio non dover andare al pozzo a prendere l'acqua...
 
Altra immagine religiosa. Mi ha colpito la curvatura interna della cappella votiva. Dedicata ad una non ben precisata "Regina del Pasubio"...


Ed infine la chiesa di San Zenone ad Omate, altro centro di Agrate. Si trova a lato della Villa Trivulzio (chiusa sic.)

Maze Runner - il labirinto

Appena uscito e già si preannuncia come il sostituto seriale di "Harry Potter" (senza maghi) di Twilight (senza vampiri e senza lupi mannari) di Hunger Games (ma senza minchioni televisivi).
Inutile negare che vi sono spunti originali:
"The village" di Shyamalan per il giardino simile al villaggio e il ritorno alla vita agreste.
"Il signore delle mosche" di Golding William - riti di crescita o di involuzione di giovani ragazzi costretti a crescere nonostante tutto.
The Doom con i suoi mostri mutanti.
Il labirinto con il suo/suoi Minotauri: una sfida all'uomo, al superare le proprie paure e vincere le regole autoimposte.
Il cast recita da schifo. La trama lascia a desiderare. il finale è indecifrabile e serve solo a prepararci per un successivo episodio...
Inspiegabile l'assenza di donne che, dopo 3 anni (no dico tre anni) appaiono nel numero di UNA e subito mettono a soqquadro l'intero villaggio.
Si poteva fare di più e meglio. Accontentiamoci di questi Young - Adult in attesa che il genere sia dimenticato per qualcosa di più decente. Bello il labirinto e i mostri che lo popolano.
 


Ultra