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martedì 3 aprile 2018

Blade Runner 2049

 
Viviamo di ricordi. Sedimento necessario per farci andare avanti.
Viviamo di esperienze, pietre di paragone per il futuro, basi su cui sedersi a riposare, quando lo sconforto e la stanchezza di prendono.
Per questo, una macchina, se vuole assomigliarci, deve nutrirsi anch'essa di ricordi, di speranze, di esperienze... finendo per divenire umana, ma senza gli anticorpi che hanno fatto diventare, l'uomo quello che è.
E' questa la morale del sequel di Blade Runner. La storia si riaggancia molto bene alla precedente, non turbando quanto avvenuto ed anzi donandole un ulteriore tocco di poesia.
Non voglio rovinarvi nulla, nel raccontare quanto avviene. Due ore e mezza di film, che riprendono il filo mai spezzato, di un racconto che narrava la fuga di Deckard e Rachel alla ricerca di una speranza... oggi, la speranza si è materializzata e c'é chi vuole approfittarne... Riusciranno i nostri eroi?
Astenersi chi ha mancato il primo episodio. Non ci capireste nulla. Curate i dettagli, contano più della trama.

mercoledì 28 marzo 2018

Il Giustiziere della notte

Era il 1974, quando Charles Bronson, protagonista del primo episodio della famosa serie, pistolettava per New York, facendosi giustizia da solo in un clima di autoassoluzione, e di contestuale assoluzione da parte dei deboli e delle vittime dei cattivi... 44 anni dopo, tocca a Bruce Willis, riprendere le redini del discorso, riproponendo lo stesso percorso di violenza e redenzione.
La prima considerazione che mi viene da fare è che il nostro Bruce, oramai ha una certa... età! E in quanto tale, certe piroette non le può più fare... ce ne accorgiamo nel suo transumare lento da un luogo all'altro, demandando ogni azione ostile alla sua pistola o, nella migliore delle ipotesi, ad una grossa chiave inglese, usata su di un cattivo, però steso sotto un auto.
Ci accorgiamo altresì dei suoi limiti (umani, umanissimi beninteso) nel superare uno steccato, mentre si allontana dalla scena del crimine... Lentooooo, ma lentooooo.... una lumaca, un bradipo, un anziano sul Minireale avrebbe fatto meglio... (ecco il mezzo, per chi non lo conosce).
 
E quando si porta sulla scena dove deve compiere le sue ignobili nefandezze? (dettate dallo spirito della vendetta sia chiaro) non lo vediamo arrivare, forse è partito la sera prima... ad un certo punto appare, si guarda in giro come stordito (ricorda certe pubblicità recenti di una nota marca di telefonia in cui lui prova a chiamare senza avere campo), dice due battute (limitate allo stretto necessario, mica che rimane senza fiato o gli casca la dentiera) e poi, spara.
Davvero, se si voleva rovinare un mito, ci si è riusciti... o forse no. Semplicemente ci fa ricordare che il passato non ritorna... remake a chi? Ma per piacere!

sabato 1 luglio 2017

Point Break

Una recensione attendibile di questo film deve necessariamente partire da differenti spunti e riferimenti:
1. il precedente "Point Break" del 1991. Legato principalmente al surf ed alla figura di Keanu Reeves, lo ricordate? i finti presidenti che derubavano le banche... per pagarsi il surf... un filmone davvero!
2. l'ambientalismo che permea (da lontano e che poi si perde) il nuovo episodio... ma alla fine cosa vogliono i nostri giovanotti, se non divertirsi in giro per il mondo in sport estremi rischiando la pellaccia e facendo disastri anti Zio Sam ?;
3. le scene adrenaliniche degli sport praticati dai nuovi banditi/eroi... che peraltro hanno (a mio giudizio) un maggiore spessore dei precedenti: surf, arrampicata, sci estremo, volo con tuta speciale, motocicletta, caduta a picco dal cielo in una caverna, e così via... ogni sport merita attenzione per la realizzazione e gli effetti... fantastico;
4. le 8 prove di Osaki (inesistenti ma comunque vero filo conduttore di questo film).. polisportivi estremi che cercano di sublimare il momento... cogliere l'attimo... morire in battaglia da eroi, quale atto estremo e totalizzante...
5. la trama si, è vero... a volte sbanda, ma comunque se la si lascia scorrere senza troppo pensarci diverte...
Trovo che Edagard Ramirez, che interpreta il bel tenebroso Bodhi, sia il migliore nel film, mentre Luke Bracey, il nuovo Johnny Utah, abbia un poco l'espressione fissa (modello paresi) buona da usarsi per tutte le occasioni... inesistente la nuova Lori Petty del gruppo, oggi chiamata Samsara e interpretata da Teresa Palmer... diventa interessante solo quando muore... bravi gli altri attori..
Bello davvero.
 
 
 

L'economia sociale in Italia - Rivista