venerdì 31 ottobre 2008

Quelli che: "E' una questione di principio"..

Ovviamente il principio vale solo per danneggiare gli altri o ottenere vantaggi.
Se in principio era il buio, come dicono le Sacre Scritture, buio resterà il motivo per cui si appellano al principio. (giro di parole).
Le loro ragioni sono tutte encomiabili ma spesso, quando gli fate notare che, anche loro non sono perfettamente in regola, si accigliano manco avessero trovato una cacca sotto un sandalo.
Il principio serve ai poveri per ottener ragione dei ricchi e dei potenti.... questo dicevano gli antichi che al riguardo non erano gli ultimi arrivati (altra battuta)...
Sono complementari a "anche io pago le tasse", a "non si capisce un accidente di quello che dicono", a "minchia minchia, so tutto io e gli altri tutti idioti".
Date le premesse sono un bel problema da affrontare. Arrivano armati di copia del Codice Civile, che per giorni, mesi, anni hanno imparato a memoria e citano manco Don Abbondio e Carneade, manco il processo dei coniugi di Erba o di Forum con Rita dalla Chiesa... in TV.

Anche qui, si può tentare con il metodo della argomentazione contraria ai propri interessi, (metodo psicologico) ovvero rendetevi autorevoli dando loro l'impressione che le cose dette vi hanno colpito al punto da ammettere che vi sono lacune nel vostro atteggiamento (forse abbiamo trascurato questa situazione; Lei é certo una vittima del sistema, ecc.) una volta conquistata la fiducia dell'interlocutore fategli capire che é svantaggioso andare ad incaponirsi contro il vicino per questioni di mero principio, che il mondo va così e che non c'é rimedio. Se ne andrà convinto delle sue ragioni ma reso inoffensivo.

Perché tendo a smorzare le offensive dei miei utenti dalle loro azioni bellicose contro vicini, lontani, cani, gatti, ecc.??? Perché é veramente tempo sprecato e cattiveria inutile. Fidatevi, nella vita ci sono altri scopi.

giovedì 30 ottobre 2008

Quelli che "non si capisce un accidente di quello che vuole, peggio che essere dal dentista".

Non sono ignoranti, badate bene. Non fatevi trarre in inganno. Anzi. La loro strategia é maligna.
Vogliono farvi dire cose che poi solo dopo utilizzeranno a loro vantaggio.
Non vi diranno mai perché sono lì né cosa occorre loro.
Alcuni esempi per intenderci:
"Ma se il fumo del camino mi da fastidio alla gola, e io prendo dei farmaci, che però prima non prendevo, ma ora con la tramontana il fumo lo sento" traduzione : il mio vicino ha fatto un barbecue a confine e questa cosa mi fa girare il culo perché volevo farlo prima io, ma non ci ho pensato e allora glielo voglio far togliere perché lui ha un cane che abbaia e mi ha fatto pipì sulla soglia di casa.
Altro esempio: "Che bello il lago in questa stagione, ma ora non lo si vede ma non per la nebbia, perché il tempo é bello, però non lo vedo lo stesso" traduzione: il mio vicino ha costruito una tettoia a confine che mi toglie la vista sul cortile sottostante e così non posso più impicciarmi degli affari altrui.

Rimedi: sono i più spassosi, vi sembrerà di avere a che fare con la Sibilla Cumana (cioé dice tanto ma non si capisce una cippa), cercate di carpire l'esatto significato delle loro farneticazioni. Alla fine quando l'avrete fatto, loro si sentiranno sollevati manco da una seduta dallo psicoanalista e se ne andranno ringraziandovi e senza realmente chiedere nulla.

mercoledì 29 ottobre 2008

Ultime notizie: La Gelmini

Finalmente la Ministro Gelmini c'é riuscita.
La 133/08 é Legge e quindi possiamo dire addio alla Scuola come la conoscevamo sino ad oggi.
Per ripianare i buchi di bilancio generati dalle mancate entrate per l'I.C.I. la scuola viene distrutta.
Soldi in cambio di istruzione. La Gallina oggi al posto delle Uova domani.
Che delusione.
Nessuno mette in discussione che la nostra scuola sia da migliorare.
Ma demolire e comunque tagliando in modo indiscriminato e sordo a qualsiasi confronto é da deficienti!!!
Certo i programmi della televisione pubblica e privata (a proposito, torna la Carrà!!!) sapranno compensare la mancanza di cultura di intere generazioni (leggasi culi e tette, veline, velone, Miss Italia, Misiscrepola, Domenica In e chicche simili).
A noi i coreani ed il loro regime ci fanno una pippa!!!

Quelli che: "minchia minchia, lo faccio perché io sono più bravo degli altri"

Si preannunciano con sbuffi pure loro. Osservano gli altri dall'alto in basso, quali compagni sgraditi della coda allo sportello. Stesso sguardo viene riservato al dipendente che li ascolta dall'altra parte dello sportello visto come un ostacolo ottuso ai loro desiderata.
Sanno sempre qualcosa che voi non sapete (o almeno credono di saperlo o vi danno ad intendere in tal senso).
Appena gli fate notare, che nel loro ragionamento, qualcosa non quadra si contorcono doloranti, manco una tarantola li avesse morsi. Vi snocciolano esempi di altri sportelli pubblici ove loro (LORO badate bene) hanno avuto ragione, il Comune si é rivelato gestito da capre e via di questo passo.
Iniuria non fit volenti dicevano i latini (non si commette colpa contro chi acconsente).
Ditegli di si, lodi sperticate nei loro confronti, fate andare la testa avanti e indietro manco colti da ictus, tenete la bocca aperta in segno di ammirazione, chiamate a raccolta i colleghi ad alta voce: "venite a sentire, che bravo!!".
Poi al termine della esposizione (se ne siete in grado, ma di solito si, perché é il vostro mestiere) smerdateli irrimediabilmente snocciolando dati, cifre, norme e articoli che confutano la loro tesi.
Infine, dite loro che ovviamente terrete conto del loro punto di vista. Se sono abbastanza furbi non li vedrete più. Sennò ci si rivede al prossimo round.

Osservando il prossimo - Quelli che "é chiuso lo sportello"

Un categoria di utenti speciale: Quelli che é chiuso lo sportello ma entro lo stesso, tanto é solo per una domanda, una cosa piccola, oramai non mi faccia tornare indietro.
Vi ricordate certi film, in cui il venditore di spazzole (il piazzista) cerca di entrare in casa ed infila la punta del piede nella porta per non farla chiudere?
Eccoli! sono proprio loro. Si fanno beffe degli orari, inventano ogni genere di scuse per restare, e se gli fai notare che non é orario si imbufaliscono.
A volte chiedo loro: vi piacerebbe se venissi a casa vostra alle 5 del mattino? No? E allora fateci il santo piacere di rispettare il lavoro altrui.
Recentemente oltre la porta (che per motivi di passaggio non poteva essere chiusa) abbiamo tirato una catena colorata con un cartello "CHIUSO".
Bene. Una vecchina é entrata e quando gli é stato chiesto se aveva visto la catena la risposta serafica é stata: si ma non l'ho toccata, ci sono passata sotto!!! Manco il limbo!!
Rimedi: Ululata di rimprovero. Di solito basta.

martedì 28 ottobre 2008

Osservando il prossimo - Quelli che: "il mio vicino l'ha fatto e io no, ma perché, non é giusto"

Quelli che: "il mio vicino l'ha fatto e io no, ma perché, non é giusto".
A sentir loro, l'intero vicinato é formato da delinquenti, manco Alcatraz.
I vigili, la Polizia ed i Carabinieri sono correi, prendono le tangenti oppure non guardano.
Il loro vicino di solito ha realizzato qualche piccola opera a confine; ad esempio il barbecue oppure la tettoia per la legna, o altre amenità simili, alberi a confine, siepi che sbordano, cani che abbaiano oppure gli mettono i rifiuti davanti casa.
Si dividono in due sotto gruppi: quelli che vogliono vendicarsi di qualche torto subito (vero o presunto) e quelli che vogliono fare come l'intraprendente vicino ma non hanno coraggio e lo prendono ad esempio per ottenere il beneplacito delle Autorità.
Di solito segnalano situazioni con cui convivono da molti anni e che decidono di denunciare a seguito di sgarbi subiti. Ho visto nascere faide peggio che Orgosolo per un cane festante o per un ramo proteso oltre confine (minchia manco il muro di Berlino!!).

Rimedi: far capire loro che l'intervento della Pubblica Autorità non é a senso unico ma porterà alla verifica delle difformità di entrambi (di solito basta a riportare la calma). Viceversa agire con idoneo sopralluogo, ordinanza, sanzione amministrativa e penale.
Dopo, ma solo dopo, avranno tutto il tempo per piangerci sopra.

lunedì 27 ottobre 2008

Osservando il prossimo - "Quelli che: per favore, cosa devo fare per ...".

Quelli che: "per favore, cosa devo fare per ..." sono rari.
Tuttavia non é detto che siano mansueti!
Spesso sono dei maledetti micrognini pronti a farvi pagare ogni minima concessione che vi fate scappare in un momento di confidenza. "Ma come, Lei mi ha detto che potevo farlo!".
A volte sono realmente brave persone che per educazione, estrazione sociale, età chiedono civilmente come comporarsi.
Altre volte tentano la strada dell'educazione per spuntare qualche favore o superare limiti di legge.
Rimedi: nel caso della brava persona, servirla al meglio, nel secondo caso, con altrettanta falsa cortesia e fermezza rispedirli a casa loro.

Osservando il prossimo - "Quelli che io pago le tasse"

Innanzitutto una premessa doverosa: i post a seguire non vogliono prendere in giro nessuno, né escludere il sottoscritto dall'esame introspettivo e psicologico.
Non sono fatti per ridere, (anzi si, in parte) ma per ragionarci sopra un pochino.

Quelli che "io pago le tasse".
Si preannunciano con un borbottio sordo, accompagnato da sbuffi di impazienza.
La porta di ingresso sbatte, un crescendo di imprecazioni e di "uffa", "quanta coda devo fare", "ma Brunetta non doveva impalarli tutti???"...
Anticipano ogni e qualsiasi questione con frasi del tipo: "siamo cittadini di serie B" (mai che dicono cittadini in promozione o in C1) o ancora meglio "anche io pago le tasse" per poi arrivare al vero o presunto oggetto del contendere (a volte manco ci arrivano).
Spesso, molto spesso, il loro disappunto nasce dal non conoscere le regole della convivenza civile; esempio se la raccolta dei rifiuti passa il lunedì loro mettono fuori il rifiuto il giorno dopo e si lamentano.
Altre volte hanno ragione, ma il problema non l'hanno mai segnalato e quindi non si é provveduto. Altre ancora sbagliano interlocutore, il quale cerca di far capire loro l'errore e si becca regolarmente un sacco di insulti: lazzarun, terun, e altri ..un ..un ..un
Si lamentano di tutto: il cane del vicino, il gallo che canta al mattino, la buca in strada, il vicino straniero, la spazzatura (che guarda caso se puzza é sempre di qualcun'altro) l'acqua che manca o se c'é puzza e ha dentro la terra, la raccolta dei vetri che fa rumore al mattino, il vicino che non taglia i rami a confine....
Rimedi: lasciarli sfogare, osservarli con sguardo compassionevole, convincerli che sono vittime di congiure massonico-ebraico-plutocratiche e rispedirli da dove sono venuti. Contraddirli li convince della bontà delle loro lagnanze.

Osservando il prossimo

Uno sportello pubblico ha il grosso pregio di permetterti di osservare un vario campionario di umanità che si presenta per lamentare /richiedere/segnalare ogni genere di problematica.
Per chi ha un minimo di curiosità e vuole sperimentare ci sono spunti per un trattato di psico-socio-umanologia.
Ecco i diversi "casi psicologici" come direbbe Jung.
1) Quello che: "io pago le tasse".
2) Quello che: "il mio vicino l'ha fatto e io no, ma perché, non é giusto".
3) Quello che: "per favore, cosa devo fare per ...". molto rari.
4) Quello che: "minchia minchia, lo faccio perché io sono più bravo degli altri".
5) Quello che: "é una questione di principio".
6) Quello che "non si capisce un accidente di quello che vuole, peggio che essere dal dentista".
Proverò ad analizzarli uno ad uno e trovarne spunto per riflessione psicologica.

sabato 25 ottobre 2008

Eterni, ma solo per 5 anni....

Gli esseri umani, nella loro continua ricerca di un motivo per stare al mondo, finiscono a volte per apparire ridicoli.
Non ne sono esenti gli amministratori pubblici ed a maggior ragione quelli di Roma.
Con il cambio della guardia tra Veltroni e Alemanno a rieccoci con i progetti buttati in spazzatura, le varianti ai piani cestinate, i nomi delle vie cambiate.
Una frenesia prende gli amministratori appena eletti, manco la fine del mondo fosse incombente: farsi ricordare quanto e anche più di Tutankhamon, realizzando edifici epocali, eterni, ecc. ecc.
Ne fanno spesso le spese, oltre alle tasche dei cittadini, opere di pregio realizzate da professionisti di fama mondiale.
Ma fin qui nulla di nuovo sotto il sole. Più divertente ancora (o più triste, dipende da come si vuole leggere queste cose) sono le ritrattazioni dei cantieri in corso.
Ed ecco che dopo l'Ara Pacis e lo stop al parcheggio del Pincio, si mettono in discussione la demolizione delle torri del ministero delle Finanze all'Eur, la realizzazione della Nuvola di Fuksas e la ristrutturazione dell'Ex Fiera di Roma di Koolhaas, il Foro Italico e lo Stadio Flaminio.
Un nuovo ardore stile ventennio??
No. Semplicemente mancanza di buon senso.

Volontariamente svogliati

Spesso i mezzi di informazione riportano notizie che vedono coinvolti volontari a cui pare vengano fatte ogni sorta di nefandezze.
Ultima in ordine di tempo, la multa da parte dei carabinieri (e l'alleggerimento di 5 punti sulla patente) ad un volontario che senza cintura di sicurezza guidava l'ambulanza.
Lo stesso volontario si giustifica dicendo: "lo faccio gratis, se poi aggiungiamo anche questo, mi passa la voglia di farlo"...
Un ragionamento che finisce per fare un gran danno al terzo settore. Volontariato non vuole dire mal fatto, senza sicurezza, in barba alle leggi ed esente da sanzioni !!
Volontariato significa semplicemente fatto con il cuore. A parita di condizioni con un servizio retribuito, con in più tanta umanità e amore per il prossimo.
Ha veramente poco da lagnarsi il volontario che prende la multa perché non rispetta le regole. Anzi dovrebbe interrogarsi sul perché é ancora lì e non altrove, evitando così di fare ulteriori danni.

100 di questi post

Auguri a questo spazio.
Quando ha preso il via a Gennaio di quest'anno era poco più che una scommessa.
Una di quelle cose che mi piace provare di tanto in tanto: informatica, giornalismo, congetture, punti di vista (il mio soprattutto), politica, polemiche (sempre le mie), speranze...
Questo é ripensandolavita.
Lo sò, non mi leggono in molti. Ma poco importa. Sono una piccola goccia nell'oceano di internet come lo sono nell'oceano dell'umanità dolente (o indolente ?).
Non mi nascondo dietro pseudonimi. Cerco di non scrivere banalità (non sempre ci riesco). Mi piace il dibattito, odio l'ipocrisia, nutro speranze per tutta l'umanità.
Passo il mio tempo tra lavoro, volontariato, sport, passione, famiglia (non necessariamente in questo ordine). Rimproveri? E chi non li ha?
100 di questi post, per continuare a pensare con la mia testa, per poter dire quello che penso, per far sentire agli altri che non siamo tutti apatici ma vivi e con tanta voglia di fare.

venerdì 24 ottobre 2008

il Diei a San Domenico

il Diei, era (e credo sia ancora) una discoteca di San Domenico.
il sabato sera, regolarmente, tutti gli abitanti maschi del mio paese, vi si recavano.
Si ballava, si beveva, si beveva, si beveva, ci si malmenava con tutti quelli che capitavano a tiro dopo una certa ora, si fumava ecc. ecc.
Tutte cose normalissime per un posto simile e per un simile popolo.
Donne poche, tutte accompagnate, ad esclusione di qualche milanesotta che per sbaglio (tanto per vedere la fauna locale) ci capitava, salvo fuggirsene a gambe levate...
Nessuna pareva preoccuparsi, ci si divertiva lo stesso, Anzi!
Rimangono autentiche chicche, il trenino al ritmo degli AC/DC, il buttafuori, un sardo alto 1,50 del peso di 150 kg. che appena vedeva una zuffa si avvicinava con fare spavaldo ed esclamava "Pirrretti, o resti qui o te ne vai!!" (per lui erano tutti Piretti di cognome e la minaccia che lanciava non serviva proprio a nulla).
Insomma un bel posticino. Fortunatamente l'età porta rimedio, e se escludiamo i morti per cirrosi epatica, incidenti stradali e droga, i rimasti ricordano con piacere i bei tempi andati (o se ne vergognano, dipende dai punti di vista).

giovedì 23 ottobre 2008

Ancora su Pio XII e l'Olocausto

La beatificazione di Pio XII è "un affare interno della Chiesa cattolica" e le affermazioni fatte dal ministro per le questioni sociali Yitzhak Herzog (laburista) in una intervista al quotidiano Haaretz, appaiono come una "ingerenza". Lo afferma il postulatore della causa di beatificazione di papa Pacelli, padre Paolo Molinari, commentando le affermazioni del ministro diffuse in mattinata.
"Stupisce - precisa padre Molinari - che un ministro dello Stato di Israele faccia un intervento con cui si ingerisce con un affare che, per la sua natura, è un affare interno alla Chiesa cattolica". Il postulatore si dice altrettanto stupito per l'affermazione di Herzog secondo la quale non vi sarebbe "alcuna testimonianza di alcun passo concreto adottato dal Pontefice" in difesa degli ebrei, " perché viene - dice Molinari - da un ministro dello Stato di Israele".
Molinari controbatte poi con prove e citazioni di segno contrario, tra cui le affermazioni di autorevoli esponenti del mondo ebraico, da Golda Meir allo storico Martin Gilbert, inglese di origine ebraica tra i più noti studiosi dell'Olocausto.

Tutte belle cose, peccato che:
1) la beatificazione di papa Pio XII NON E' UN AFFARE INTERNO ALLA CHIESA anche perché tocca la sensibilità di chi venne abbandonato al suo destino senza un accenno di difesa da parte della Chiesa e del suo più alto rappresentante;
2) Finché gli archivi vaticani resteranno inaccessibili, i vari portavoce del Papa, ci facciano il santo piacere di stare zitti.
3) Se ingerenza é far notare che per diventare santi, non basta dir messa, ma occorrono anche altri elementi. Allora SCUSATE il disturbo :)

Joerg Haider - ovvero l'omosessualità negata

Ora che é morto viene fuori che Haider era gay. Anzi, oltre alla moglie (che sapeva) aveva una relazione stabile da molti anni con un compagno di partito.
Premesso che sono fondamentalmente fatti suoi.
Viene a dimostrazione che l'affettività delle persone non ha connotazione politica, colore della pelle, identificazione sociale o economica.
Le persone si amano e basta.
Ora é facile buttargli addosso merda dicendo frasi del tipo "intimi di Carinzia" o altro. Ma a che serve?
Altra questione: ai suoi colleghi di partito e xenofobi vari simpatizzanti della destra austriaca: che vi serva da lezione prima di andare in giro a menare i cosiddetti "finocchi"... per difendere i cosiddetti "normali"...

Mi piace correre

Mi piace a correre. Appena posso, mi metto le scarpette e vado nel bosco dietro casa. Lascio tutti i cattivi pensieri alle spalle o da loro mi faccio inseguire, mentre leggero mi infilo tra le piante.
Ho un percorso di circa 40 minuti, molto vario e bello. Mentre corro, incontro spesso un cavallo che pascola, il picchio verde mi attraversa la strada, l'altra mattina una volpe! A volte é la poiana, che vola in alto sopra gli alberi, altre volte il cervo volante, la lepre, qualcuno che raccoglie castagne.
Correre mi fa stare bene, fisicamente e mentalmente. Dimentico tutto o ricordo tutto a seconda del caso, torno lucido e rinato. Non rincorro record, solo me stesso e i miei pensieri. Il bosco non é mai lo stesso anche se il tragitto é sempre quello; in primavera rinasce dal letargo invernale, in estate mi ripara dal caldo sotto la coltre di foglie, d'autunno i raggi di sole passano tra i rami e mi indicano il percorso, in inverno il freddo si fa pungente ma il silenzio é ancora più marcato e piacevole. Correre non é solo sport, é curare la mente e lo spirito, é ritornare alla natura. ah! dimenticavo, fa anche dimagrire....

mercoledì 22 ottobre 2008

The illusionist - il film

Alcune settimane or sono, durante un notturno all'SOS, ho visto il film "The illusionist"
La trama: Un prestigiatore e un nobile si contendono l'amore di una nobildonna. Eduard, un ragazzo di bassa estrazione sociale, ama - ricambiato - la duchessa Sophie, ma i due vengono separati. Il giovane scompare per quindici anni, e al suo ritorno è diventato l'illusionista Eisenheim. Ritrova Sophie, che però ora è fidanzata al principe Leopold. Tra magie e intrighi, i due innamorati provano a stare insieme per sempre...
Al di là del bel film, ambientato in una Vienna di potere e magia ho un sospetto: se l'asino non avesse fatto la spia all'inizio del film, i due giovani innamorati sarebbero scappati in santa pace. Non siete d'accordo?

martedì 21 ottobre 2008

Mannaggia all'America...

Ogni volta che mi capita tra le mani questa cartolina mi gira il culo. Perché? Dovevo esserci anch'io!!!
Me la spedirono i miei amici climber Carlo, Roberto, Geo, Marco, Donato, dal parco di Yosemite quando nel 1989 andarono ad arrampicare per oltre un mese.
Dovevo andarci anch'io capite?? Ma, non avevo i soldi e andavo all'Uni.
Poi, andare in America ad arrampicare, era (e rimane in parte) un impresa mitica e partecipare a qell'impresa voleva dire entrare nella leggenda degli arrampicatori della mia valle.
Non é andata così. Col tempo mi é passata l'arrabbiatura.
Ricordo che Geo, durante questa impresa, cadde da una parete rompendosi entrambe le gambe e pensò bene di non andare in ospedale ma di tornare in Italia a farsi sistemare.... il solito folle!

lunedì 20 ottobre 2008

Addio Vittorio Foa

Addio Vittorio Foa.
Grazie.

Nurnberg 1991

Norimberga la visito nel 1990.
Di ritorno da un giro che comprende tutto il sud della Germania. Il ricordo più bello é stata l'accoglienza di una famiglia di tedeschi che pur non conoscendoci, a seguito di un'indicazione su dove passare la notte ci ha ospitato a casa dei nonni con tanto di cena e colazione.
Una serata in compagnia di grandi e piccini con tanto di foto e racconti di viaggi in Italia, (ma che bella é l'Italia dicono loro, e noi si ma anche la Germania e così via...).
Norimberga ha subito ampie distruzioni durante l'ultima guerra, ma si é ripresa e merita una visita per le importanti architetture che conserva.
In particolare le rovine delle opere avviate dal Regime Nazista, che per la loro imponenza fanno riflettere sulla follia umana e sulla necessità di certa architettura di rendere l'uomo massa.
Di Norimberga si ricorda il famoso processo a carico del regime nazista per i crimini contro ebrei e minoranze.
I tedeschi qui sono simpatici, (lo sono quasi dappertutto) e accoglienti come da noi in Sud Italia.

domenica 19 ottobre 2008

Radio Padania - Voci dall'insofferenza

Qualcuno di voi ha mai ascoltato Radio Padania?
Male, malissimo!! Non perdete questa chicca di Radio. La dimostrazione di come in Italia ognuno sia libero di dire quel che vuole e non se ne accorge al punto tale da dichiararsi prigioniero in altro Stato (L'Italia appunto).
Le voci che si susseguono sono di un triste incredibile, non passa istante che gli stranieri vengano tacciati di qualche misfatto, mentre gli eroi "lumbard" vengano lodati e incoraggiati nel perseguire i loro simpatici propositi.
Ma quello che più fa specie é il tono delle persone che chiamano: al di là delle preoccupazioni esposte e dei rimedi proposti (tutti un pochino, ma solo un pochino cattivelli ....) si scorge una nota di fondo: LA PAURA!!! Cari signori, voi vivete terrorizzati in casa vostra! Che brutto vivere.... Ma di cosa? Di Voi stessi appunto.

sabato 18 ottobre 2008

Pio XII ed i Nazisti - finalmente chiarezza


Per chi avesse ancora qualche dubbio, anche dopo aver visto il film "Amen" ecco finalmente i dossier dei servizi segreti inglesi (visto che il Vaticano, bontà sua li tiene ben nascosti).
Il Papa Pio XII e la Chiesa nel 43-44 nulla fecero contro i nazisti, anzi...
Durante le retate degli ebrei a Roma (le famose stragi alle Ardeatine), il Papa pensò bene di dichiarare:
Il Papa si augura - afferma il rapporto fatto avere ai servizi americani da Fritz Kolpe, la più importante 'talpa' che gli Usa avevano all' interno del ministero degli Esteri tedesco - che i nazisti mantengano le posizioni militari sul fronte russo e spera che la pace arrivi il prima possibile. In caso contrario, il comunismo sarà l'unico vincitore in grado di emergere dalla devastazione bellica. Egli sogna l'unione delle antiche Nazioni civilizzate dell'Occidente per isolare il bolscevismo ad Oriente. Così come fece Papa Innocenzo XI, che unificò il continente (l'Europa) contro i musulmani e liberò Budapest e Vienna".
Qualcuno vuole ancora commentare qualcosa?

Saviano: il terrone buono

Per il Ministro degli Interni Roberto Maroni Saviano: "E' un simbolo, ma non 'il' simbolo della lotta alla camorra. 'Mi auguro che resti in Italia - aggiunge - siamo al suo fianco da tempo e andare via non mi sembra una buona idea''.
Certo, se Saviano fosse stato del Nord, magari di Voghera o meglio di Casalzuigno, la Lega ne avrebbe fatto un simbolo dell'uomo nordico che si contrappone alla mafia del Sud.
Essendo Lui un terrone, anche se (per ammissione a denti stretti del Ministro) buono, va necessariamente sminuito.
Vorrai mai che diventa più famoso di quell'Alberto da Giussano che anni fa sconfisse il Barbarossa. Tranquilli, ci pensa il Ministro a rimetterlo in riga.

venerdì 17 ottobre 2008

Buchmesse - Francoforte 1988

il 6 ottobre 1988 passo da Francoforte, e saputo che alla Buchmesse (Fiera del Libro) é l'anno dell'Italia mi ci dirigo.
In tempi in cui da noi queste cose erano di là da venire (molto più tardi nacque Lingotto Fiere, Belgioioso, ecc.) fu per me una scoperta piacevole.
La mia nazione, la mia cultura, rappresentate a casa dei tedeschi, un popolo la cui terra solitamente é vista come miraggio per ila ricerca del benessere e del lavoro (quando NOI andavamo all'estero a lavorare) e dove si ricevevano molte umiliazioni.
Ricordo la ressa per vedere Umberto Eco, (era l'anno de Il nome della Rosa), la kermesse quasi da concerto rock, l'affacendarsi incuriosito intorno alle bancarelle di libri e autori italiani.
La cosa più bella, aggirarsi a casa altrui con l'orgoglio di essere Italiani.

giovedì 16 ottobre 2008

Mainz 1987

Ho vissuto per oltre un anno a Mainz, in Germania.
Era il 1987. Arrivavo da un anno di lavoro in Svizzera, a Losanna. Il mio contratto di lavoro era scaduto, così come il mio permesso di soggiorno.
Grazie ad un amicizia, ho potuto conoscere da vicino e far trascorrere come abitante, la vita in una cittadina tedesca imparandone tradizioni, lingua, abitudini, consuetudini.
Mainz é antica e moderna, si affaccia sul fiume Reno, ed é terra di vigneti e di dolci colline.
Possiede una famosa università ed una vivace vita notturna.
Mainz o Magonza, é capitale della Renania Palatinato; era già in passato città romana e nel medioevo il vescovo principe era uno dei sette elettori che sceglieva l'Imperatore.
Qui vi nacque Gutemberg, l'inventore della stampa, a lui é dedicato un museo. Mainz é innanzitutto il suo Duomo (Dom). Gli edifici che gravitano intorno ad esso formano un reticolo di stradine e piazza di rara bellezza ove é bello perdersi visitando negozi e locali ove gustare caffé e torte squisite. Visitate anche la chiesa di Santo Stefano ove si trovano le vetrate dipinte da Marc Chagall.
Non mancate di visitare i suoi musei: oltre al già menzionato Museo Gutenberg ove si trovano le celebri bibbie, il Naturhistorisches Museum, il Dom und Diozesan Museum, il Landesmuseum ed il Romisch Germanisches Zentralmuseum che si affaccia sul Reno ed ospita ritrovamenti archeologici interessanti.

Paul Klee - Mendrisio 1990


1990, Luglio. Sono a Mendrisio e visito il locale museo d'arte. Oggetto "Paul Klee". La Svizzera, ove é nato Klee gli ha dedicato spesso mostre e spazi di esposizione.
Adoro Paul Klee, forse perché i suoi dipinti così immaginifici mi hanno segnato quando da piccolo, sfogliavo un vecchio libro di mia madre a lui dedicato.
Con gli occhi di un bambino mi perdevo a rincorrere le trame ed i colori che Klee pazientemente distribuiva nei suoi capolavori.
"Schauspieler - l'attore" mi spaventava per quell'immagine grottesta, quel naso rosso, i denti bianchi da mostro, gli occhi diversi, la fascia nera intorno alla testa, lo sfondo nero.
"Kampfscene aus der komisch - phantastichen oper Der Seefahrer -Scena di battaglia dall'opera comico - fantastica Il navigatore" mi attraeva e faceva sognare mostri marini e battaglie degne di Moby Dick. L'uomo armato di fiocina che tiene a bada i tre mostri era spunto per giochi fantastici.
"Katze und Vogel - Gatto e Uccello" mi faceva pensare ad un esame introspettivo nella mente del gatto, in cui la figura dell'uccello, non raggiungibile, e visto come pasto diventa desiderio e ossessione.

Copenhagen - 1992

il 1992 resta per me l'anno dei viaggi.
A luglio andai in Danimarca con Stefano, e dopo 10 giorni passammo da Copenhagen.
Ricordi: Bellissima città, molte biciclette, gente simpatica, ragazze emancipate (per come allora immaginavamo le ragazze, noi terroni d'Europa).
La visita di alcuni musei, tra cui quello delle cere di Madame Tussaud, il parco di Tivoli, ecc.
Il ricordo più divertente fu quello di una prima colazione fatta vicino alla stazione ferroviaria.
Entriamo in questo bellissimo locale, ci si piazza davanti un sikh con tanto di turbante in testa, un marcantonio di uno che ci squadra e dice: "Italiani? prima pagare, poi mangiare".
Noi, in silenzio vergognandoci di esistere, paghiamo e ci sediamo (era un self service).
Poi decidiamo di rendergli pan per focaccia....
Gli chiedo: "Possiamo mangiare quello che vogliamo?", "si" risponde lui.
Io e Stefano ci guardiamo negli occhi. All'attacco!
Siamo rimasti a far colazione per circa 2 ore, sbocconcellando di tutto, ripassando sotto il naso dell'indiano 50 volte, facendo un rumore di mascelle indecoroso, facendoci venire un mal di pancia per due giorni.
L'omone continuava a girare intorno al nostro tavolo guardandoci disperato. Ma noi non ce la davamo ad intendere, anzi, ad ogni passaggio, dei gran sorrisi, "salve, buongiorno"...
Alla fine ci siamo incamminati con molta fatica all'uscita, soddisfatti di aver lavato con il caffelatte e le brioches l'onta subita....

mercoledì 15 ottobre 2008

Italia Razzista 2 - I bimbi non hanno colore

A Brinzio, nel Varesotto, i bambini delle elementari hanno realizzato alcune sagome di cartone a misura d'uomo raffiguranti dei bambini. Quattro di queste erano di colore ma ad alcuni ignoti non sono piaciute e hanno ridipinto con dello spray bianco la faccia, le mani e i piedi. Indignazione per il vandalismo di stampo razzista è stata espressa dal sindaco e dalle maestre della scuola, che hanno parlato di "grande amarezza" e scritto insieme con i bambini una lettera aperta.
Per favore, lasciate stare i bambini. RAZZISTI SCHIFOSI!!!

Italia Razzista - test di ingresso a scuola xenofobo

Si, stiamo diventando una Repubblica basata sul Razzismo!
Ultima delle trovate/troiate leghiste, quella di impedire l'accesso dei bambini stranieri nelle classi prima di aver superato dei test di ingresso.
Mi pare che dopo le impronte dei piccoli Rom, dopo i vari pestaggi gratuiti di immigrati e stranieri sul territorio italiano, dopo il clima sempre più xenofobo che sta montando nel nostro Paese, questa proposta vada nella giusta direzione.
A quando l'allontanamento dal lavoro degli stranieri? A quando la riedizione del periodico "La difesa della Razza"?
Mi fate schifo!

martedì 14 ottobre 2008

il male in vetrina

Nel 1990, (una vita..) visitando il sud della Germania, mi imbatto nel paesino di Rothenburg ob der tauber, un simpatico posto che consiglio a tutti.
Si tratta di una paese cinto dalle mura, che vive di turismo per le caratteristiche costruzioni medioevali.
Ho così avuto modo di visitare il museo Criminale (di cui allego la locandina).
Passato un primo momento di vero interesse sulla capacità degli umani di inventarsi le peggiori perversioni in tema di pene corporali, mi viene da pensare alla fortuna che abbiamo nel vivere in società evolute, democratiche e soprattutto CIVILI.
Quello che molti danno per scontato, é nella realtà, frutto del sacrificio di chi prima di noi ha voluto, desiderato e lottato per un mondo migliore.
Non dimentichiamolo mai.

lunedì 13 ottobre 2008

Le inutili Province

Le Province non servono a nulla. 4/5 dei servizi svolti dalle Province potrebbe tranquillamente essere gestito dalle Regioni, come peraltro già accade.
Le Province sono un doppione, un regalo alla "partitica". Un regalo allo spreco, ai posti per gli amici degli amici degli amici (3.000 consiglieri).
In un momento come questo, ove occorre tagliare VERAMENTE i costi della politica, eliminiamo le Province.
Ai romantici, possiamo lasciare un ufficietto di rappresentanza per ricordo. Ma tutto il resto passiamolo alle Regioni.
Occorre ridimensionare il perimetro della spesa pubblica, rendere lo Stato forte ed efficiente senza sciupio per servizi che non servono a nessuno.
La riduzione dei costi sarà di vantaggio ai cittadini ed alle imprese che, nel giro di poco tempo, ricorderanno le Province come si fa oggi con le carrozze trainate dai cavalli. Un idea superata e romantica (ma molto costosa) di gestire la cosa pubblica.

sabato 11 ottobre 2008

Fine corsa

L'attuale crisi dei mercati é la crisi del capitalismo.
Ovvero del sistema economico imperante attualmente.
Lungi da me difendere il comunismo. Occorre tuttavia riflettere di come, sia i mercati che l'ambiente, non riescano a tenere banco contro un sistema snaturato e innaturale che ha come unico fine non il benessere dell'uomo ma il ben avere.
La cupidigia, il Dio Mammone, l'arricchimento a tutti i costi (sociali, umani, ambientali, etici, morali, ecc.) presentano il conto.
Ed é un conto lungi dal concludersi e risolversi a breve.
Il mancato rispetto dei protocolli di Kyoto, Rio De Janeiro, ecc. da una parte
L'assenza di regole del mercato borsistico dall'altra.
Queste sono le basi da cui partire per comprendere quanto sta accadendo.
A chi dice che usciremo anche da questa crisi, faccio una pernacchia. Le prossime saranno peggiori, posto che si esca da qualcosa o ci si rimanga per sempre.

giovedì 9 ottobre 2008

Freunde, nicht diese tone!

Viene da chiedersi dove sia finito il monito di Herman Hesse "Freunde, nicht diese tone": Amici, non questi toni!
Sono tempi duri, pericolosi.
Un povero camionista si ferma a far pipì a lato strada e subito viene sparacchiato a morte; un padre (ahilui, di colore) porta il figlio a scuola e viene malmenato ed arrestato davanti al figlio per un divieto di sosta; un anziano picchia una donna per un mancato rispetto della coda al supermercato; nelle città si aggirano i militari per giustificare il "bisogno di sicurezza" (vero o inventato?) o per rendere vanaglorioso un tal ministro; i piccoli rom vanno schedati; i cinesi a Roma si picchiano, idem i senegalesi a Milano ecc.
"Amici, non questi toni!" Quanto di più attuale in questa frase. Fermiamo questa follia, perfavore. Cerchiamo di dare la giusta dimensione agli accadimenti.
Basta con le frasi "Tolleranza Zero" solo con chi si odia.
Se pensate di essere al riparo dal rischio di venira malmenati o sparacchiati o peggio, siete degli emeriti illusi. "Non fare all'altro ciò che non vuoi sia fatto a te"; "Rispetta lo straniero perché tu sei stato straniero a casa di altri".
Sono tempi duri, con le borse che vanno a rotoli, con la fatica di arrivare a fine mese, con la rabbia latente dei cittadini comuni.
Esiste un rimedio? Pensare che siamo tutti sulla stessa barca/banca e solo con la tolleranza e la comprensione reciproca si può uscire da questo momentaccio.

Le pattumiere di Roma

A chi oggi lamenta il problema dei rifiuti, sarebbe opportuno ricordare quanto avveniva al tempo della Roma di Augusto.
Roma, che arrivò a contare 1 milione di abitanti, aveva un sistema di pulizie basato per la maggior parte sull'utilizzo del Tevere, quale cloaca a cielo aperto.
Esistevano i "plostra stercoraria", carri che venivano svuotati in discariche vicine alla città; inoltre molta parte del rifiuto veniva riutilizzato in una sorta di autopulizia o riciclo come diremmo ai giorni nostri.
Le aree di culto e gli spazi di rappresentanza della politica erano tenuti particolarmente puliti, ma il resto della città era sporco.
Passeggiando per Roma non era insolito imbattersi in qualche cadavere (anche se le norme lo vietavano) o in carogne di animali.
Se tutto ciò contrasta con l'immagine cinematografica che abbiamo della città eterna, pensiamo che in periodi più vicini a noi, la situazione pare fosse anche peggiore.

martedì 7 ottobre 2008

Vallo a dire a Marcinkus

Con un discorso a braccio che ha sorpreso tutti, il Papa ha detto: "le banche crollano, i soldi vanno in fumo, la parola di Dio é l'unica cosa che resta".
Perché non quotarla in borsa? chiedo io.
"I soldi scompaiono, sono niente e tutte queste cose che sembrano vere in realtà sono di secondo ordine".
Mi sembra di sentire il mago Harry Houdini durante uno dei suoi spettacoli...
"La fede é il prestatore di ultima istanza" dice ancora il Papa.
Ma bravo! dai tu da mangiare a tutti i poveracci che a causa dei mariuoli banchieri e cricca finanziaria, non possono più pagare i mutui o arrivare alla fine del mese.
Venditi la papa mobile, tutti gli ori sbarluccichenti che porti alle dita, la stola che porti al collo (che vale quanto il PIL di uno Stato africano), le opere d'arte rinchiuse a doppia mandata nei musei vaticani e comincia a distribuire a chi ha bisogno.
E già che ci sei usa l'8 per mille per opere di bene e non per mantenere quel tenore di vita da visir d'oriente. Vallo a dire al tuo amico Marcinkus... la buonanima....
"La Bibbia parla anche ai finanzieri e ai banchieri, la Chiesa non ha soluzioni o risposte prefabbricate alla crisi finanziaria perché non é suo compito averle". Così ha commentato l'arcivescovo Claudio Maria Celli.
Ottimo! Bravissimo! E allora stai zitto, tu e il tuo titolare, e un pò di pudore. Ipocriti.

lunedì 6 ottobre 2008

La scuola secondo Bossi

Come a dire "tra il dire e il fare c'è di mezzo il mare"...
Quel poveretto del figlio del Bossi, bocciato per la seconda volta in una scuola privata, non trova di meglio da fare che dare la colpa ai terroni.
Intanto andrebbe bocciato in storia e geografia, solo a ricordargli che sua madre é meridionale.
Poi in matematica perché quella commissione aveva un solo componente meridionale su quattro o cinque.
D'altro canto, essere figlio di tale padre, che per anni, in quel di Cassano Magnago affermava di essersi laureato in medicina (con tanto di festeggiamenti dei famigliari), mentre non era affatto vero, costituisce un impegno, quasi una tradizione di famiglia da rispettarsi.
Ma ignorante che non sei altro! Studia! Invece di usare i libri dalla biblioteca della Camera dei Deputati per farti scrivere la tesina da un portaborse del tuo babbo. Almeno leggila la tesina!!!
Non avertene a male, anche se non avrai MAI un diploma, un posto nel fantastico movimento leghista non te lo nega nessuno: guarda Borghezio quanta strada ha fatto....

domenica 5 ottobre 2008

Polemiche mondiali

Da una settimana sono finiti i Mondiali di Ciclismo a Varese.
Economicamente parlando sono stati un bagno di sangue. La società di gestione dell'evento, pare viaggi sul milione di Euro di perdite.
Venduti un decimo dei biglietti, presenza turistica scarsissima, é servito questo evento ad asfaltare le strade (meno male), a migliorare le piste ciclabili (ancora meno male) ed a costruire qualche porcheriola in deroga ai vigenti piani regolatori.
Prima polemica: perché, in una provincia operosa come la nostra, per avere strade in ordine, occorre attendere i Mondiali?
Seconda polemica: perché quel monumento alla Lega, voluto da Leoni e messo a Capolago é stato sopportato dal Prefetto e dalle forze politiche?
Terza polemica: ora ci si prepara all'Expò 2015, altra belinata, che negli ultimi 10 anni ha dimostrato di non attirare una cippa di nessuno nelle città che lo hanno ospitato, con quale obiettivo? Il solito attacco al territorio per far scempio del poco verde rimasto???
Non fa ben sperare lo spirito con cui ci si sta muovendo. E' troppo pretendere una dichiarazione di principi? un'impegno etico a fare in modo che il territorio non venga guastato da questa ulteriore iniziativa?

giovedì 2 ottobre 2008

L'Europa contesa

Può apparire incredibile ma, nemmeno la civilissima Europa, l'Unione Europea che tutti conosciamo, é esente da contese territoriali.
Una per tutte: il riconoscimento della cima del Monte Bianco tra Francia ed Italia (dall'antico sapore di rivalsa culturale o di primato da guinnes).
Ma non finisce qui, Gibilterra, Piran, Ferdinandea, Nord Cipro, il nagorno Karabak, la ex Jugoslavia, la Crimea, le dispute tra Russia e paesi Baltici.
Se qualcuno sperava, che finissero con l'avvio del nuovo millennio, si rassegni.
L'attuale penuria di risorse energetiche, oltre che dell'acqua, porterà le dispute territoriali ad aumentare, ammantate di retorica e falsi storicismi, nazionalismi e quant'altro.
Speriamo nella vittoria della ragione dei nostri governanti.

Fonte: il sole 24 Ore - 29.09.2008 - Paolo Migliavacca

mercoledì 1 ottobre 2008

Gramsci - ovvero lettere dalla clinica di lusso

Della serie: "una vita non basta per scoprire la verità".
Di Antonio Gramsci mi sono nutrito, quando ancora giovincello frequentavo la sezione paesana dell'allora P.C.I. poi P.D.S. poi D.S. poi qualcosaltro....
Alzi la mano chi non ha letto le "Lettere dal carcere" tra i militanti comunisti di qualche anno fa!
Oggi scopro che, Gramsci, morto in carcere nel 1937 era libero di uscirne sin dal 25 ottobre del 1934, ma pensò bene di non farlo per non finire tra le sgrinfie dei comunisti (quelli di Stalin) che lo avrebbero certamente processato ed ucciso.
Ma signori miei! vengono meno i fondamentali!!! Come direbbe un qualsiasi insegnante di storia... Gramsci morì a Roma, nella lussuosa clinica "Quisisana".
Ora, senza nulla togliere agli scritti gramsciani, perché mentire sino ad oggi. Perché queste "Lettere dal carcere". Non poteva tranquillamente intitolarle "Lettere dal soggiorno utile per evitarmi di essere ucciso dai miei stessi compagni"?. Ma forse così non avrebbe trovato un editore.

Ultra