martedì 21 dicembre 2021

La ballata di Buster Scruggs


Che dire? Dove li metti, i fratelli Coen riescono a tirare fuori il grottesco, il folle, l'anarchia di ogni narrazione. Prendiamo il West... sacro agli americani, chi mai avrebbe pensato ad una simile parodia? Sarebbe come se da noi si facesse un musical sulla prima guerra mondiale sulle Alpi a cacciare gli Austriaci... Ovvio che a qualcuno si storcerebbe il naso! Immaginate la Meloni... "Patriotiiiii" mamma mia... invece negli USA, patria folle di menti insane, eccola li, la parodia dei bei tempi andati.
La grande capacità dei due Coen, sta nel fare cultura senza farsi notare... intelligente il passaggio dal libro al racconto al film... un filo rosso che demanda alla cultura orale, quella della frontiera, al cinema vecchia maniera (siamo tutti debitori della diligenza di Ford) all'impiccagione, all'assalto alla banca, alla carovana di poveracci che viaggia verso l'Est, agli indiani, alla sfida nel saloon, al pistolettata in strada... ai cercatori d'oro... ma sopra tutti ci lascia senza parole la parodia dello spettacolo viaggiante... ove (spoiler) il povero attore (privo di arti ma dotato di una lirica incomparabile) viene soppiantato (letteralmente nel fiume) a favore di una gallina... una goduria per la vista. Forse il miglior film visto quest'anno.

lunedì 20 dicembre 2021

Die Verwandlung


Altro libro letto in tedesco.. questa volta con meno difficoltà dei precedenti... anche se sono ancora molti i passi da compiere per poter affermare di capirlo come si conviene...
Fa nulla, persistere, insistere, perseverare... continuare giorno per giorno. Prima o poi riuscirò a domare questa lingua, da me sempre amata.
Ma torniamo al testo, letto in italiano ora Kafka lo riscopro nel diverso modo di narrare, il terribile destino di Gregor è raccontato con passaggi che a prima vista mi erano sfuggiti e con inflessioni del clima, del racconto, della trama, del rapporto tra attori principali e secondari che divergono nel narrato rispetto alla precedente mia lettura... che dire? Qualcosa si muove, e insistere in questa mia insana passione sta dando i suoi frutti. 
 



 

sabato 18 dicembre 2021

Spitzhorli


Prima che l'anno volga al termine, trovo il tempo (e la voglia) per un'uscita in montagna, su neve questa volta, con Max. Giornata calda, poca neve, pochissimo vento (cosa strana per il Sempione) e salita su una cima già fatta in passato, con altro spirito e altra testa... lo Spitzhorli... nessuno in giro, se si esclude un solitario scialpinista svizzero - Martin - che ci affianca sul tracciato e con cui, raggiunta la cima, scambiano due chiacchiere su come il mondo stia andando letteralmente a puttane...
Fortunatamente l'ambiente immacolato (anche se poco davvero) ci aiuta a distrarci dalle umane tragedie e ci restituisce un poco di serenità... giornata calda dicevo, pareti spelacchiate ma che fanno faticare, quota alta ma piacevole... silenzio e relax... torniamo prima che tramonti il sole e a Varzo ci godiamo una buona birra. Eccoci pronti per affrontare la fine dell'anno... non quella del mondo però.






domenica 5 dicembre 2021

Jumanji - The next level


Visto in lingua tedesca con i sottotitoli. Cosa ho imparato? Togli i sottotitoli... magari capisci meno, ma quello che afferri é realmente quello che hanno detto... 
Comunque, dopo il primo imperdibile episodio eccoci alla seconda narrazione... 
Morale Spencer è depresso... lo é perché la vita quotidiana non ha nulla di quello che ha provato la prima volta in Jumanji... e ovviamente, eccolo lì... perché non tornarci? Il problema che il gioco dell'altra volta è stato sostituito da un nuovo livello... più difficile, più complicato... più mortale... con un nuovo cattivo; Jorgen il Bruto, capace di fare parecchio male... insomma, uguale a sé stesso ma al tempo stesso diverso... divertente (forse un pelino meno dell'altra volta) con tanti momenti di spasso, discorsi senza senso eccetera... meglio aver visto il primo episodio, si parte avvantaggiati!

Musicofilia


Un giorno, a New York, OLiver Sacks partecipa all'incontro organizzato da un batterista con una trentina di persone affette dalla sindrome di Tourette: tutti appaiono in preda a tic contagiosi, che si propagano "come onde".
Poi il batterista inizia a suonare - e come per incanto, il gruppo lo segue con i tamburi fondendosi in una perfetta sincronia ritmica.
Questo stupefacente esempio é solo una particolare variante del prodigio di "Neurogamia" che si verifica ogni qual volta il nostro sistema nervoso "si sposa" a quello di chi ci sta accanto attraverso il medium della musica.
Presentando questo e molti altri casi con la consueta capacità di immedesimazione, in Musicofilia, Sacks esplora la straordinaria robustezza neurale della musica e i suoi nessi con le funzioni e le disfunzioni del cervello.
Allucinazioni sonore, amusia, disarmonia, epilessia musicogena: da quali inceppi nella connessione a due vie fra sensi e cervello sono causate?
Come sempre l'indagine su ciò che é anomalo getta luce su fenomeni di segno opposto: l'orecchio assoluto, la memoria fotografica, l'intelligenza musicale e soprattutto l'amore per la musica - un amore che può divampare all'improvviso, come nel memorabile caso del medico che, colpito da un fulmine, viene assalito da un'insaziabile desiderio di ascoltare musica per pianoforte, suonare e persino comporre.
Grazie alle testimonianze dei pazienti di Sacks ci troviamo così a riconsiderare  in una nuova prospettiva appassionanti interrogativi, e assistiamo ai successi della musicoterapia su formidabili banchi di prova quali l'autismo, il Parkinson, la demenza.
Dai misteriosi sogni musicali che ispirarono Berlioz, Wagner e Stravinskij, alla possibile amusia di Nabokov, alla riscoperta dell'enorme importanza spesso sottostimata di avere due orecchie.
Ogni storia cui Sacks dà voce, illumina uno dei molti modi in cui musica, emozione, memoria e identità si intrecciano, e ci definiscono.

Una autentica miniera di informazioni. Una finestra su un mondo sconosciuto eppure così vicino: il nostro cervello, gli sconvolgimenti che lo colpiscono, la perdita di memoria, il ritorno di alcune forme di memoria - interessante la differenza tra MEMORIA SEMANTICA: le cose di base, sparse per tutto il cervello e MEMORIA EPISODICA: la memoria degli eventi, concentrata in alcune zone e quindi più soggetta a perdersi... e che dire poi della MEMORIA EMOZIONALE: un pizzicotto, un'azione che genera una contro azione Pavloviana, in grado di creare ricordi... e l'uomo colpito dal fulmine che diviene amante della musica? Tutto quasi incredibile, se non fosse vero... a distanza di 50 anni gli scritti di Sacks rivelano ancora tutto il potenziale di un grande narratore. Ottimo!

 

Tagliare lungo i bordi


 Apprezzo molto lo stile di Zerocalcare, il suo impegno politico traslato in vignette, anche se preferisco di gran lunga Gipi... molto più poetico e graficamente impeccabile. Tuttavia, amando tantissimo il mondo del fumetto e, su suggerimento di mia figlia, ho deciso di guardarmi tutte le puntate di questa serie, complice anche la brevità dei singoli episodi.
Risultato: la storia è divertente e commovente al tempo stesso... piena dei complessi giovanili senza tempo che, ognuno di noi, ha incontrato durante la tempesta ormonale che precede la maturità... quel regno di mezzo in cui non si è più piccoli, tutti pretendono da noi l'adultità (neologismo inventato la momento) senza però i superpoteri (che poi scopriremo effimeri) dell'essere adulti...
Così scopriamo le dis-avventure del nostro protagonista di fronte all'amore, al crescere, al morire (prima del tempo) al dover fare crescere e vedere i propri sogni non realizzarsi o peggio realizzarsi e dimostrarsi ben inferiori rispetto alle aspettative... si ride dicevo, si piange, i personaggi funzionano... con tutta quell'incertezza, impetuosa voglia di vivere e non sapere da dove prendere il foglio delle istruzioni (da strappare appunto lungo i bordi) salvo scoprire che non esiste alcuna istruzione e che ognuno deve farsi strada da sé, con i propri errori e le proprie vittorie.... in un diventare grandi per forza.

Manuale di co-programmazione