lunedì 30 dicembre 2019

La strada per Itaca

Martin Bora, l’investigatore di casi delicati per i servizi segreti della Wehrmacht, si trova a Mosca. Mancano settimane all’attacco di Hitler alla Russia di Stalin, e l’ufficiale è aggregato al corpo diplomatico della capitale sovietica immersa ancora nel clima del patto Ribbentrop-Molotov. In questa veste, gli arriva una strana richiesta da parte del diabolico Beria: recarsi a Creta, appena presa dai tedeschi, per procurare al raccapricciante capo dello spionaggio sovietico sessanta bottiglie di un pregiatissimo vino cretese.
Invece, giunto nell’isola piena ancora dei segni di un bagno di sangue, l’ufficiale-detective è posto di fronte a un compito ben diverso. Una famiglia di civili è stata massacrata nella sua villa, a quanto pare da una pattuglia di paracadutisti tedeschi. I servizi vogliono vederci chiaro, non solo per scagionare i soldati accusati di crimini di guerra e impedire un incidente diplomatico, ma anche per prevenire l’intervento della Croce Rossa e tenere lontane le SS di Himmler, interessate alla strage. Infatti, la vittima principale è un residente svizzero, esperto di antichità e storia della razza ariana e membro dell’Ahnenerbe, la società fondata da Himmler per studiare il passato mitico della razza ariana e sovrintendere a tutte le ricerche ancestrali e archeologiche.
L’imbarazzo è grande, ed enorme il mistero. Per scioglierlo, Bora dovrà farsi carico di un’indagine che lo porterà a muoversi lungo piste divergenti: spionaggio, vendetta intestina tra caporioni del regime, arcani del nazismo magico, oppure un caso passionale celato in una strage bellica.
Labirinto, odissea, ombre del passato, maschere: nei vari teatri della guerra più feroce di tutti i tempi continua la saga dell’inquieto Martin Bora. In questo rampollo di un’antica schiatta sassone di guerrieri e artisti, Ben Pastor ha forgiato un personaggio riflessivo ed emblematico. Nel suo intimo si combatte la battaglia segreta tra l’obbligo d’onore al giuramento e la repulsione naturale verso gli uomini, gli atti e le idee del nazismo. Una scissione che fu comune a non pochi ufficiali dell’esercito tedesco (primo fra tutti il colonnello von Stauffenberg dell’Operazione Valchiria, l’attentato a Hitler).
Sullo sfondo dell’accurato affresco storico-politico, e nel labirinto di intricati casi spionistico-criminali, si inscena un dramma esistenziale dentro una tragedia collettiva. E si staglia la figura di un nobile e delicato eroe di un’epica nera, che ha accanto solo la morte e la corteggia. (tratto dal libro).
 
 
Novello Ulisse, Martin Bora percorre in lungo ed in largo l'isola di Creta (appena conquistata dai tedeschi) per cercare di venire a capo di un dilemma che gli è stato rifilato dai suoi capi del servizio segreto: sono stati i paracadutisti tedeschi a compiere una strage di civili? E dietro questa vicenda cosa realmente si cela? Tra incontri di ogni tipo, personaggi strampalati o serissimi, luoghi e persone che affrontano la vita e la guerra ognuno a modo suo, il nostro viene piano piano a dipanare il filo rosso che lo porta alla soluzione… giusto in tempo per tornare a Mosca e da lì in Prussia per l'imminente invasione della Russia Sovietica… si legge d'un fiato.

domenica 29 dicembre 2019

Manaslu - La montagna delle anime

E' il ritratto della vita di Hans Kammerlander - in tedesco con sottotitoli - commovente, a tratti duro, nel rappresentare sia i successi che le cadute di un uomo eccezionale per le sue capacità sportive, così come debole dal punto di vista della quotidianità e non immune all'errore come tutti noi.
Grandi i suoi exploit sportivi, l'Everest senza ossigeno e discesa sugli sci prima fra tutte… il film ripercorre l'infanzia, l'amore per la montagna ed il lungo viaggio sino a diventare quello che lo ha reso famoso. Visto al cinema, circondato da soci Cai e appassionati alpinisti della domenica.

Manuale del RUP

Non capita spesso di avere tra le mani libri utili, che ben si legano con il variegato ed in continuo cambiamento, mondo del lavoro… del mio lavoro nello specifico. Che richiede tanta pazienza, tanta improvvisazione ed al tempo stesso tenacia nel costruire intorno ad un saldo traliccio, l'articolato utile a realizzare le opere ed al tempo stesso a pararti il sacro culo da giudici, Anac, Corte dei Conti, e chi più ne ha più ne metta. Nel cercare di lavorare bene, nel rispetto delle norme ed al tempo stesso dare un risultato adeguato, occorre scontrarsi con la incredibile burocrazia che in Italia ha fatto danni a profusione senza risolvere in alcun modo i veri problemi: lentezza, mancanza di risultati, corruzione, mancato riconoscimento della professionalità, meritocrazia assente, totale assenza di responsabilità.
Questo io rimprovero a tutti i governi che nel tempo si sono alternati alla guida del Paese. Quel non sapere o non volere risolvere ed anzi fingere di non vedere che il carrozzone pubblico, non va punito ma meglio regolamentato e premiato nelle sue eccellenze. Va reso snello e dotato di strumenti e conoscenze adeguate. Va promossa la formazione continua, resa obbligatoria… dotati di programmi software uguali ovunque e gratuiti, incentivato il confronto con i desiderata dei cittadini, aumentata la trasparenza, reso visibile il risultato… Ci riusciremo mai? Questo libro un poco soccorre il povero funzionario pubblico e questo è certamente un grande merito.

Monte Camino - Alpi Biellesi

Ultima uscita alpinistica di un anno che molto ha regalato in termini di salite, cime, emozioni, momenti superlativi goduti all'insegna del desiderio di essere, come amo dire "esattamente nel posto ed al momento giusto". Questa volta torno sopra Oropa, Alpi Biellesi… zone che ben si prestano alle salite invernali, l'estate qui la pioggia la fa da padrona, essendo così esposte verso la Valle Padana. In compenso, la vista e la differenza tra il bianco delle cime e il colore brullo della piana - immersa nel sonno invernale - rendono il paesaggio ancora più bello, emozionante, da godere sino all'ultimo raggio di sole. E' la giornata corta, il tramonto che subito restituisce tutto al gelo, a riportarci alla realtà… scendiamo stanchi, mesti perché certe cose non si ripetono e già il ricordo non è più l'accadimento ma mero desiderio che si smorza.

 





 




  

 





martedì 17 dicembre 2019

Skialper ottobre - novembre 2019

Ogni tanto, insieme ai tanti libri, mi godo - dall'inizio alla fine, dalla prima all'ultima pagina - una rivista di settore che, tra pubblicità, storie di alta quota e incredibili exploit, regala tante bellissime immagini. Skialper è una di queste. Anche se più votata allo sci che all'alpinismo, regala a margine bellissime vicende che hanno a che fare con le montagne di tutto il mondo, spesso in zone sconosciute e vissute da perfetti sconosciuti. Bellissima distrazione capace di far sognare ad occhi aperti.

venerdì 13 dicembre 2019

Alex Langer

 
 
Serie di libri dedicati ad Alex Langer ed alle sue idee, pensieri, proposta politica.
Ricordiamolo per un politico impegnato, un sognatore, un creatore di incontri, un demolitore di muri, pacifista, obbiettore contro lo Stato, cattolico bilingue (tedesco ed italiano). Ricordiamo la sua debolezza ed il suo sconforto, che lo condussero al suicidio, di fronte all'impossibilità di risolvere problemi (probabilmente epocali) ma di bruciante attualità.
Di fronte al suo motto: Lentius, Profondius, Suavius (più lento, più profondo, più dolce) come a contrastare una società (quella capitalistica) tesa a privilegiare il Citius, Altius, Fortius (più veloce, più alto, più forte) non si può che rimanere a bocca aperta, per la visione delle cose.
Una società che inventa bisogni superflui per restare in vita… perché si basa sul consumo e sul desiderio..
Langer si è mosso, nella via e nella politica per un sentiero di cresta, come si addice ad un uomo di montagna, esposto permanentemente ai rischi di caduta, in complesso equilibrio su un sentiero difficile, di frontiera, attraversato da venti diversi e talvolta contrapposti.
 
Potenti poi restano i suoi richiami, costruiti intorno a figure retoriche quali Giona, il profeta "riluttante", o San Cristoforo capace di caricarsi i pesi di tutta l'umanità… Langer fu certamente in anticipo rispetto ai suoi tempi e questo lo rende ancora più attuale di fronte alle complessità che il mondo moderno, dopo il crollo del muro, la crisi economica del 2008 e le grandi migrazioni di esseri umani… oltre al ritorno dei nazionalismi, fascismi e altro ancora, ci vedono tutti dover affrontare.. Lui parlava di convivenza, di nazionalismo, di ambiente, di limiti, quando tutti gli altri non sapevano nemmeno della loro esistenza… una figura unica ed esemplare.
 
 
L'ultimo testo raccoglie i suoi scritti dal 1961 al 1995, documenti che, letti in sequenza, riassumono il filo rosso della passione per la politica intesa come movimento dal basso, come ricerca di dialogo, di soluzioni, di trovare il buono anche dove parrebbe non esserci. L'impegno cristiano e quello del movimento, l'amore per l'ambiente - messo sempre ai primi posti - oltre che per l'essere umano. 
 
 

Cima Piana

Finalmente, rubando un giorno di lavoro, mi prendo una pausa e con un bel gruppetto di amici e conoscenti (nel senso che li ho conosciuti quel giorno) vado in Valle d'Aosta, nel Parco del Monte Avic, già visitato in passato, a salire Cima Piana. Un dislivello ragionevole (alla fine del saliscendi saranno 1000 metri) un itinerario piacevole e spettacolare - di quelli che solo questa Valle sa donare, e una meteo, neve compresa, super!
Cos'altro desiderare? Nulla… Ed infatti così sarà.














martedì 10 dicembre 2019

I piccoli fuochi

Martin Bora, il nobile soldato della Wehrmacht, sente sempre una grande nostalgia quando è costretto a rivedere, nel fuoco della guerra e nel piombo dell'occupazione, i luoghi dove visse la sua dorata gioventù. Siamo a Parigi, nell'autunno del 1940; Bora era stato inviato nella ex Ville Lumière invasa dagli "amabili conquistatori", per un incarico adatto a un uomo colto come lui: controllare le mosse di Ernst Jünger, il grande scrittore, l'eroe della patria, l'amante della guerra, che però ha col regime di Hitler un infido rapporto. Ma presto, non senza sollievo, lascia la città per una nuova missione. È stata uccisa la moglie bretone, e ricchissima, di un commodoro della Marina del Terzo Reich, per giunta amico del capo supremo dei servizi Canaris, nonché uomo vizioso e dalle molte amanti. In casi come questi le alte sfere si rivolgono a Bora per il suo acume di investigatore, nonostante la sua mente sia troppo libera. In Finistère, Martin rincontra Jünger, che sembra votato a incomprensibili fini, e avvia il suo lavoro affondando lo scandaglio dell'inchiesta nei tanti piccoli fuochi accesi dall'indipendentismo bretone: fatto di tradizionalismo celtico, strani riti, croci calvario e "case maledette". Ma è la pista giusta? A cosa mira il grande Jünger ? E chi è veramente quello strano bretone, quel prete spretato capace di riaccendere ad uno ad uno tutti i fantasmi da cui il rigido ufficiale sassone è inseguito? (tratto dal libro).
 

Avendo letto altri testi (prima e dopo questo periodo temporale) delle gesta di Martin Bora, comincia a crearsi un filo rosso, un collegamento tra i prima ed i dopo. Il personaggio mi diventa familiare e certe sue azioni e suoi pensieri diventano prevedibili, così da rendere possibile leggere e vedere con chiarezza ogni variazione. Se cambiando la disposizione degli addendi la somma non cambia, a fare la differenza resta il paesaggio, i personaggi secondari, il luogo (inteso come nazione, in questo caso la Francia occupata dai nazisti), che possono far decollare la storia e dare il necessario pepe al tutto.
La trama tiene e non mi serve nemmeno farmi la solita guida riassuntiva che dovrebbe aiutarmi a raccapezzarmi tra i personaggi, i loro legami, il loro vissuto. Si arriva in fondo e si capisce che Martin fa l'ispettore (molto), la spia (poco e male), il militare (quasi per nulla).

Manuale di co-programmazione