giovedì 28 dicembre 2023

The Batman


Ci sarà sempre un Batman a cercare di porre rimedio ai torti subiti, non importa se è una città sfigata come Gotham dove, guarda caso, piove sempre, i malvagi girano imperterriti, rispettati come Dei (mi sembra assomigli a qualcosa di già visto) e le strade sono tutto meno che sicure.
Aggiungi la brutta scoperta che il padre non è poi quello stinco di santo per cui abbiamo dedicato la nostra vita alla vendetta e redenzione... ed ecco che il film è fatto... con tutti i limiti del caso, ovvio.
Nel complesso, derivando da un fumetto, la trama regge e gli attori sono piacevoli nella loro apparente follia, il finale latita e oltre due ore di visione sono davvero troppo per una trama che riprende un Edipo un poco stantio e privo di vervè.

domenica 17 dicembre 2023

Maniac


 Quando alla fine della seconda guerra mondiale John Von Neumann concepisce il MANIAC, un calcolatore universale che doveva, nelle intenzioni del suo creatore, "afferrare la scienza per la gola scatenando un potere di calcolo illimitato" sono in pochi a rendersi conto che il mondo sta per cambiare per sempre.
Perché quel congegno rivoluzionario - parto di una mente ordinatrice a un tempo cinica e visionaria, infantile e "inesorabilmente logica" - non solo schiude dinanzi al genere umano le sterminate praterie dell'informatica e dell'intelligenza artificiale ma lo conduce sull'orlo dell'estinzione, liberando i fantasmi della guerra termonucleare.
Che "nell'anima della fisica" si fosse annidato un demone lo aveva del resto già intuito Paul Ehrenfest, sin dalla scoperta della realtà quantistica e delle nuove leggi che governavano l'atomo prima di darsi tragicamente la morte.
Sono sogni grandiosi ed insieme incubi tremendi quelli scaturiti dal genio di Von Neumann, dentro i quali Labatut ci sprofonda, lasciando la parola a un coro di voci; delle grandi menti matematiche del tempo, ma anche di familiari e amici che furono testimoni della sua inarrestabile ascesa.
Ci ritroveremo a Los Alamos nel quartier generale di Oppenheimer, fra i "marziani ungheresi" che costruirono la prima bomba atomica; e ancora a Princenton, nelle stanze dove vennero gettate le basi delle tecnologie digitali che oggi plasmano la nostra vita.
Infine, assisteremo ipnotizzati alla sconfitta del campione mondiale di Go, Lee Sedol, che soccombe di fronte allo strapotere della nuova divinità di Google, AlphaGo.
Una divinità ancora ibrida e capricciosa, che sbaglia, delira, agisce per pura ispirazione - a cui altre seguiranno, sempre più potenti, sempre più terrificanti - con questo nuovo libro, che prosegue idealmente "Quando abbiamo smesso di capire il mondo", Labatut si conferma uno straordinario tessitore di storie, capace di trascinare il lettore nei labirinti della Scienza moderna, lasciandogli intravedere l'oscurità che la nutre.
"A questo mondo ci sono due tipi di persone, Jancsi Von Neuman e il resto di noi. Quel ragazzo luciferino ci colpì come una cometa, quasi fosse il presagio di qualcosa di grandioso e terribile, proprio come quei messaggi celesti che vagano nelle tenebre del nostro Sistema Solare".

Come nel precedente testo, scienza, storia, biografia, pensieri reconditi che perseguitano anche le menti più illustri.. un mix capace di incollare il lettore dalla prima all'ultima pagina ed a chiederne ancora e poi ancora... un perfetto coinvolgimento tra storia, cronaca, gossip e rivelazioni del futuro che verrà.

La nostra conoscenza tecnica in continua espansione era l'unica cosa che ci distinguesse dai nostri progenitori, dato che, in fatto di etica, filosofia e pensiero generale non eravamo meglio (anzi eravamo molto molto peggio) dei greci, delle popolazioni vediche o delle piccole tribù nomadi che ancora si aggrappavano alla natura quale unica dispensatrice di grazie e vera misura dell'esistenza.
In ogni altro campo non avevamo fatto nessun passo in avanti.

giovedì 7 dicembre 2023

Anche le formiche nel loro piccolo...


Quando agli inizi del 1911 uscì il primo libro delle "Formiche" ovvero per essere esatti "Anche le formiche nel loro piccolo si incazzano.. di Gino & MIchele e Matteo Molinari", ci furono immediate proteste.
In particolare Paolo Mauri su Repubblica si indignò e non mancò di dichiarare; "lo sapevo che prima o poi qualcuno avrebbe approfittato della Guerra del Golfo per compiere qualche nefandezza di cui, in tempi normali, non si sarebbe macchiato a cuor leggero".
Il qualcuno in questione é l'editore Einaudi, già molto serio ed impegnato politicamente quando i ragazzi di via Biancamano si chiamavano Leone Ginzburg, Cesare Pavese e Italo Calvino e via elencando e oggi in vena di flirt non tanto col mercato del libro (non ci sarebbe nulla di male), ma addirittura col mercato del non libro, fino ad oggi gadget dell'industria culturale più povera di idee... " A volte una stroncatura, se esagerata sino a superare i limiti delle convenzioni può giocare a favore del libro che si vorrebbe distruggere.
Di fronte a certe intemperanze la gente può anche inalberarsi.
La raccolta di detti e contraddetti di tante firme fu infatti un successo.
Prima che scadesse un mese, voci inattendibili presero a sostenere che la modesta tiratura inaugurale era andata rapidamente esaurita.
La casa editrice Einaudi che aveva cominciato a pentirsi negò per un mese le ristampe, e quando capitolò di fronte alle richieste cercò di farlo con parsimonia.
Ma dovette ristampare pare ancora, pur continuando a lamentarsi come per un'offesa ricevuta.

  • Non picchiatevi mai con persone brutte, perché non hanno niente da perdere.
  • Dove torna la cicogna dopo che ha portato il bambino? Nelle mutande.
  • Ho una foto molto rara di Harry Houdini chiuso fuori di casa.
  • Questo libro è dedicato a Don Ginepro, il prete che, quando ero bambino, per evitare che ci toccassimo ci toccava lui.
  • Io non nomino mai Dio invano, lo faccio sempre con uno scopo preciso.
  • Attenti alla donna che accetta le avances che non le avete fatto.
  • Anche i grilli bestemmiano.. solo che balbettano.
  • Io non ho mai avuto problemi con la droga. Ho avuto problemi con la polizia. (Keith Richards)
  • Se Superman è così furbo, perché si mette gli slip sopra i pantaloni?


 

lunedì 4 dicembre 2023

Army of the dead

Ed eccolo qui, quello guardato prima, poi abbandonato, poi ripreso, per essere concluso e poter affermare senza ombra di smentita che me lo potevo tranquillamente risparmiare perché, se nel primo, un minimo di storia c'era, una parvenza di trama e anche avvincente ci poteva stare... ora no, mi spiace proprio.
La solita vecchia e ritrita storia di quelli che entrano nella città invasa dagli zombie, dove ce ne sono di più cattivi che comandano (una sorta di gerarchia) alla ricerca dell'ultima cassaforte, che viene aperta in men che non si dica.. una pena di proporzioni inaudite.
Il finale, se volete ve lo rovino. li vede tutti morti e senza rimedio (più o meno) perché è noto che, chi troppo vuole zombie stringe. 
 

sabato 2 dicembre 2023

Army of thieves


 Avevo iniziato a guardare "Army of the death" e devo confessare che mi aveva annoiato, finendo per abbandonarlo. Poi casualmente, nell'elenco Netflix mi trovo questo "Army of thieves" incentrato sulla storia d'amore e sulla crescita quale ladro scassinatore professionale del timido e apparentemente impacciato Sebastian Schlencht - Wohnert... me lo guardo e devo dirvi che è davvero carino.
La storia vede coinvolto il nostro in una sorta di gara per aprire le tre leggendarie casseforti legate al mito di Wagner, insieme ad una discutibile e precaria squadra di rapinatori ed inseguiti dal poliziotto Delacroix che nutre per loro un odio personale.
Inseguendo le tre casseforti si entra in un racconto nel racconto, in una trama nella trama ed in un preambolo di quello che sarà "Army of the death"... contando di tornarci sopra appena possibile sotto una luce nuova.

Manuale di co-programmazione