sabato 29 aprile 2023

Via Savoia - il labirinto di Aldo Moro


Nelle pagine di Follini c'é tutto quello che non resta nelle analisi, nelle biografie o negli studi degli storici. Il potere che non è conquista ma condanna. Il potere che è una vertigine. Il potere che confina con la paura.

Marco Follini aggiunge dettagli e particolari inediti su una figura mai abbastanza esplorata, lavora sui chiaroscuri, componendo un labirintico ritratto, pieno di politica e umanità.
In grado di produrre in chi legge, un'autentica vocazione.

Aldo Moro scelse per sé un ufficio periferico e austero, in via Savoia: un tentativo di tenersi a prudente distanza dagli affanni del Palazzo, e di marcare una netta differenza tra lui, il suo modo di vedere la vita e la politica e quello dei compagni di partito, degli alleati, degli avversari.
A partire da questa scelta simbolica un manifesto delle intenzioni, Marco Follini racconta la parabola umana e politica di Aldo Moro fin dai primi passi a Roma, dov'era arrivato dalla Puglia grazie alla sua delicata intraprendenza.
Moro é dipinto come un outsider che conquista il suo partito e il Paese, eppure in quell'uomo che si muove così abilmente nelle stanze del potere, abita un animo tormentato e fragile che non è stato quasi mai raccontato.
Un carattere che lo rende "scomodo" perché mai silenziosamente allineato e segna una differenza che pagherà con il rapimento e gli ultimi 55 giorni di prigionia, in cui Moro si rende conto di non essere solo ostaggio delle Brigate Rosse ma anche di uno Stato che scoprirà essere troppo diverso da sé.
Lui che era un uomo del dialogo convinto che nessuno, mai, dovesse essere abbandonato a sé stesso.

Prosegue la lettura di testi riferiti al recente passato (e per molti versi sconosciuto e tutto da indagare) della politica e storia italiana. La vicenda "Moro" continua a far discutere e il testo di Follini, costruito secondo un canovaccio che narra i fatti senza citare un solo nome... straniando da un lato il racconto ma dall'altro rendendolo all'essenziale, ne rende il dovuto merito. Dettagli che si affastellano, idee, pensieri, supposizioni... ma sopra tutto, il pensiero di Moro.. un'idea di politica ancora attuale, ora che il presenzialismo, il personalismo, l'uomo solo al comando paiono aver trovato la cifra del fare... una cifra questa, che, lasciatemelo dire, non mi convince affatto.

giovedì 27 aprile 2023

Lesa


Una gita in moto in zone vicine e conosciute, ma che rivelano ogni volta qualcosa di nuovo, di imprevisto e... a seconda dei casi, divertente, pittoresco, storico, artistico, culturale, insomma.. ognuno può, volendo trovarci qualcosa di speciale. Questa volta è stata Lesa e il suo pittoresco lungolago.



 

domenica 23 aprile 2023

Moby Dick - il fumetto


 Riprendo necessariamente da dover ero arrivato. La precedente lettura del romanzo di Melville... Moby Dick, mi aveva lasciato a bocca aperta..."Qualunque sia la superiorità intellettuale d'un uomo, mai riuscirà ad acquisire concreta ed efficace supremazia sugli altri senza l'ausilio d'una qualche forma d'artificio e d'usurpazione esteriori sempre di per sé più o meno gretta e meschina".
Lo scrivevo allora, e lo ripeto qui oggi: devi leggerlo, sbocconcellarlo... farci la tara, cogliere le perle di saggezza che emergono da ogni pagina.. 
Ora, mutato in fumetto... l'ennesimo forse, come i numerosi film... non perde nulla della sua tragica bellissima verità. Chi è più folle? Acab, destinato dalla vendetta a perire? o chi non ha il coraggio di fermarlo e peggio lo asseconda senza capire dove andrà a finire tutto ciò? Ancora una volta la letteratura vince sulla realtà... ma solo perché la sa raccontare meglio.


 

mercoledì 19 aprile 2023

Big Mack - Gangster and Gold


Finire nei guai con la Giustizia una volta, ci sta! Ma due? E chi è veramente Donald Stellwag? un probo e sfortunato cittadino come ci viene descritto nella prima parte della storia? Oppure un incallito delinquente, pronto ad approfittarsi del prossimo, incline alla truffa, capace di ogni nefandezza, come invece, improvvisamente ci viene dipinto nella seconda parte?
Bel dilemma, e bella storia, quella narrata - in tedesco - dal documentario "Big Mack  Gangsters and Gold"... che ci permette di conoscere il sistema giudiziario tedesco e cosa avviene nella civilissima Germania. Sembra monotono... ma alla fine ci si appassiona, e prendere le parti di qualcuno diventa davvero complicato.

martedì 18 aprile 2023

Se non dovessi tornare


 E' il 1966 e l'estate pare essersi dimenticata delle Alpi, lasciando al suo posto piogge e temporali che inchiodano escursionisti e amanti delle cime negli alberghi e negli alpeggi.
L'arrampicatore californiano Gary Hermming - idealista, sfrontato e carismatico - guarda il Monte Bianco e freme: é venuto in Europa sull'onda dell'insaziabile fame di vita che da sempre lo incendia, e invece si ritrova un tetto di nuvole sopra la testa.
La routine si spezza all'improvviso a metà agosto, quando i giornali danno notizia che due scalatori sono rimasti bloccati sul Petit Dru, la parete più dura del Monte Bianco.
Hemming intuisce che i soccorsi rischiano di non raggiungere in tempo i dispersi, e con altri cinque privati delle rocce decide di salvarli seguendo una via diretta.
Sembra una follia, un fallimento annunciato che servirà soltanto a mettere in pericolo altre persone, ma Hemming é cresciuto con un imperativo categorico: aiutare sempre, anche a costo della propria vita, perché la prossima volta "potresti esserci tu lassù ad aver bisogno che qualcuno venga  a soccorrerti".
Quai giorni si riveleranno davvero fatali per Gary, ma in un modo che né lui né i suoi amici o i suoi amori possono immaginare. 
Enrico Camanni, alpinista e profondo conoscitore della montagna e dello spirito che la anima, racconta con stile elettrico, appassionato e struggente gli ultimi anni dell'iconico scalatore, maudit ispirato e irrequieto, figura imprescindibile nella storia dell'arrampicata moderna, ma anche e soprattutto Zeitgeist dell'incendio del' 68, amico fragile capace di incarnare una filosofia ecologica della scalata, rivoluzionaria e ancora attualissima.

Non è la prima volta che, nelle mie confuse letture, incappo in personaggi fragili ed al tempo stesso rivoluzionari. Troppo avanti per il loro tempo, ma necessari per superarlo.
Lo era stato Gian Piero Motti ottimamente raccontato sempre da Camanni ne "I falliti", o ancora con Alex Langer figura politica di prim'ordine ma difficile da interpretare per il suo periodo.
Alla montagna si rivolgono queste figure irrequiete. Spazi ove l'immaginazione trova ancora spazio per sognare ad occhi aperti, ed ove, in particolare, la giovinezza permette di mettere a dura prova, forza, equilibrio, resistenza, un necessario pizzico di follia, altruismo e viceversa razionalità.
Ne nascono personaggi a volte bizzarri a volte capaci invece di creare itinerari e percorsi che entrano nel mito... o di divenire essi stessi mitologici.

giovedì 13 aprile 2023

Night in Paradise

Se noir deve essere, e allora che lo sia. Se deve seminare morte, eccolo... violenza e sangue... pure... poi si ride (a denti stretti come molta cinematografia orientale, oramai ci ha abituati), si apprezzano personaggi dotati di estremo coraggio e senso dell'humor e meschini incapaci di vedere oltre il loro ombelico...
Storia in cui, la morte è a fianco di ogni personaggio... quasi estranea alle loro vicende, lasciando che ognuno esprima ciò che é o finisce per essere. Chi affronta il tutto da uomo e chi dimostrandosi per nulla all'altezza... certi faticano a morire... chissà poi perché, altri spariscono in un soffio... ma, come ci hanno insegnato i Lumière... il cinema è finzione!

martedì 11 aprile 2023

Re dell'ombra


 Per fortuna non sono solo i film stranieri, ambientati in Italia, ad essere pieni zeppi di luoghi comuni e fatto pure malissimo... per fortuna.. oppure no, fatto sta che questo "Re dell'ombra" vince a mani basse sul peggior luogo comune nel vivere in Francia... marocchini e africani in genere sono delinquenti, i pochi onesti sono dei paria malvisti, il quartiere è in tutto e per tutto Casba... il povero ragazzino perde la vista per il malocchio e attraverso questa strada la ritrova... il fratellastro cattivo non si pente ma poi nel morire viene perdonato... la droga, lo spaccio, il racket, il pizzo... tutti vestiti con tute da ginnastica in materiali improponibili (minchia chissà che puzza)... vale la pena vedere questo film? Temo di no. A meno che si voglia fingere che la banlieue sia un fiore in attesa di sbocciare non appena gli è data l'occasione. 

venerdì 7 aprile 2023

Lago D'Orta e dintorni

Di borghi minori, di luoghi di bellezza incomparabile, fortunatamente vicini, l'Italia ne è piena. La Storia, quella con la esse maiuscola e minuscola, ha lasciato segni ovunque... basta solo aver voglia di guardarsi intorno con la dovuta curiosità e si ammirano posti di un fascino incredibile.
Non fa eccezione il territorio a me vicino. Parto quindi, la domenica pomeriggio, per un breve giro in moto... passato il Maggiore grazie al "Ticino", battello che fa spola tra Laveno e Verbania, prima intenzionato ad andare verso la Madonna di Re, intimorito dalle consistenti nubi, mi dirigo verso il lago d'Orta, con l'intenzione di scavallare verso la Val Sesia.
Arrivato ad Omegna, complice il vento freddo e nuvoloni assai cattivi, opto per un ulteriore riduzione del tragitto, concentrandomi sulla sponda ovest del lago. Da qualche tempo, questi paesini sono legati tra loro da uno dei tanti "sentieri della fede" o "sentieri mariani", che spostano amanti delle camminate all'aria aperta da una chiesa all'altra, passando per un'edicola votiva, una via Crucis, un affresco di qualche devoto di altri tempi... questi itinerari permettono di riscoprire con tempi lenti, la bellezza dei luoghi, apprezzarne odori, colori, parlare con le persone e magari acquistare qualche prodotto...  Visito così Nonio e Cesara e giungo infine alla Madonna del Sasso. 
Giornata fredda, ma vista impagabile. Al ritorno, malsana idea di scendere verso Arona... il percorso da qui a Sesto Calende è oramai impercorribile... il traffico assurdo... siamo troppi! 



















 

Firenze

Firenze, ora grazie ai treni veloci, è un paesone vicino vicino.. due ore da Milano. Vai e vieni in giornata. Vai a pranzo da Zaza... un giro per il mercato che profuma di pelle lavorata, una mano sul cuore e una sul portafogli (leggi: zingari in stazione) e opere d'arte in ogni angolo... ma anche turisti in ogni angolo. Praticamente solo loro. Ne vale la pena? Certamente si, se ci si organizza e la si vive con la tranquillità del viandante.




 

il sacro male


Da lunga data approccio gli horror con una metodica che trovo ineffabile. Il cosiddetto "secondo tempo".
Vado ad illustrare il metodo: Tutti, e quando dico tutti è così, i film dell'horror seguono lo stesso identico schema... lo spirito, il malefico, l'orrore, il male, il demonio, insomma quella roba lì... si rivela a poco a poco... noi sappiamo già che c'é un antico evento che ha in qualche modo intrappolato il cattivo (una statuetta, una moneta, una cassetta, un buco di culo di posto qualsiasi, un gioco, una filastrocca, una bottiglia di prosecco... insomma la qualunque), il solito maldestro lo libera e questo a poco a poco fa tutti i suoi raggiri per... ecco la domanda esatta è per cosa? Ma a questa domanda rispondiamo a parte.
Tutta la prima parte, dicevo, è fatta di successivi spaventi nel veder generarsi il male, una forza che pare inarrestabile, incredibile, immensa, eccetera... poi... poi, arriva la seconda parte.
Nella seconda parte si vede la cifra del film. Se c'é inventiva la tensione resterà alta e il finale sarà all'altezza del racconto... se non ce n'é ragazzi miei... meglio interrompere la visione per risparmiarsi una massa di ca...gate incredibili... tutto diventa un paciugo melenso e privo di senso e noi concludiamo sollevati, non perché il bene vince... ma perché il male rinuncia per inedia... Amen!

giovedì 6 aprile 2023

Grido di pietra


Cerro Torre, la guglia di roccia più spettacolare della Patagonia: in questo libro Reinhold Messner si addentra nella storia della "montagna impossibile".
A cominciare dalla tragedia del 1959 quando Cesare Maestri, sostenne di aver raggiunto la vetta insieme a Toni Egger, prima che una slavina travolgesse e uccidesse il compagno.
Sulla vicenda molto si è detto e molto si è scritto.
Speculazioni alle quali non ha posto termine nemmeno la successiva salita di Maestri nel 1970, con l'ausilio di compressore e chiodi ad espansione, e lungo un'altra via.
Reinhold Messner che a lungo ha studiato il Cerro Torre e che, non avendolo mai salito, non è coinvolto in prima persona, cerca di fare chiarezza immedesimandosi nelle situazioni ma mantenendo al contempo il giusto distacco critico.
Penetra nella psiche dei suoi eroi e ricostruisce i dettagli della "vicenda Torre" dando vita ad un racconto appassionante su tutti gli aspetti naturali e umani della "montagna impossibile".
La parete sommitale, estremamente ripida, la sua struttura, il ghiaccio, la lunghezza della salita, l'attrezzatura di allora, le condizioni meteo, il vento e poi ancora la pressione psicologica di voler raggiungere il successo a tutti i costi.
Cinquant'anni dopo la spedizione del 1959, sensazionale quanto discussa.
Messner ci aiuta a capire i fatti, in modo inequivocabile.
Con la presunta prima scalata che si trasformò in tragedia, il Cerro Torre si trasforma in mito.


E' davvero lungo il filo rosso che mi ha condotto (idealmente) nel mondo patagonico... laggiù, nella parte bassa del mondo (down under avrebbero suggerito gli australiani Men at Work), dai fumetti di Tex
alla migliore letteratura, da Chatwin ad un ironico Sepulveda dal reverendo Packenham sino a Tognetti e oltre... senza dimenticare le decine di riviste che nel tempo hanno narrato delle conquiste in stile alpino delle cime di questa fine del Mondo...
A loro è dedicata tra l'altro la mia migliore salita su roccia (quel Re Azul che a Balmalonesca mi ha dato filo da torcere per lungo tempo).
Quindi, leggere le avventure di Maestri, Fava e del povero Egger è un poco come tornare tra amici in luogo sicuro... Patagonia, ultima frontiera. Ove alla minore altitudine si oppone una meteo imprevedibile. E così leggere di quei luoghi è quasi come rivedere il Far West... 

Manuale di co-programmazione