domenica 27 ottobre 2019

Terraferma

Bristol, metà del diciannovesimo secolo. Il reverendo anglicano George Packenham Despard parte con la famiglia per fondare una missione sull'Isola di Keppel, una dimenticata distesa di acquitrini a trecento miglia dalla Terra del Fuoco. Le reazioni dei fuegini all'opera di evangelizzazione oscillano fra l'indifferenza e la violenza più brutale, e la famiglia Despard, dopo pochi anni, farà ritorno in Inghilterra. A Keppel resterà solo Thomas Bridges, il figlio adottivo del reverendo, che ha un suo progetto particolare da portare a termine: la compilazione di un monumentale dizionario inglese-fuegino. Il lavoro di Bridges, di cui si servì anche Charles Darwin per gli studi per "L'origine dell'uomo", rappresenta una testimonianza del tentativo di rivelare al mondo una società già allora in procinto di estinzione. Un secolo e mezzo dopo, Ferrari decide di imbarcarsi alla volta dell'arcipelago di Capo Horn sulle orme dei primi abitanti europei. Il risultato è un testo dove la Terra del Fuoco, luogo fisico ma anche archetipo di un esotismo inafferrabile, si rivela l'approdo ultimo di sperimentati velisti oceanici e di eccentriche comparse in fuga dal mondo. (tratto dal sito www.illibraio.it)
 
 
Stava, in mezzo a tanti altri libri, acquistato nel periodo compulsivo… quello in cui, compri e metti da parte, in attesa di essere letto... perché un libro non acquistato è come un amico non conosciuto, un'occasione mancata. E allora, eccolo, mescolato tra gli altri… mi ero ripromesso almeno mille volte, passandoli in rassegna, ma poi la curiosità per il nuovo ultimo acquisto, oppure il semplice fatto che ti fa dire... tanto è lì, appena ho un istante… e intanto il tempo passava.
Ora, finalmente, complice un dettaglio… mi torna in mente l'autore del libro, quel Marco Albino Ferrari che ha creato "Meridiani Montagne" e che ha scritto bellissimi libri da me già letti (il vuoto alle spalle, la via incantata) e che mi hanno fatto conoscere un modo di scrivere piacevole, scorrevole e mai banale.
Morale, mi capita tra le mani e decido di leggerlo… mi scorre tra le dita e di fronte agli occhi in tempo zero… e così finisco per conoscere la storia di Thomas Bridges e del tentativo di evangelizzazione degli ultimi della terra… e che terra! La Patagonia, la Terra del Fuoco, le ultime isole verso Capo Horn… terre inospitali e popoli fieri.
E, come ha sempre affermato Umberto Eco, in ogni libro si nasconde un altro libro, ed infatti eccolo: si tratta del dizionario "inglese - Yaghan" la lingua di questi popoli oramai scomparsi… e della storia incredibile della sua creazione (un lavoro certosino durato oltre trent'anni) e della sua pubblicazione… oltre alle frodi per accaparrarsene la potestà… quasi una spy-story degna di James Bond (non a caso siamo di fronte a degli inglesi).
Una vicenda sconosciuta ai più, di cui Ferrari aveva già narrato nel numero di Meridiani Montagne dedicato alla Patagonia - Terra del Fuoco risalente al 2005 (e di cui conservo copia).
Un libro, che mi ha fatto apprezzare la scrittura di Ferrari, la storia degli ultimi del Mondo e il gusto per l'avventura. Bello.
 

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