A distanza di ben 44 anni da "Inferno di Cristallo" ed a 30 anni da "Trappola di Cristallo", il genere avventur-catastrofico-incendiario-edificio costruito col culo, paga ancora.
Basta avere la buona idea da aggiungere, farne icona, mescolare le acque ed ecco il piccolo/grande capolavoro o almeno il Blockbuster estivo.
Cosa avrà quindi di nuovo, questo infuocatissimo episodio rispetto ai precedenti?
Innanzitutto la tecnologia utilizzata, all'altezza della situazione e dei tempi.
A seguire le scene girate, davvero molto belle.
Poi l'evento clou! Il salto del nostro eroe, pur privo di una gamba, da una gru alla finestra dell'edificio… qui siamo alla pura sospensione della realtà (ma di questo si nutre il cinema) e restiamo tutti a bocca aperta mentre l'enorme Dwayne si lancia (dopo aver scalato tutta la gru a suon di braccia) ad un'altezza stratosferica verso l'edificio per salvare la sua famiglia… famiglia che però rileva qualche pecca, a giudicare dal colore dei figli… Dwayne, Dwayne! Ma insomma… non ti sei accorto che, mentre tu saltavi da un palazzo all'altro, qualcuno ti cornificava? e che a giudicare dal risultato doveva essere un mandingo? Forse nel calcolo aerodinamico le corna agevolano il volo planato?
Ma non voglio divagare! Torniamo sul nostro elenco…
Si aggiunga infatti l'ennesimo legame (oramai consolidato nel cinema) che vede i cinesi ricchi, costruire ogni genere di boiata e gli americani buoni e tosti, prestarsi quali guardia spalle o (a volte) per correi di ogni genere di imbroglioni… ballando in giro tutto il tempo, mostrando i muscoli e combattendo contro i soliti slavi/russi/coreani cattivoni…
Si preveda infine nell'ordine: il genio dell'informatica, la bella cattiva inguainata in pelle, la bella buona, vestita come la vegia Maria e il gioco è fatto!
E come diceva sempre un mio amico, gran bevitore: "ai postumi l'ardua sentenza"...
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