Premetto che non sono amante dei film italiani e che solo in rari casi mi faccio attirare e poi guardo… in questo caso la presenza di Giallini, ha fatto da attrattore e la storia (per quel che ne avevo colto nel trailer) ha fatto da volano.
Ricorda da lontano il grande Silvio, il buon Numa Tempesta, imprenditore del nulla, grande imbroglione e intrallazzone romano, che per scansare il carcere si ritrova (suo malgrado e con suo grande disappunto) a scontare una pena presso un centro sociale per poveri… li conoscerà il mondo, quello vero, quello del bisogno e delle piccole furbizie e... ci si troverà bene… talmente bene da far ripartire ogni genere di imbroglio.
Ma non tutte le cose andranno al loro posto e il carcere è lì ad attenderlo… Favola senza lieto fine?
Un lieto fine nella realtà c'é.
Tempesta ritrova suo padre, ritrova il sonno e la serenità, si fa degli amici a cui da una grossa mano, insomma tutto (o quasi) torna a posto, lasciando inalterata una società che, oramai, accetta qualsiasi compromesso e qualsiasi ruberia…
Divertente!
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