Per centinaia di migliaia di anni noi umani abbiamo conosciuto solo un modo per muoverci: mettere un passo davanti all'altro.
In qualche caso muli e cavalli hanno aiutato, ma per spostarci abbiamo sempre dovuto affrontare lunghe scarpinate.
Agli inizi del secolo scorso automobili , treni e aerei hanno sconvolto questa abitudine, condizionando il nostro corpo e anche il nostro modo di pensare.
Camminando ci accorgiamo di riuscire ad osservare i luoghi sotto una prospettiva diversa, ci sembra di entrarci meglio, di viverli più in profondità.
In queste pagine ritroveremo il piacere di uno sguardo nuovo a partire dai luoghi vicini e accessibili ripercorreremo i passi di Giustino Fortunato sui Monti Lattari, quelli dell'inglese Edward Lear in Aspromonte e il Cammino degli Anarchici nei monti del Matese.
Andremo sulla via Vandelli in Toscana e nelle trincee della Grande Guerra.
Senza trascurare gli itinerari religiosi, dalle vie Francigene ai cammini di Francesco d'Assisi.
E ancora, i percorsi classici di escursionismo e trekking, fino al grande sogno del Sentiero Italia: Seimila chilometri e più di 380 tappe attraverso tutta la penisola. (tratto dal libro).
Libro recentissimo, mi ha attirato per l'argomento. Forse a causa delle troppe cose da dire, finisce per parlare tanto e non dire niente. Certo c'é la storia di molti itinerari (e questo non guasta mai), ci sono (va detto) tanti tragitti nel trascurato sud Italia e questo è un bene, ma per il resto? Bah.
Unica nota di valore è certamente il piccolo kit per il camminatore… alcune informazioni e suggerimenti sono davvero utili. Altri mancano davvero. Resta comunque una piacevole lettura per chi si vuole avvicinare a questa autentica passione.
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