venerdì 29 ottobre 2021

Okkio per Okkio - prima parte

Ed eccoci qua. Tutto prende il via il 27 febbraio... da qualche tempo non sto bene... qualche acciacco, dolori vari, quelle cose a cui non sai dare un nome.. sino a che, ecco manifestarsi un Herpes Zoster, una recidiva della varicella sotto diversa forma che, invece di presentarsi in pancia, o altrove, mi si piazza bene in faccia, proprio sopra l'occhio sinistro. Vabbè, dico io... non sarà questo intoppo a fermarmi... sono in mezzo ad un periodo di forte azione.. il lavoro, l'Associazione, alcuni corsi che voglio fare... idee e progetti... nulla mi deve fermare... per nulla mi voglio fermare... e così qualche pastiglia, ma sempre a testa bassa... e di conseguenza, quello che arriva dopo è forse logica conseguenza.

L'Herpes, dopo aver abbandonato (quasi) la faccia, si va ad insediare nell'occhio destro. Prima vedo malino, poi malaccio, poi una bella mattina non vedo più niente... la sera stessa riesco ad avere una visita dall'oculista che normalmente ci segue... brava donna intendiamoci, un piglio tosto... ma a volte non basta. 

Lei parte in quarta... impossibile il legame tra Herpes a sx e occhio dx... vabbè, ci voglio credere... è Uveite! quindi si, prendiamo i farmaci antivirali (non si sa mai), collirio e pomata e poi vediamo... mi segue bene, ogni settimana mi vuole vedere, ed intanto rinvia le analisi del sangue (quelle si necessarie) per capire cosa ho. Quando quelle le andrò a fare, e quando arriverà l'esito, cosa ho è oramai chiaro.. anzi scuro.

Un bel giorno finisco per vedere peggio. Non solo non migliora, ma peggiora sempre più. Mi rimbalza così in ospedale (sarebbe meglio il Sacco a Milano, peccato che non ti pigliano neanche dipinto)... e allora appuntamento a Varese. Oculistica, dove ottengo una visita a 72 ore (ma con in mezzo il sabato e la domenica)... finalmente arriva la visita, ove si comincia a sospettare (almeno a scrivere - sospetto Herpes Zoster) e allora avanti con Cortisone, Antivirali, Colliri Vari... ovviamente stando a casa... anche perché oramai non vedo un fico secco.

Però, però... una speranza pare (ed appare) all'orizzonte... grazie ai farmaci, in alcuni momenti raddoppiati... comincio a vedere meglio... peccato che però la speranza, dopo oltre un mese di andirivieni e di progressi, mi abbandona..  ecco che una mattina mi risveglio e non vedo nuovamente più nulla, anzi si aggiungono lampi continui... dopo scambio di messaggi eccomi al PS di Varese... infausta la prognosi: rottura della retina. Ora si che l'operazione me la becco... il lunedì mi vede il primario, scuote la testa, mi dice solo brutte cose... insomma, comunque vada andrà male... il martedì mi preparano per l'intervento e mercoledì sono il primo della lista. 

Esco dalla sala operatoria... cosa mi hanno fatto: due ore e mezza di intervento... cerchiaggio del globo oculare, ricucitura della retina legandola al cerchiaggio, sostituzione del liquido oculare con un silicone per creare un campo sterile...

E comincia così la seconda parte dell'odissea.. quella in cui con un occhio così non vedi male come prima, ma non puoi mettere a fuoco avendo il globo oculare ripieno di marmellata... riprendiamo a stare a casa... ancora farmaci, ancora visite, ancora andirivieni con piccoli miglioramenti... e intanto aspettiamo una data, una qualsiasi per rimuovere l'incongrua sostanza e provare a riveder la luce... (segue).




giovedì 28 ottobre 2021

Lago Bianco - un fantastico autunno

Visto che dall'ospedale si sono dimenticati di me, mi prendo una giornata per svagare e recuperare un minimo di buon umore, tutte cose necessarie a resistere a questo brutto periodo...
Eccomi quindi all'Alpe Veglia ed a rifare (ancora direte voi) il giro che porta al Lago Bianco, in una giornata autunnale in grado di regalare colori e luci incredibili... 
Di tutte le stagioni, questa, è per la montagna, la migliore. Non fa caldo, poca gente in giro, i colori sono spettacolari, la luce permette una visibilità incredibile, anche se mancano fioriture e animali, l'approssimarsi del bianco silenzio invernale rende tutto molto aleatorio ed al tempo stesso magico.. effimero.. si coglie il sole come le lucertole, ci si copre a strati per resistere al vento ed al freddo che, pungente, chiede rispetto... guanti e cappello, giacca a vento e maglioncino di scorta sono l'armamentario d'obbligo se non si vuole passare qualche spiacevole momento...
Rivedere questi luoghi dopo alcuni mesi e con una veste autunnale rende tutto davvero speciale.
Lascio alle foto il compito di commentare quanto visto e goduto. Al prossimo anno Alpe Veglia!









 

lunedì 25 ottobre 2021

Spencer Confidential


Uscito dal carcere dove ha trascorso ingiustamente cinque lunghi anni, l'ex poliziotto Spenser deve fare i conti con il proprio passato. Troverà ad accoglierlo amici, nemici ed amori... un anti eroe molto particolare, capace di prendere tante botte e rialzarsi in piedi per rispondere colpo su colpo. Una storia molto americana ma al tempo stesso, forte e leggera. Si ride, si parteggia per i buoni e si attende che alla fine i cattivi facciano la fine che è loro dovuta. Bello!
 

sabato 23 ottobre 2021

L'occhio della mente


 Lilian Kallir é una brillante pianista che predilige Mozart: una sera, allorché deve affrontare il Concerto n. 21 (quello col famoso Andante), la partitura divenuta di colpo un intrico di segni incomprensibili; è l'esordio di una neuropatologia che le impedirà se non di scrivere, quanto meno di leggere e altererà la sua percezione sino a farle confondere un violino con un banjo o un rasoio con una penna.
Sue Barry è riuscita a diventare neurobiologa nonostante una menomazione invalidante: una forma di strabismo che inibisce la visione stereoscopica, sicché gli occhi sono attivi uno alla volta, in alternanza, senza mai potersi coordinare; per lei, la profondità e la terza dimensione sono categorie puramente immaginarie.
Sono solo due dei casi raccontati e analizzati in questo nuovo libro di Oliver Sacks: storie di amputazioni e deformazioni affettivo - cognitive che sembrano sfociare in drammi senza rimedio.
E ancora una volta Sacks mostra come ogni ferita attivi inaspettate strategie adattative, una indispensabile capacità di conservare o ridisegnare ciò che viene esperito.
Ma per il lettore la vera sorpresa consisterà nel vedere tali dinamiche confermate dall'esperienza personale dello stesso Sacks.
Scrutandosi con freddezza clinica, ma senza timore di rivelare le oscillazioni dei suoi stati d'animo, il neurologo - scienziato parla infatti sia della prosopoagnosia di cui è affetto (l'incapacità di riconoscere i volti), sia della odissea legata a un melanoma maligno all'occhio destro, i cui sintomi si materializzano un sabato del dicembre 2005, al cinema, sotto forma di una macchia dai contorni iridescenti.
Nel rivivere le fantasmagorie percettive scatenate dal tumore, Sacks prosegue così la sua esplorazione del versante creativo di ogni malattia, che in questo caso si manifesta nelle infinite modalità con cui ogni occhio e ogni mente inventano e reinventano l'inafferrabile vastità del mondo esterno. (tratto dal libro),

Oliver Sacks, a tutti certamente noto per aver ispirato il film "Risvegli" nel 1990, magicamente interpretato da Robin Williams, oltre ad aver suscitato molte critiche per il suo modo di narrare (si veda al riguardo un altro mio post) facendolo precedere alla sua reale capacità di curare il prossimo...
Resta comunque vero il fatto che, leggere i testi di Sacks è come immergersi appieno nella medicina, nei suoi dilemmi, nel quotidiano dello scienziato... le citazioni dotte non mancano, eppure tutti noi riusciamo a capire cosa sta accadendo... riusciamo a calarci nella vicenda e farci un'idea del male che colpisce di volta in volta i pazienti (certo non poveri economicamente per poterselo permettere) che si rivolgono a lui..

Seehorn - Un gradito ritorno

Trovare il modo di salire una cima di questi tempi, a causa delle mie condizioni di salute, non è poca cosa. Godere della quota, della fatica di salire, di raggiungere la cima... effimera e per un breve istante, eppure così vera e coinvolgente.. ecco di cosa avevo bisogno.. la forza necessaria per sentirmi me stesso. Quello che accadrà poi lo vedremo. Intanto oggi sono esattamente dove desidero essere.






 

giovedì 21 ottobre 2021

6 Underground


Ipercinetico! Ecco il termine più adeguato per definire questo film e questo filone di cinema. Lo spettatore è letteralmente sballottato da una parte all'altra del pianeta, con intromissioni e spiegazioni che poco spazio lasciano all'immaginazione ed alla comprensione. Tutto deve essere immediatamente (nella sua semplicità) inteso. Nulla deve sfuggire, perché tutta l'attenzione deve essere rivolta all'azione.
La trama è semplice quanto pochissimo originale... anche le motivazioni che portano i 6 (quasi 7 samurai) ad unirsi a UNO, il miliardario che ha inscenato la sua morte per essere libero di agire nell'ombra, sono veramente deboli deboli... certamente la certezza di morire, la possibilità di una vita oltre i limiti (quasi da supereroe) una nuova vita insomma... tutti accettano... sapendo dei rischi.. ed in fatti qualcuno ci lascia pure il calzino.
Ed eccoli in azione... prima a Firenze, dove fanno disastri persino agli Uffizi... poi in giro per l'Europa... e in fine in Salkazzistan... uno dei tanti ...STAN dove ora regnano i cattivi perseguibili cinematograficamente parlando (la realpolitik impedisce di infastidire cinesi, russi, nord-coreani, talebani, iraniani, signori della guerra africani e altri personaggi minori)... quanto è lontano il cinema di denuncia... ecco, se amate Truffaut astenetevi... se però volete divertirvi per due ore, con trovate sopra le righe e una storia a prova di cerebrolesi la visione è tutta per voi.

domenica 17 ottobre 2021

Tyler Rake


Ambientato a Mumbai, un mercenario - Tyler Rake - viene assoldato per liberare il figlio di un trafficante di droga rapito da un avversario... Tyler dovrà usare ogni risorsa in suo possesso per riprendere il ragazzo e trarlo in salvo... in una città ove tutti ti sono nemici e la taglia sulla tua testa fa gola... spettacolare nei combattimenti, Chris Hemsworth è perfetto nel ruolo che lo vede combattere con ogni genere di arma e soprattutto gli impone di fare scelte imposte dalla sua coscienza.
Al suo fianco un indiano che gli darà filo da torcere ma anche aiuto al momento opportuno. Ottime scene e storia che appassiona.

sabato 9 ottobre 2021

Becca di Nana

Dopo tanto... tanto tempo, ritorno con gli amici Max e Giorgio in Valle d'Aosta. Giornata a dir poco spettacolare, luoghi altrettanto speciali... l'amato Cervino, la cui linea inconfondibile, ti premia al termine di tanta fatica, ecco tutto può essere riassunto in questa summa di elementi.. aggiungi come sempre il fatto di sparare un sacco di pirlate, una buona e desiderata birra a fine giro, l'incontro con poche ma simpatiche persone, qualche animale selvatico ad animare il tutto... riesco così a dimenticare per un giorno tutte le cose brutte di questi ultimi mesi... ed a sperare che tutto ritorni come prima.

















 

giovedì 7 ottobre 2021

Jungle Cruise


Cosa c'é di più avventuroso che il profondo verde della foresta tropicale? E se a questo ci aggiungiamo un tesoro prezioso (una pianta i cui fiori sono in grado di curare qualsiasi malattia), un'antica spedizione di Conquistadores finita malissimo, una maledizione, un capitano di chiatta da fiume intraprendente, muscoloso, furbo e soprattutto misterioso... una bella avventurosa inglese accompagnata dal fratello omosessuale timoroso del mondo intero... e poi un principe ereditario tedesco, con tanto di sommergibile... beh... manca davvero poco... a fare il piccolo divertente capolavoro... ah no, dimenticavo, c'é anche la tribù selvaggia, l'enigma da svelare, l'amore, la morte, l'avventura, il mistero, i cattivi che sanno ridersi addosso... davvero non manca nulla e nulla deve mancare... divertente.. a dimostrazione che Dwayne Johnson è capace di scrollarsi di dosso ruoli da cattivo e diventare non solo simpatico ma macchietta che non ha bisogno di contraltare per apparire quell'acchiappatutto che in realtà è sempre stato... Bello davvero!

 

martedì 5 ottobre 2021

The Conjuring - Per ordine del Diavolo

Hegel amava dire che "il vero è l'intero"... a sottolineare che non possiamo parlare del bene se non lo confrontiamo con il male, non potendo di conseguenza giurare sulla Bibbia in tribunale e poi negare l'esistenza del Demonio...
Cioè, se accettiamo, come ci ricorda Obi-Wan Kenobi, la forza... dobbiamo fare i conti con il suo lato oscuro... negarlo non ci salva dal cascarci dentro...
The Conjuring è una serie che oramai ci ha abituato a tutto... un immaginario di orrori ci hanno inseguito negli ultimi anni al grido di "tratto da una storia vera"... questo episodio (bello, non c'é che dire) ci obbliga a fare i conti con il male, accettandone non solo l'esecutore (lo spirito cattivello di volta in volta evocato) ma il mandante (una donna incazzata con il mondo intero) e quindi il Demonio stesso... quindi... sbuff sbuff... se accettiamo il bene, dobbiamo accettare il male.. e se il povero malcapitato ha commesso un reato (grave) e dice che è stato cattivo per colpa degli ordini del Male... beh allora ragazzi, si apre un problemone grosso grosso... Tra colpi di scena, campionario sempre verde di riti, acque benedette e croci... arriviamo alla fine del film.. non vi dirò come andrà a finire ma valga la regola che... a fare patti con il Demonio si perde... sempre.
 

P.S. vi dice niente la scena qua sotto? 


lunedì 4 ottobre 2021

La morte di Ivan Il'ic


 Scritto tra il 1884 e il 1886, La morte di Ivan Il'ic è un piccolo capolavoro: per il messaggio drammatico che l'autore ci trasmette e per l'efficacia descrittiva di alcune scene.
La trama è tanto semplice, quanto tragica.
Ivan Il'ic, è un uomo perbene, consigliere di Corte d'Appello a San Pietroburgo.
La vita é stata generosa con lui; é riuscito a soddisfare ogni ambizione ed è al vertice della sua carriera.
Tutto sembra andare per il meglio, quando l'uomo si trova improvvisamente catapultato in un incubo: una banale caduta da una scala gli provoca infatti un dolore al fianco dapprima quasi inavvertibile, ma via via sempre più sordo e insistente che né i medici più illustri, né i famaci da essi prescritti riescono a curare.
Ivan Il'ic comincia a prendere coscienza di essere oramai condannato, ma è costretto a tirare avanti penosamente, giorno dopo giorno, circondato dall'ipocrisia dei familiari, per i quali é diventato un peso.
L'unica persona di cui apprezza la compagnia è il giovane servo Gerasim che lo soccorre con affetto sincero,
Nelle lunghe ore trascorse all'ombra della morte, Ivan Il'ic si rende conto che la sua vita é stata un cumulo di menzogne, in famiglia come nella carriera, ma alla fine gli si affaccia alla mente un pensiero consolante; proprio la morte sarà presto una liberazione per lui stesso e per gli altri dalla sofferenza. (tratto dal libro)

Pagina 16 - ... il fatto stesso della morte di un uomo conosciuto e vicino suscitava in tutti coloro che ne venivano informati, come sempre, un sentimento di soddisfazione, giacché a morire era stato lui e non loro. "E' morto lui e non io" pensavano...

Pagina 61 - L'esempio di sillogismo che aveva studiato nella logica di Kizeveter - Caio è un uomo, gli uomini sono mortali, quindi anche Caio è mortale - gli era sempre parso giusto, ma solo in relazione a Caio, non a se stesso.
Un conto era Caio, l'uomo in generale, e allora quel sillogismo era perfettamente giusto; un conto era lui che non era Caio, che non era un uomo in generale, ma un essere particolarissimo, completamente diverso da tutti gli altri....

Dovrebbero bastare questi spunti per farci capire dove vuole portarci Tolstoj... farci cioè intuire che nonostante tutte le nostre idee e desideri (e speranze) di unicità, la morte non si cruccia affatto di afferrarci... o forse più terribile della morte è il dolore, l'essere divenuti inutili e di peso... e forse, se ci pensate non è la stessa cosa che ci racconta Franz Kafka ne "La metamorfosi"...il dilemma di Gregor Samsa, non è quello di essersi mutato in insetto... ma bensì in Schmarotzer - Parassita, cioè inutile agli altri, fastidioso, di peso... una crescente insoddisfazione, una paura del borghese incardinato in una macchina produttiva che non può accettare il far nulla... l'ammalarsi... e infine il morire diviene liberazione, rimozione dell'errore... una condizione infine, ben descritta da questo testo...

domenica 3 ottobre 2021

il libro completo degli Scacchi


 Con questo "libro completo" gli autori hanno riproposto con moderno criterio l'ampia materia, recando un nuovo, brillante, contributo alla bibliografia scacchistica.
Omogeneo, pur nelle diverse competenze degli autori, il libro raduna una imponente somma di nozioni e notizie, di esempi e di esercizi, offrendo così al lettore una compiuta panoramica in cui viene seguita l'evoluzione tecnica del gioco fino ai più recenti sviluppi.
E' noto infatti, come la tecnica degli scacchi sia in continuo divenire, e non è azzardato dire che essa progredisce con lo stesso ritmo del pensiero, tanto che ogni partita porta un contributo di novità e di approfondimento a quanto era stato precedentemente acquisito.

Il volume si apre con un ampio cenno sulla evoluzione storica del gioco.
Vengono poi illustrati i dati elementari della partita e le regole delle Aperture, del Mediogioco e dei finali. (tratto dalla prefazione)

Una summa delle informazioni sull'autorevole e nobile gioco degli scacchi... dalle interessanti nozioni storiche, alle varie evoluzioni delle Patrie dei campioni e delle scuole (non ultimo il confronto tra la Scuola Sovietica e gli odiati capitalisti), sino alla composizioni, i casi particolari, trucchi e regole... per chi volesse farsi non solo un'idea ma qualcosa di più... al termine di questa lettura avrete sicuramente tutte le nozioni per iniziare a giocare... vincere è tutta un'altra storia.

venerdì 1 ottobre 2021

Sender Prager


 Nella sua lunga vita di scapolo non si era fatto una grande opinione del genere femminile. Non si fidava delle donne, né delle sposate, né delle nubili, e aveva evitato accuratamente di farsi accalappiare da queste o da quelle.
I suoi vicini volevano a tutti i costi farlo sposare.
Tiranneggiati dalle consorti, non gli perdonavano la sua vita spensierata e continuavano a proporgli nuovi partiti.
Ma erano soprattutto le donne del vicinato a brigare per spingerlo alle nozze.
Il fatto che Sender si rifiutasse di prendere moglie lo vedevano come un complotto, una ribellione alla debolezza femminile che trae la sua forza dal tiranneggiare il sesso forte. (tratto dal libro)

Una delle numerose novelle e racconti che, grazie a I.J. Singer, svelano un mondo (quello ebreo e mitteleuropeo) che con le sue debolezze, miti, paure, scandali, odi e amori, non è poi tanto diverso da quello dei loro pari di altro credo e provenienza... a testimoniare che (e questo non gli è mai stato perdonato) che, se forse è esistito un popolo eletto e la Shoa lo ha distrutto, non era poi così puro come avrebbe voluto essere rappresentato... era solo uguale a quello che muoveva i suoi futuri aguzzini...
La storia, divertente per quanto possibile, riporta ovviamente un mondo oggi politicamente scorretto... ma tant'é.

Manuale di co-programmazione