giovedì 21 ottobre 2021

6 Underground


Ipercinetico! Ecco il termine più adeguato per definire questo film e questo filone di cinema. Lo spettatore è letteralmente sballottato da una parte all'altra del pianeta, con intromissioni e spiegazioni che poco spazio lasciano all'immaginazione ed alla comprensione. Tutto deve essere immediatamente (nella sua semplicità) inteso. Nulla deve sfuggire, perché tutta l'attenzione deve essere rivolta all'azione.
La trama è semplice quanto pochissimo originale... anche le motivazioni che portano i 6 (quasi 7 samurai) ad unirsi a UNO, il miliardario che ha inscenato la sua morte per essere libero di agire nell'ombra, sono veramente deboli deboli... certamente la certezza di morire, la possibilità di una vita oltre i limiti (quasi da supereroe) una nuova vita insomma... tutti accettano... sapendo dei rischi.. ed in fatti qualcuno ci lascia pure il calzino.
Ed eccoli in azione... prima a Firenze, dove fanno disastri persino agli Uffizi... poi in giro per l'Europa... e in fine in Salkazzistan... uno dei tanti ...STAN dove ora regnano i cattivi perseguibili cinematograficamente parlando (la realpolitik impedisce di infastidire cinesi, russi, nord-coreani, talebani, iraniani, signori della guerra africani e altri personaggi minori)... quanto è lontano il cinema di denuncia... ecco, se amate Truffaut astenetevi... se però volete divertirvi per due ore, con trovate sopra le righe e una storia a prova di cerebrolesi la visione è tutta per voi.

Nessun commento:

Posta un commento

Niente parolacce, né!

Capitalismo Woke