lunedì 31 gennaio 2022

L' Apostolo


Un'isola ha per sua natura dei confini. Questo consente a chi vi abita il controllo e la sicurezza ma anche la conferma della propria identità... con pregi e difetti che essa porta con sé. E l'isola gallese ove si svolge la storia narrata nasconde terribili segreti, errori, follia.
Lo scopre a sue spese Thomas Richardson, strano personaggio a cui hanno rapito la sorella e che lui vuole a tutti i costi salvare...
L'isola infatti è abitata da una setta, che con tutta una serie di imposizioni e segreti, cela un terribile segreto: un culto pagano necessario per mantenere florida e produttiva la terra e le messi...
E' evidente che, intorno a questo segreto, la setta costruisce (è tipico degli uomini e del potere che li ammalia) un sistema di regole, credenze e costrizioni che nulla hanno a che fare con l'essere che li mantiene... la situazione, già difficoltosa sfuggirà di mano con l'arrivo di Thomas e con il venir meno di certezze, paure e affetti.
Thomas scoprirà a sue spese che il suo scopo è un altro. E noi con lui.
 

domenica 30 gennaio 2022

The Irishman


Sulla mafia italiana in USA sono stati girati tantissimi film... un intero filone, alimentato dalle gesta di illustri italo-americani legati a questa o quella associazione criminale. E non vi è dubbio che molto spesso la realtà è stata in grado di superare la fantasia.
Da Al Capone al clan Gambino, molta acqua è passata sotto i ponti, molti morti, molta criminalità... al punto che la mafia italiana è entrata nell'immaginari collettivo degli USA al pari del mito western e di quello dei Padri Fondatori... si tratta di capire se sia un bene o un male... lo stesso Jimmy Hoffa (interpretato da un brillante Al Pacino) finisce per pagare le conseguenze delle liti tra famiglie mafiose a cui si era affiancato per conquistare il potere... Mentre la prima parte della storia è davvero brillante, la seconda parte (circa un'ora) appare annacquata dovendo giustificare la storia del perché Hoffa venne ucciso e scomparve. Ottima la colonna sonora, molti gli attori di primo piano, bella l'ambientazione e forti i caratteri dei protagonisti... tra cui il mitico Joe Pesci, vero boss mafioso.
Si basa molto sul non detto, sul capisci quello che ti sto dicendo senza dirtelo... arrivando quasi a dare un ritratto macchiettistico dei singoli personaggi e del mondo mafioso.

venerdì 28 gennaio 2022

Landscapers


Dopo aver letto i commenti entusiasti a questa breve (4 episodi) serie TV decido di seguirla... perché no? Humor nero e fantasia, legato ad un episodio di cronaca nera realmente accaduto anni or sono in UK, l'attore Christopher Edwards poi mi piace e quindi eccoci qua. 
Il primo episodio parte bene, non più giovane coppia inglese fuggita in Francia, dopo aver ucciso i genitori di lei, in difficoltà economica chiedono aiuto e si confidano con una parente rimasta in patria... si troveranno così la polizia inglese (una squadra di macchiette incredibile capace di rubare la scena agli attori principali) alle calcagna.
Sebbene la trama sia ben costruita e alterni momenti divertenti con spazi di evidente disperazione, i cali di tensione e di logica emergono quando viene lasciato spazio alle fantasie dei personaggi... la trasposizione del processo in stile western ad esempio non ha alcuna logica... mentre regge bene e fa ridere il collegamento con l'attore Gerard Depardieu oltre al rimando cinematografico legato ai cimeli hollywoodiani strapagati con i soldi dei defunti... forse l'eccessivo richiamo alla fantasia ha fatto pesare su una storia che poteva restare nei tre episodi senza trascinare il povero spettatore in paturnie un tantino fuori luogo (vedasi la sparatoria nel bosco).
Interessante e (per certi versi geniale) la costruzione delle scene che durante il processo vedono passare gli imputati e gli inquirenti da un set cinematografico all'altro con tanto di pareti di legno ricostruite! Ottima idea... il resto l'ho già raccontato. 

 

mercoledì 26 gennaio 2022

Django Unchained

La cosa divertente dell'intera vicenda di Django Unchained (oltre al cameo del grande Franco Nero ed all'apparizione del regista stesso, Tarantino, nei panni di un guardiano di schiavi) è certamente la capacità di scimmiottare il cinema western italiano (che a sua volta ha saputo scimmiottare quello Yankee, smarcandosene talmente bene da diventarne una nuova realtà).
Se si prende atto di questa azione incredibile, al netto della colonna sonora, della storia anti razzista, alla bravura degli attori (tutti di prim'ordine) dobbiamo dare atto che Tarantino regista resta un genio... aver fatto diventare speciale un genere che, da noi, aveva oramai superato il viale del tramonto... 
Resta così una storia godibilissima... quella di Django, che passa dal ruolo di schiavo a quello di libero cacciatore di taglie (di bianchi) a truffatore di un latifondista nel profondo sud ed infine a schiavo e poi... non vi racconto il finale. 
 

domenica 23 gennaio 2022

Red Notice


Dwayne Johnson si dimostra sempre più capace di mutare in simpatico mattacchione, unendo la sua "ingombrante" figura con quella di un essere capace di divertire tutta la famiglia. Se poi gli si affianca un altro personaggio che sa prendersi in giro, come Ryan Reynold e l'altrettanto brava Gal Gadot, il gioco è fatto. Non potete non guardare questo incredibile viaggio intorno al mondo, alla ricerca delle tre uova di Cleopatra (non le ha fatte lei, sono dei gioielli) da rubare, combattendo, unendosi e poi tradendosi a vicenda... tre sono i ladri a contendersi il primato di migliore... tra Roma, Cairo, Spagna, Argentina, Russia e chi più ne ha... più ne metta, con richiami ad Indiana Jones, e pescando a piene mani nel cinema degli ultimi trent'anni... capacità questa che rende la trama ancora più avvincente... condita poi da un cameo di Ed Sheeran, che interpreta sé stesso e riesce a farsi arrestare... Che dire, guardatelo assolutamente...

 

sabato 22 gennaio 2022

Code 8

Dura la vita dei supereroi. Così come quella dei proprietari (loro malgrado) di super poteri. Malvisti dagli altri terrestri, devono reinventarsi una vita a causa della paura nei loro confronti che si manifesta in evidente ostracismo... prima gli hanno preferito le macchine, poi li hanno allontanati da ogni diritto... e loro si sono inventati un nuovo mestiere. farsi estrarre il midollo spinale per produrre una droga, molto ricercata, soprattutto dalla legge che si avvale di droni per combattere la piaga.
Una storia già sfruttata in differenti sfumature ma che non smette mai di fornire spunti per immaginare un ipotetico futuro in cui, essere super non ha alcun vantaggio. E d'altro canto, quando mai la diversità ha dato vantaggi? Qui, di interessante, vi è l'evidente scontro tra l'uomo (inteso in ogni sua declinazione, normale e super) e la tecnologia, questa volta votata al bene, ma mica sempre è garantito!
Ottima struttura della storia, anche se a tratti declina al romantico, senza però volerci fare la morale.  

 

venerdì 21 gennaio 2022

Okkio per Okkio - Terza parte



Dopo avervi narrato la prima e la seconda parte eccoci al terzo episodio di questa straniante vicenda. Fatto il secondo intervento, convivo con il silicone "pesante" nell'occhio e credetemi, non è una bella sensazione. Passo così altri due mesi... durante i quali, non solo non vedo un fico secco, ma la visione dell'occhio SX, affaticato da tanto vedere si appanna... stanchezza, stress, impazienza, timori di ogni tipo si accavallano nella mia testa... finirà mai questa vicenda? Arriva così il giorno dell'intervento, preceduto da un tampone molecolare... potere di Omicron... altra attesa, altra tensione, per fortuna negativo... si va in ospedale.
Non c'é niente da fare, ogni volta è diverso... a dimostrazione che non si attraversa MAI lo stesso fiume. Questa volta non è la puntura nella cavita dell'occhio a dare problemi, ma il tentativo di prendermi una vena nella mano... mai tirato così tanti accidenti... a momenti ci resto secco... per fortuna poi mi prendono il braccio, una bella iniezione di anestetico e viaggio nella pace chimica... dell'intervento non ricordo granché, questa volta, complice il silicone, niente immagini a colori... solo bianco e nero... e alla velocità della luce. Morale in quattro e quattro otto mi ritrovo in corsia... sarà la volta buona?
Riprendo coraggio ed energia, dopo un paio d'ore mi spediscono fuori dal reparto, rintronato come una campana ma decisamente felice... è finita? Pare di si.
Ovviamente come tutti i bei sogni, i momenti desiderati non sono mai come ti sei immaginato... nel sogno, nel desiderio, vedevi tutto rosa...qui colori nisba, solo pensieri... e dopo? il dopo appare poco dopo, mentre cambio la medicazione (grazie Bianca), mi accorgo che non vedo un bel niente e che anzi la vista è occupata da una bolla enorme ed il resto è grigiore totale... nebbia... è questo il mio destino? Avere una retina riparata che non serve ad un cippo? Penso di no. la visita del giorno dopo me lo conferma... tutti effetti collaterali in dissolvimento.. resistere, ancora resistere... a tra una settimana...  e intanto è un anno.


Triple Frontier


Passare dall'altra parte della frontiera. Quella della legge. E poi passare da uno Stato all'altro, per trasportare una montagna di denaro. Una somma nemmeno immaginabile. Una somma insanguinata che metterà a dura prova amicizie e lealtà di commilitoni.
Questa la storia, fatta di spari certo, di adrenalina, di un lungo viaggio... Una storia dura, non banale, non scontata e nemmeno necessariamente a lieto fine.
Quando un militare americano decide di rapinare un narcotrafficante, si fa aiutare dai suoi ex commilitoni, tutti più o meno nei pasticci e desiderosi di rifarsi una vita.
Tutto sembra andare per il verso giusto, sinché l'elicottero che li doveva portare in salvo non li tradisce. Dovranno rivedere tante cose, a partire dalla loro amicizia. Pochi effetti speciali ma molto crudo nel raccontare una storia possibile.

giovedì 20 gennaio 2022

Vedere voci


 In questo libro Oliver Sacks abbandona il terreno dei disturbi neurologici per indagare un altro mondo, che generalmente viene ignorato: il mondo dei sordi.
Qui, come in altri casi di menomazione, Sacks riesce a scoprire che il MENO può anche nascondere un PIU': per esempio, una capacità acutissima di sviluppare l'esperienza visiva. Questa, su cui si è formato un affascinante linguaggio visivo, i "SEGNI", che permette ai sordi di costituire comunità.
Ancora una volta, è l'enorme dono di empatia di Sacks, a guidare l'indagine, che toccherà alcuni problemi fondamentali del rapporto fra parola, immagine e cervello, ma anche renderà conto di esperienze dirette dell'autore, sino alla sua partecipazione alla rivolta nell'unica università per sordi al Mondo, la Gallaudet University nel marzo 1988.
Per questa nuova edizione italiana, Sacks ha scritto una prefazione nella quale delinea la storia dei sordi in Italia, e racconta della sua visita nel novembre 1990, alla comunità dei sordi e alla scuola di via Nomentana a Roma.

Anche se fuori dal suo abituale campo, Sacks riesce ad incuriosirci. Riesce cioè a trasmettere la sua empatia per l'argomento e per le persone che ruotano intorno ad esso facendoci partecipi, finendo per parteggiare per chi non è nato menomato, ma appartenente ad un altro popolo. Quello dei sordi. Persone desiderose di trovare un proprio spazio nella società degli udenti.

"il parlato ha una dimensione sola, la sua estensione nel tempo; la scrittura ne ha due; i modelli tre; solo le lingue dei segni dispongono di quattro dimensioni: le tre dimensioni spaziali accessibili al corpo del segnante e la dimensione temporale. E i Segni sfruttano a pieno le possibilità sintattiche offerte dal proprio canale di espressione quadridimensionale".

lunedì 17 gennaio 2022

The House

Tre racconti, che molto ma molto si avvicinano al genere Horror.. ed anche se i protagonisti sono pupazzi... persone nel primo episodio, topi nel secondo e gatti nel terzo, la paura si sente eccome... la casa, perché sempre lei è la protagonista, fa spavento con una serie di rimandi e richiami... con blatte che sono quasi sempre presenti... con rumori sinistri... dal patto satanico del primo episodio, alla trasformazione del protagonista nel secondo (una regressione a bestia che fatichiamo a comprendere, avendo oramai assimilato il topo ad essere umano)... alla incombente alluvione nel terzo..
I lavoro è pregevole, anche se, a mio giudizio, il primo episodio è quello che maggiormente inquieta vedendo la nascita dell'abitazione e scorgendone il maleficio che ne alberga le fondamenta... Ottimo esempio di animazione... non è la Pixar e non sono le solite fatine ghiacciate tipo Findus.

venerdì 14 gennaio 2022

Don't look Up


Come parlare di ambiente, di riscaldamento globale ad esempio, senza parlarne affatto? Ci riesce questo divertente film, senza usare toni da cattedra o senza trascinarci nella disperazione più nera. Applicando cioè un meccanismo facile facile: chi non ci crede non si accorgerà di nulla, chi ci crede, capirà tutto, chi ha a cuore questo mondo, si accorgerà che la parodia dell'asteroide in caduta libera sulla Terra, il ricco inventore che lo vuole sfruttare, il presidente americano (finalmente donna) con uno staff di primati (intendo le scimmie) che lo circonda sono tutte cose drammaticamente vicine alla realtà... ivi compresi il rimbambimento da social media del mondo odierno, il buttare tutto in burla o scontro, in non voler capire... è interessante infatti notare come le persone, quando ascoltano gli altri parlare, immediatamente si immedesimano e riconoscono che qualcosa non torna... ma quando tornano ai loro device, alla realtà falsificata dalla rete... ecco, è finita.
Attraversiamo così un mondo (quello odierno) in cui non si capisce più nulla... ove la conoscenza scientifica è pari a zero, ove conta solo l'ultimo scandaletto da quattro soldi... ecco quanto.
Il meteorite diventa così la materializzazione del riscaldamento globale... ci stiamo cadendo dentro, ma l'unica voce che si sente è quella di chi, vedendo sciogliersi i ghiacci, pensa ai tesori ivi nascosti ed all'arricchimento... povera Terra.

martedì 11 gennaio 2022

Ciao David


Se devo pensare ad un politico, ad uno vero però, non ad un marpione, quanti ne popolano le istituzioni ad ogni grado e livello, ecco, quell'uomo non può che essere David Sassoli.
Serio, onesto, educato, gentile, sempre con il sorriso. Non credo vi sia in giro di meglio... o forse si, ma non ne conosco.
Giornalista, parlamentare europeo, presidente di quell'istituzione tanto odiata da alcuni, quanto capace di donarci pace e benessere negli ultimi 70 anni e speriamo per tanti altri ancora. Legato alla visione di Arturo Spinelli ed Ernesto Rossi per un'Europa solidale, aperta, compiuta e finalmente prospera e in pace.
Che la terra ti sia lieve David, grazie per quello che hai fatto e per quello che sei stato.

domenica 9 gennaio 2022

Risvegli - il film


 Dopo aver letto il libro ecco la volta del film. E d'altronde come poteva mancare? Rendersi conto, fatte le debite differenze, di cosa significasse occuparsi delle persone di un cronicario... uno spazio senza ritorno... e poi, improvvisamente, scoprire un farmaco in grado di "svegliare" persone immobili da 40 anni... non vi ricorda un poco la favola della bella addormentata? della principessa punta dal fuso e rinchiusa nella torre del castello insieme a tutti gli abitanti dello stesso? Ecco, "Risvegli" è anche questo... dalla apparente morte alla vita... e poi tutti gli imprevisti del caso... svegliarsi in un mondo che non ci appartiene, non avere memoria se non dal momento della malattia... desiderare di uscire, tornare alla normalità... si riassume in una frase di Robert De Niro l'intera vicenda: "perché mi avete liberato dalla malattia se poi non mi liberate da questo posto? A cosa serve?"...
Fortissimo... ancora di più dopo la lettura delle vicissitudini dei nostri pazienti.

il Rituale


Ad ogni territorio un demone. Una credenza pagana. Un caos precedente l'ordine cristiano e la civiltà. Non fa eccezione l'ancora selvaggia Norvegia, meta di un gruppo di amici di mezza età, alle prese con un'avventura nata per onorare il ricordo di un quinto, ucciso durante una rapina, ed a cui restano aggrappati stati d'animo non detti e forti sensi di colpa... ed è di debolezze che si nutre il male... l'auriga capace di guidare il cocchio in alto o in basso nei nostri sentimenti...  i nostri vagano per terre inesplorate sino a che non incontrano qualcosa o qualcuno che si impadronisce dei loro pensieri, li terrorizza, li trascina da un punto all'altro della foresta trasformandoli in prede.
In un crescendo di orrore, di risentimento, di reciproco odio che tutto si frantuma... giungendo ad un villaggio di persone certamente pre-civilizzazione, ove il culto pagano si concretizza... e il male porta a compimento l'idea... scoprirlo e cercare di combatterlo è oramai la stessa cosa... ma riuscirci è tutta un'altra cosa.
Basato su un substrato di credenze, culti, racconti, sul concetto di paura che il selvatico, il bosco, ancora oggi sanno narrarci, questa storia, riesce a farci sobbalzare dalla sedia e ci regala un finale coerente con la narrazione.

 

sabato 8 gennaio 2022

I film del 2021

62 film, da cui trarre una graduatoria di preferenza... mica facile come sempre... alcuni belli di cui magari si perde memoria (alla mia età capita), qualcuno meno speciale ma che visto di recente ti lascia qualcosa.... bah... vabbè dai ma proviamoci.

1) La ballata di Buster Scruggs
Western anomalo, diviso in episodi che virano dal comico al tragico... dal pistolero canterino tutto vestito di bianco, passando per l'uomo che venne impiccato due volte, al cantastorie senza arti... che finì nel fiume a causa di una gallina, alla carovana che galoppa verso la morte.... i fratelli Coen hanno un loro modo di vedere il mondo e, quando pescano nel mito (il western appunto, per gli States) lo fanno dissacrando ma non massacrando... lo fanno bene, con il classico humor yiddish che li contraddistingue e che li fa amare. 

2) Green Book
Superare i rispettivi pregiudizi. Immedesimarsi nell'altro, perché siamo sempre il negro di qualcun altro. Questo è "Green Book" il vademecum per i neri che negli States volevano viaggiare negli stati al di sotto di una certa linea... e poco importa se erano dei veri fenomeni nella musica piuttosto che... poco importa... l'amicizia tra un italiano, un tantino poco onesto, forse rassegnato per come va il mondo ed un uomo di colore che non trova il suo posto nel mondo e tra la sua gente... commovente.

3) 6 Undergroung
Fumettistico e adrenalinico... ovviamente poco o per nulla credibile. Ma questo è il nuovo modo di fare cinema.. poco cervello, tanta azione. Una sorta di moderni Ronin, capaci di usare ogni genere di moderna diavoleria, super speciali nelle loro singole azioni, e tutti al comando di UNO, il miliardario fantasma... non ci si annoia.

4) Non è un paese per vecchi
Ancora una volta i terribili Coen! Quando si deve parlare di valori, di uomini, di territori di frontiera (quella tra Messico e States) e di soldi, droga, morte distribuita per tutti... beh allora, meglio che se ne occupino loro..

5) No sudden move
Nella Detroit del 1955, tutti vogliono mettere le mani su alcune carte... che fanno gola all'industria dell'auto... molti soldi, molte persone, molta violenza... all'inizio doveva essere un lavoro facile... ma come si fa qualcosa di facile in un mondo difficile? Provare per credere!

6) Fratello dove sei?
Ancora loro! Ancora i Coen! Mi arrendo, gli sono debitore senza alcun dubbio... tre detenuti in fuga... la passione per la musica.. una canzone che fa subito ballare... e una fauna locale degna di una compagnia di saltimbanchi...

7) Joker
Come scritto a suo tempo. Anche i cattivi hanno una loro genesi. E non è meno dolorosa di quella dei buoni o degli eroi... Questo film la racconta davvero bene.

8) Gran Torino
Anziano, deluso della vita e del prossimo. Combattente in Corea, non teme nessuno... ma quando i suoi nuovi vicini coreani vengono maltrattati da una gang lui deve fare una scelta... che si rivelerà estrema. Grande Cinema!

9) The must be the place
Anche i rocker vanno in pensione! E devono decidere se dismettere i panni portati in scena e il coraggio di tornare umani... terrestri... Riuscirà Cheyenne ex rocker in disarmo? Poetico, lento e lieve... ingenuo forse...

10) Blade Runner - Final Cut
Riscritto senza musica, senza un finale speranzoso, senza fronzoli... ridotto all'essenza, non perde nulla dell'originaria poesia... un classico senza tempo.

 

Le montagne del 2021


Non un anno esaltante... questo proprio no. Ancora una volta, le mie condizioni di salute, la pandemia mondiale, i mille impegni, mi hanno impedito di godere appieno del mondo che più amo: le terre alte.
Detto questo, faccio buon viso a cattivo gioco e provo a fare una specie di classifica delle cime salite e delle sensazioni che mi hanno donato.

1. Pizzo della Croce, Piancaccia e Sasso Bianco. Una magica Valle d'Intelvi. con Max.
Una giornata spettacolare. La notte ha nevicato, la giornata è bellissima, senza un filo di vento, calda, ambiente incontaminato, posti a me sconosciuti. Siamo alle spalle del Generoso, ci avviciniamo alla sua cresta ma il pericolo valanghe ci tiene distanti. Superlativo.

2. Becca di Nana. Valle d'Aosta. con Max e Giorgio.
La neve copre la cima ma non da alcun fastidio. La Valle d'Aosta concede la sua magnificenza, panorami unici, ambiente grandioso. Bellissima giornata in ottima compagnia.

3. Via del Pane. con Bianca.
Avevo promesso a Bianca di rifare con lei questo percorso facile facile ma ricco di storia e significati.
Imbocchiamo una giornata caldissima e ci godiamo la frescura dei boschi, bellissima passeggiata tra piccoli borghi ricchi di storia.

4. Alpe Veglia, Lago Bianco. con Bianca.
La camminata verso il Lago Bianco resta un rito che si ripete tutti gli anni. Farlo con l'ultima neve prima del gran caldo estivo è doppiamente magico. Eccoci qui a goderci l'ambiente intonso... oggi quasi nessuna presenza.

5. Lago di Ragozza. Val Bognanco. con Bianca e Daniele.
Complici le vacanze estive di Daniele faccio da guida per visitare il piccolo lago di Ragozza, il vicino rifugio Gattascosa e la valle Bognanco. Bellissima anche se breve gita..

6. Alpe Lurino e tentativo verso Albiona. Alone.
Salgo all'Alpe Lurino a visitare il rifugio sistemato dal CAI di Varzo. Felice della bella camminata decido di tentare il tracciato che taglia in quota verso Albiona... peccato che dopo non molto una frana interrompa il tracciato rendendolo impossibile... complice la mia limitata vista, meglio tornare indietro.

7. Seehorn. con Franca.
Porto Franca a visitare lo Seehorn che lei non ha mai salito. Grandioso ed appagante il panorama che si gode dalla cima. Felice di aver fatto apprezzare questo luogo anche a lei.

8. Monte Pesciola, Alpi Orobie. con Beppe.
Bellissima salita di inizio anno con tanta neve, peccato sia legata ad un brutto ricordo. In quei giorni mi sono ammalato... lunghissima la strada per raggiungere il posto... la Valtellina è fuori mano.. almeno per me.

9. Alpe Veglia - Conca Mottiscia - Lago Bianco. con Giorgio.
Rifare in autunno e con i colori del Veglia non ha prezzo. Porto Giorgio a visitare nuovamente il Lago Bianco facendo il giro ad anello dell'intera Alpe. Fantastica giornata.

10. Val Grande. Corte Bue e Monte Faié. con Max.
Per chiudere l'anno stiamo bassi di quota e giriamo per la sempre selvaggia ed inesplorata Val Grande. Corte Bue rivela ancora segreti e magia. Giornata caldissima e nubi a coprire il fondovalle...

 

venerdì 7 gennaio 2022

Risvegli


Per dieci anni, fra il 1917 e il 1927, una grave epidemia di encefalite letargica (malattia del sonno) invase il mondo.
Quasi cinque milioni di persone furono colpite dal male.
Poi l'epidemia scomparve, improvvisamente e misteriosamente come era sopraggiunta.
Una minuscola frazione dei malati sopravvisse, una una sorta di perpetuo torpore, fino al 1969, quando un nuovo farmaco, la L-Dopa, permise di risvegliarsi.
Oliver Sacks tra il 1969 e il 1972, somministrò questo farmaco a più di duecento malati al Mount Carmel Hospital di New York.
Risvegli racconta le storie di venti di loro.
Già da tali elementi é facile rendersi conto della impressionante singolarità di questo libro.
Ma qui, ancora una volta, l'elemento decisivo è il narratore: Oliver Sacks, colui che sa farsi strada all'interno delle esperienze più remote e inaccessibili dei suoi pazienti.
Ciascuna delle persone di cui Sacks qui racconta è un mondo a parte, ma tutte sono unite da una caratteristica, quella di avere passato la maggior parte della loro vita in una zona inesplorata e muta, vicina al "cuore oscuro dell'essere", e di essere stati sbalzati dalla "notte encefalitica" verso le "tribolazioni" e le meraviglie del risveglio.
Sconvolgente é la varietà e la qualità delle esperienze che queste persone tentano disperatamente di comunicarci.
E stupefacente è la capacità che qui Sacks dimostra nel capire e ricostruire il tessuto drammatico di tali esperienze.
Confidando, come il grande Lurja, in una visione della medicina come "scienza romantica", Sacks rivendica la definizione della malattia che leggiamo in Novalis: "Ogni malattia è un problema musicale. Ogni cura è una soluzione musicale".
Appunto questo presupposto gli ha concesso di accedere ai mondi murati di persone che vivevano nell'oscillazione fra una terribile presenza e una terribile assenza.
E questo contatto si è rivelato essere il più grande aiuto che possiamo dare a chi cerca, con pena infinita di trovare un accomodamento con la realtà.
Dietro le cartelle cliniche, qui si apre uno sconfinato paesaggio, "un paesaggio molto variato, in parte familiare, in parte inquietante, con altopiani battuti dal sole, abissi senza fondo, vulcani, geyser, praterie, paludi; qualcosa come il parco di Yellowstone, arcaico, preumano, quasi preistorico, con una sensazione di potenti forze, sobbollenti tutt'intorno". (tratto dal libro).

Prima di arrivare alla lettura di questo libro, ho voluto farmi un'idea. Leggere cioè altri testi di Oliver Sacks per arrivare preparato sia sullo stile che sul metodo. Non sarebbe potuto avvenire diversamente per poter (almeno dal mio punto di vista) cogliere appieno il suo più importante scritto. Quello che gli ha dato notorietà, che ne ha fatto scaturire pièce teatrali ed un famoso film, quello che lo ha reso famoso come divulgatore.
Ora, arrivato alla fine del testo, posso dire di aver fatto bene.
Questo per molti motivi, che andrò brevemente ad illustrare prendendo spunto dagli indizi disseminati qua e la nel testo e dai collegamenti con il "metodo" di Sacks saltellando dagli scritti, le note, i compendi, tutti necessari a capire.

E' a pagina 404 che trovo il perché di una potenza così evocativa data dalla narrazione delle vicende degli sfortunati pazienti descritti da Sacks... "I temi principali di Risvegli - addormentarsi, essere tramutati in pietra, essere ridestati, dopo decenni, in un mondo che non è più il proprio - hanno il potere di fare immediatamente presa sull'immaginazione. Questa è la materia di cui sono fatti i sogni, gli incubi e le leggende - e tuttavia, si tratta di cose realmente accadute".

E ancora a pagina 268 leggiamo: "Quando diamo ai pazienti la L-dopa prima vediamo un emergere dalla malattia: un RISVEGLIO, poi una ricaduta e una moltiplicazione dei disturbi e dei problemi: la TRIBOLAZIONE; e infine, forse, il paziente raggiunge una sorta di "intesa" o di equilibrio, qui parliamo di ACCOMODAMENTO.

A pagina 280 " Comune a tutti i mondi della malattia è il senso di pressione, di coercizione, di forza imposta; la perdita dio una vera spaziosità, di liberà e di agio; la perdita dell'equilibrio interiore, dell'infinita prontezza, e le contrazioni, le contorsioni e le posture della malattia: il manifestarsi di rigidità e insistenza patologiche.




 

giovedì 6 gennaio 2022

Blood red sky


Chiusi in un aereo, in corsa verso gli States, si affrontano anomali dirottatori e una donna vampiro (suo malgrado)... allo spazio claustrofobico si aggiungono i pericoli della quota, le armi, il particolare sadismo degli uomini e la sete di sangue del vampiro...
A farne le spese saranno i passeggeri... mentre a salvarsi, oltre ad un ragazzino (sveglio nevvero) anche un fisico arabo, dimostratosi umano sin dal principio.
Nel mezzo, la capacità della regia nel rendere avvincente quanto accade in questo spazio angusto, i colpi di scena e le azioni impreviste, fanno del film qualcosa di originale rispetto a simili prodotti visti in passato.

 

mercoledì 5 gennaio 2022

I libri del 2021


Purtroppo la malattia mi ha debilitato e rallentato nella mia più grande passione, la lettura... morale quest'anno "solo" 45 libri pari a 11.087 pagine... ne ricavo così una graduatoria che tiene conto del periodo, delle varie problematiche, della situazione generale... e ovviamente delle mie passioni.

1) Elogio delle erbacce - Richard Mabey
Ma sono così cattive le cosiddette "erbacce"? E se invece fossero nostre involontarie compagne di viaggio, capaci di riempire un vuoto creato dalla devastazione, dall'abbandono, siano riappropriazione, colonizzazione, ricostruzione? Se fossero appunto un avvertimento? A dirci in fondo che la natura sa riprendersi da qualsiasi devastazione e che anzi, certe condizioni gli permettono di ripartire? Tanta storia in questo libro, tante nozioni, quante sono le piante qui descritte, dalle più insignificanti a quelle note a tutti... gioia e dolore del nostro cammino su questa Terra, combattute, mai dome, in fondo amate.

2) Una sfida impossibile - Colin O' Brady
Coin O' Brady attraversa l'Antartide. E nel raccontarcelo scopre tutto sé stesso. Limiti e potenzialità, paure e debolezze... ma anche il grande, grandissimo coraggio e forza d'animo che lo hanno portato a compire questa follia. Un doppio racconto, in una natura disperante, folle ma che obbliga a guardare nel proprio io. In alcuni momenti è poesia.

3) Musicofilia - Oliver Sacks
Oliver Sacks è capace di donarci libri bellissimi, racconti del nostro io, del nostro cervello... del perché non funziona e cosa si prova a dover vivere in un corpo senza memoria... lo seguiamo in un'avventura che è in fondo quella di ognuno di noi. Attraverso i racconti delle disavventure dei suoi pazienti scopriamo le potenzialità inaspettate capaci di emergere di fronte alla malattia. 

4) Il libro completo degli scacchi - Chicco Porreca
L'insana passione di quest'anno: gli scacchi. E come non iniziare dal principio? La storia, i metodi, i trucchi, le regole, i campioni... una vera miniera di eventi, storie e racconti di ogni tipo... perché siamo di fronte al gioco più violento che esista.

5) J. Williams - Stoner
Può la descrizione di una vita apparentemente piatta, svolta nello stesso luogo, facendo sempre e solo la stessa cosa - peraltro amata - dare luogo ad un romanzo così potente? Si può. Williams con Stoner fa letteratura e della migliore qualità. Leggere per credere.

6) Misbehawing - Richard H. Thaler
Non esiste solo l'homo economicus, gli Econ (come si ama dire in economia)... esseri prevedibili anzi prevedibilissimi... Thaler, premio Nobel di Economia del 2017 ci racconta un'altra storia... che tocca molti tasti. dal piccolo acquisto che scatena guerre interiori a scelte che condizionano una vita intera... a dimostrazione che esistono gli Human, con il loro carico di imprevedibilità... alla faccia dell'Economia e delle sue menzogne!

7) Una terra promessa -  Barack Obama
Quando uno degli uomini più potenti del mondo si racconta in prima persona e racconta eventi che ancora non sono Storia ma Cronaca, questo libro non può certo passare inosservato. I momenti speciali, le grandi sfide, le battaglie vinte e quelle perse, i perversi e feroci sentieri della politica americana... tutto ci viene descritto in modo semplice e comprensibile. Quasi un romanzo se non fosse tutto vero. Che spessore rispetto al più recente Trump e che carisma rispetto al mite Biden... Bah.

8) Racconti di caccia - Mario Rigoni Stern
La caccia che viene narrata da Mario Rigoni Stern non è sport ma passione. E' una lotta contro sé stessi, contro la fame, la stanchezza, il sonno, il freddo, sapendo che bisogna essere giusti al momento giusto, sapendo che alla base non c'é tanto il rapporto con l'animale, quando con il selvatico, la preda. Racconti ove la violenza, che pervade il nostro mondo e quello animale, non è mai gratuita ma necessaria.

9) Il re della pioggia - Saul Bellow
Il romanzo di un'incredibile avventura nel mondo africano, fatta da un americano ricco e insoddisfatto, capace di raccontare tutto con una punta di ironia sempre fresca. Saul Bellow qui scrive il suo capolavoro, pubblicato nel 1959 ancora oggi moderno, fresco, vorticoso, stare dietro alle avventure di Eugene Henderson enorme uomo bianco catapultato in terra d'Africa (e che Africa) diventa quasi impossibile... ridere per credere, ma il finale è commovente.

10) Laicità - Giovanni Boniolo
Per poter parlare di laicità e per applicarla occorre conoscerla, conoscere i dettagli, i trucchi, gli inganni, gli inciampi e le sviste... imparate quelle potremo finalmente decidere da che parte stare. Ottimo libro che affronta argomenti quanto mai attuali, anzi, intramontabili.




martedì 4 gennaio 2022

Joker


E' politica degli ultimi anni, quella di dare una forma, un volto ed una storia ai "cattivi" di turno.
Antagonisti e facce speculari dei supereroi buoni, i cattivi svolgono un ruolo fondamentale, quello di voler portare il caos, il disordine, l'anarchia o un nuovo ordine... Il cattivo di turno, il Joker, cerca il riscatto ad un'infanzia di dolore, abbandono, abusi e cosa brutte brutte brutte...
Assistiamo così, in questo crudo ma bellissimo film, alla genesi di Joker, l'uomo che, desideroso di far ridere il prossimo, si accorge che la società non solo lo rifiuta, ma se deve ridere, lo fa a spese sue, del suo desiderio... finiamo quasi (dico quasi) per immedesimarci nella sua metamorfosi... e anche se non ne apprezziamo il finale, dobbiamo parteggiare per questo povero personaggio, che diviene lupo tra i lupi... Batman, che a causa della morte dei genitori, diventerà il paladino dei poveretti, in fondo è l'altra faccia di una stessa medaglia... quella di un mondo che vivrebbe benissimo senza entrambi... meditate gente, meditate...

 

lunedì 3 gennaio 2022

Jurek


 Che dire di Jerzy Kukuczka, se non che ha rappresentato l'alpinismo povero, quello dell'altro lato del muro, che non solo ha dovuto combattere contro le montagne e le insidie della quota, ma e soprattutto, lottare contro la mancanza cronica di denaro e fondi necessari per salire (vedi Messner, la bestia nera di Jerzy)... il cui soprannome, Jurek appunto, da il nome al film documentario che Netflix presenta.
Ricordo Kukuczka perché lo trovavo spesso su Alp, la rivista che ha rappresentato il mio lato selvaggio, l'appartenenza (anima e corpo) alla parete... quella rivista mensile da divorare per scoprire ogni volta qualcosa di nuovo, quando internet non esisteva ancora e tutto era affidato alla carta stampata...
Grande Jurek, immenso, se paragonato ad altri grandi del momento. Un vero alpinista capace di sacrificare qualsiasi cosa (compreso la propria vita) pur di raggiungere la cima... 

domenica 2 gennaio 2022

Due gennaio al Forte di Orino


Difficile resistere alla tentazione di iniziare l'anno con due passeggiate sui tracciati domestici. Scegliamo così di percorrere il tracciato che dall'Osservatorio porta al Forte di Orino... poca gente all'andata, moltissima al ritorno... giornata calda, anzi caldissima per la data.
Che la meteo stia andando a rotoli è un dato di fatto, questi episodi lo confermano. Non oso pensare cosa avremo quest'estate...
Bosco devastato dall'incendio di oltre due anni or sono, piante cadute, abbattute, morte... unica cosa bella resta l'immensa vista che dal Rosa abbraccia l'intera pianura oggi coperta dalla nebbia... spuntano da Milano i grattacieli di Citylife e poco più... sullo sfondo le Alpi liguri...
Bianca e Daniele a farmi compagnia... Buon Anno!

 

sabato 1 gennaio 2022

Non è un paese per vecchi


Da tempo aspettavo di vedere questo film. Complice la mano dei fratelli Coen, mi aspettavo colpi di scena e qualche marachella... trovo viceversa un film robusto nella struttura, con una sua morale, anzi due o tre, ben rappresentate dai protagonisti (buoni e cattivi).
Quando i due Coen si mettono all'opera sono capaci di giocare con il "profondo" di ciascuno dei personaggi dei loro film, rendendoli interpreti di azioni, pensieri e filosofie di vita da cui è difficile sottrarsi.. sia che si parteggi o si sia contro... ed è davvero difficile prendere posizione, perché non esiste il male assoluto così come non esiste il bene assoluto... esistono eventi, cause e concause, episodi in cui incappiamo e che ci obbligano a prendere posizione, nel bene e nel male... 
I tre protagonisti del film fanno esattamente questo... uno ci casca letteralmente dentro, un altro lo fa di mestiere e non vorrebbe esserne coinvolto, oramai amareggiato e vicino alla pensione, l'ultimo, il cattivo aggiunge al suo compito un pizzico di cattiveria (forse inutile, forse necessaria) che lo fa odiare ma solo fino ad un certo punto...
Tutto ruota intorno ad una borsa con due milioni di dollari, frutto di uno scambio di droga andato male, al confine tra Texas e Messico... ci incappa un quasi onesto tipo molto tosto, ex marine, vive alla fortuna e quei soldi potrebbero essere la svolta della sua vita... ma commette un errore e diventa ben presto preda di una caccia senza quartiere... il cattivo lo insegue seminando morte sulla sua strada, il poliziotto vorrebbe non dover gestire la vicenda... e in effetti non fa molto, anzi diciamo che non riesce nemmeno a proteggere chi aveva promesso di aiutare... la morte quando avviene è rapida, in altri casi si lotta, ci si fa male... ognuno mantiene saldi i propri principi - non importa quanto giusti - perché ne ha bisogno per sopravvivere in un mondo oramai senza valori. 

Gomorra - Serie 5


E così siamo al capitolo finale (per fortuna). Nelle prime quattro stagioni ne abbiamo viste di tutti i colori, rasentando il ridicolo con una incredibile e improponibile trama che oramai stava in piedi solo perché il gergo intraducibile (lo dico con una punta di umorismo, intendiamoci) rendeva la stessa interpretabile a piacere..
Ma lasciamo il passato ai posteri, occupiamoci invece dell'attuale stagione, composta di dieci puntate... ove si vede che vi è stata una lavorazione, una larvata idea, un progetto che tocca molti fronti (senza risolverne alcuno) e che finisce esattamente come ci aspettavamo finisse.
Ma veniamo alla trama e poi cerchiamo di trarre qualche conclusione. Semmai...
Gennaro, che all'inizio vive da recluso in una buca, braccato dalle forze dell'ordine, si libera finalmente dei Levante... nel fare questo si avvale della nuova figura del viscido "O' Munaciello".. nel frattempo riappare Ciro (non è un caso che sia detto "L'immortale - Immurtal per gli amici), noi lo sapevamo già perché abbiamo visto lo Spin Off ma Gennaro detto Genny, che nel frattempo stava alla macchia lo scopre per caso... lo rincontra, lo abbraccia, gli giura eterno amore e poi lo fa chiudere in un ex prigione vaticinando per lui la prigionia perenne... il vitto e l'alloggio però non piacciono a Ciro che, in modo rocambolesco (novello Conte di Montecristo) riesce a fuggire e ricostruire un gruppo di fuoco (si rivede Sangue Blu, questa volta con un occhio solo)... presto la situazione degenera e l'Immortale ascende e trascende sino ad essere scambiato per Gesù Cristo redivivo in Terra... un Gesù dei cattivi ovviamente... ma di quelli perdenti, dei bassifondi, dei vicoli... quelli disposti a tutto pur di riprendersi un pezzo di topaia, perché poi è di questo che si tratta... un cesso di posto, in cui degrado pubblico e benessere esibito (privato) convivono senza fastidio reciproco dei relativi abitanti...
Occorre ora abbandonare per un'istante la trama per fare un piccolo excursus sociologico necessario ad afferrare la vicenda e dare un significato al finale.
Parafrasando Tolstoj, "tutte le famiglie felici si assomigliano", non tutti i cattivi si assomigliano... certo i mezzi sono gli stessi, ma il fine è diverso... prendiamo la guerra dei due clan... da una parte abbiamo il delinquente Gennaro Genny Savastano, Boss figlio di antica schiatta di altrettanti Boss, è il delinquente per antonomasia... al potere dello Stato lui antepone il potere, le regole e l'economia della Camorra, non vuole la rivoluzione, non vuole casino, rogne, è pronto ad accomodare tutto, fa affari con le persone oneste, si fa prestare soldi dagli operatori economici "sani" e glielo chiede pure per favore, promettendo benessere per tutti... non può proporre rivoluzioni, o miracoli... ma un contro-Stato...
Diversa è la figura di Ciro, qui esagerata sino a farne un Santo... lui è il fuorilegge della situazione. Non vuole convivere con lo Stato, lui raccoglie i poverazzi dei bassifondi proponendo loro libertà, benessere, riprendersi qualcosa che gli è stato sottratto (ma di cui nessuno è in grado di dire cosa sia)... il fuorilegge vive fuori dalle regole e questo per Gennaro basta e avanza per farne un nemico, un ostacolo... 
Il tentativo, neanche tanto larvato, di gettare in affetto omosessuale, il rapporto tra Genny e Ciro... oltre a non riuscire credibile, finisce per svilire l'intera storia... qui c'é un legame tra amici-nemici... che ne hanno passate tante insieme e contro e che faticano ad immaginare una vita senza il relativo avversario... si promettono ogni genere di bengodi, di paradiso in terra se insieme, ma non fanno nulla per realizzare questo legame.. anzi.. se non ci fosse di mezzo la criminalità, i morti ammazzati eccetera... si direbbero due bambini che non vogliono smettere di giocare...
Veniamo infine allo Stato, alle Forze dell'ordine, alla legalità... vista da entrambe le parti come un fastidio da sopportare.. un poco come la grandine per i contadini... sai che arriva, la temi, la odi. la sopporti e la maledici... finito.
Lo dimostrano certi dettagli, quando (spoiler) viene rapito il figlio del magistrato che sta cercando Gennaro... i cattivi si dicono tra loro... "lo sai che rischiamo trent'anni"... no ma fammi capire.. e quello che fai tutti i giorni cosa ti fa rischiare invece? Qualcosa non torna... o si? Traduco, se ci ammazziamo tra cattivi va bene, sono affari nostri... dar fastidio allo Stato no... quello va lasciato fuori dai giochi, sia perché innocuo, sia perché altro rispetto alla nostra realtà di banditi...
Concludo la trama... soliti tradimenti, soliti ammazzamenti, personaggi sbaditi... che girano intorno ai due protagonisti... lacrime nel finale di fronte al piccolo Pietro allontanato forzatamente dai genitori... sperando che il finale venga rispettato (spoiler) non potrei rivedere un Ciro resuscitato per la terza o quarta volta... davvero... no grazie. Si conclude la storia camorristica più famosa di tutti i tempi.

Manuale di co-programmazione