sabato 1 gennaio 2022

Gomorra - Serie 5


E così siamo al capitolo finale (per fortuna). Nelle prime quattro stagioni ne abbiamo viste di tutti i colori, rasentando il ridicolo con una incredibile e improponibile trama che oramai stava in piedi solo perché il gergo intraducibile (lo dico con una punta di umorismo, intendiamoci) rendeva la stessa interpretabile a piacere..
Ma lasciamo il passato ai posteri, occupiamoci invece dell'attuale stagione, composta di dieci puntate... ove si vede che vi è stata una lavorazione, una larvata idea, un progetto che tocca molti fronti (senza risolverne alcuno) e che finisce esattamente come ci aspettavamo finisse.
Ma veniamo alla trama e poi cerchiamo di trarre qualche conclusione. Semmai...
Gennaro, che all'inizio vive da recluso in una buca, braccato dalle forze dell'ordine, si libera finalmente dei Levante... nel fare questo si avvale della nuova figura del viscido "O' Munaciello".. nel frattempo riappare Ciro (non è un caso che sia detto "L'immortale - Immurtal per gli amici), noi lo sapevamo già perché abbiamo visto lo Spin Off ma Gennaro detto Genny, che nel frattempo stava alla macchia lo scopre per caso... lo rincontra, lo abbraccia, gli giura eterno amore e poi lo fa chiudere in un ex prigione vaticinando per lui la prigionia perenne... il vitto e l'alloggio però non piacciono a Ciro che, in modo rocambolesco (novello Conte di Montecristo) riesce a fuggire e ricostruire un gruppo di fuoco (si rivede Sangue Blu, questa volta con un occhio solo)... presto la situazione degenera e l'Immortale ascende e trascende sino ad essere scambiato per Gesù Cristo redivivo in Terra... un Gesù dei cattivi ovviamente... ma di quelli perdenti, dei bassifondi, dei vicoli... quelli disposti a tutto pur di riprendersi un pezzo di topaia, perché poi è di questo che si tratta... un cesso di posto, in cui degrado pubblico e benessere esibito (privato) convivono senza fastidio reciproco dei relativi abitanti...
Occorre ora abbandonare per un'istante la trama per fare un piccolo excursus sociologico necessario ad afferrare la vicenda e dare un significato al finale.
Parafrasando Tolstoj, "tutte le famiglie felici si assomigliano", non tutti i cattivi si assomigliano... certo i mezzi sono gli stessi, ma il fine è diverso... prendiamo la guerra dei due clan... da una parte abbiamo il delinquente Gennaro Genny Savastano, Boss figlio di antica schiatta di altrettanti Boss, è il delinquente per antonomasia... al potere dello Stato lui antepone il potere, le regole e l'economia della Camorra, non vuole la rivoluzione, non vuole casino, rogne, è pronto ad accomodare tutto, fa affari con le persone oneste, si fa prestare soldi dagli operatori economici "sani" e glielo chiede pure per favore, promettendo benessere per tutti... non può proporre rivoluzioni, o miracoli... ma un contro-Stato...
Diversa è la figura di Ciro, qui esagerata sino a farne un Santo... lui è il fuorilegge della situazione. Non vuole convivere con lo Stato, lui raccoglie i poverazzi dei bassifondi proponendo loro libertà, benessere, riprendersi qualcosa che gli è stato sottratto (ma di cui nessuno è in grado di dire cosa sia)... il fuorilegge vive fuori dalle regole e questo per Gennaro basta e avanza per farne un nemico, un ostacolo... 
Il tentativo, neanche tanto larvato, di gettare in affetto omosessuale, il rapporto tra Genny e Ciro... oltre a non riuscire credibile, finisce per svilire l'intera storia... qui c'é un legame tra amici-nemici... che ne hanno passate tante insieme e contro e che faticano ad immaginare una vita senza il relativo avversario... si promettono ogni genere di bengodi, di paradiso in terra se insieme, ma non fanno nulla per realizzare questo legame.. anzi.. se non ci fosse di mezzo la criminalità, i morti ammazzati eccetera... si direbbero due bambini che non vogliono smettere di giocare...
Veniamo infine allo Stato, alle Forze dell'ordine, alla legalità... vista da entrambe le parti come un fastidio da sopportare.. un poco come la grandine per i contadini... sai che arriva, la temi, la odi. la sopporti e la maledici... finito.
Lo dimostrano certi dettagli, quando (spoiler) viene rapito il figlio del magistrato che sta cercando Gennaro... i cattivi si dicono tra loro... "lo sai che rischiamo trent'anni"... no ma fammi capire.. e quello che fai tutti i giorni cosa ti fa rischiare invece? Qualcosa non torna... o si? Traduco, se ci ammazziamo tra cattivi va bene, sono affari nostri... dar fastidio allo Stato no... quello va lasciato fuori dai giochi, sia perché innocuo, sia perché altro rispetto alla nostra realtà di banditi...
Concludo la trama... soliti tradimenti, soliti ammazzamenti, personaggi sbaditi... che girano intorno ai due protagonisti... lacrime nel finale di fronte al piccolo Pietro allontanato forzatamente dai genitori... sperando che il finale venga rispettato (spoiler) non potrei rivedere un Ciro resuscitato per la terza o quarta volta... davvero... no grazie. Si conclude la storia camorristica più famosa di tutti i tempi.

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