giovedì 30 giugno 2022

il punto in cui tutto ha un senso


Esiste un posto, no.. sbagliato, nella realtà ne esistono molti. Ma questo, ecco si, questo è il posto. Quello che alla fine di una lunga e faticosa salita ti trovi di fronte e ti ripaga di tutto. Della fatica, del tempo trascorso, ma anche di tutti i malumori che ti trascini dietro dal fondovalle... eccolo lì, superato il Passo del Croso, ti trovi di fronte quella bastionata e dietro quel bellissimo diedro roccioso - si lo so, una pietraia immonda per qualcuno - ma che ti riempie di bei pensieri. E dietro un'altra lunga cresta e poi un'altra cima, e poi un'altra e un'altra ancora e poi su su sale verso il Leone... che a guardarlo queste cime appaiono motti di terra in un giardino... eppure ecco, è proprio lì che ti senti bene.
 

domenica 26 giugno 2022

The midnight sky


Nel 2049 la Terra è ad un passo dalla distruzione. Un astronomo malato, decide di restare alla base antartica in cui lavora piuttosto che nascondersi nel sottosuolo per salvarsi da una inevitabile guerra atomica... piano piano capiremo il perché della sua scelta e i legami che vi soggiacciono...
Interpretato e diretto da George Clooney, fa dei primi piani e delle emozioni non dette la cifra di un film che altrimenti dovrebbe essere annoverato tra i catastrofici...
Complice un ambiente spettrale -  il ghiaccio della calotta - ed uno vuoto - lo spazio stellare - tutto è demandato alle espressioni dei protagonisti... un equipaggio spaziale alla deriva ed uno scienziato in preda ai suoi demoni... mentre la Terra va verso la fine...
A poco a poco ci vengono dati gli elementi per capire e per accettare il finale, di speranza, nonostante tutto.

Spiderhead


Guardando questo film, si ha il timore che il racconto non si riferisca ad un futuro lontano, ma ad un recente passato... questo se si vive negli States, che tra l'altro hanno privatizzato il regime di gestione carcerario e che fanno della ricerca, ma anche del profitto, l'unico collante di una nazione oramai allo sfascio morale..
Non fa eccezione questo film, decisamente ben costruito, anche se scontato nel finale, in cui uno scienziato visionario manipola i carcerati, facendo loro credere di essere liberi (ah il famoso libero arbitrio, ma non voglio aprire un pippotto filosofico) mentre a mala pena paiono criceti nella gabbietta...
Alla ricerca di un farmaco capace di dominare le menti, il dr. Abnesti - cinico personaggio, con molte facce e molti segreti - sottopone i "suoi" carcerati a sperimentazioni farmacologiche che, in alcuni casi portano alla morte del paziente... ma non tutti sono disposti ad accettare la sempre maggiore mancanza di regole, e così una delle cavie, in accordo con uno dei carcerieri fa scoppiare il bubbone... finale discutibile e pasticciato... idea interessante.

 

sabato 18 giugno 2022

La nobiltà della sconfitta


 "Il nostro mondo, violento e feroce come vuole la lotta per la sopravvivenza è il dominio, venera il successo, e i suoi eroi sono gli uomini e le donne che fanno fatto trionfare la loro causa",
Nella complessa tradizione  giapponese esiste però un altro tipo di eroe, la cui carriera si svolge generalmente in un periodo di tumulti e guerre e che rappresenta l'antitesi assoluta dell'etica del successo.
E' l'uomo al quale la profonda onestà vieta le manovre e i compromessi tanto spesso necessari alla gloria terrena.
Durante gli anni giovanili, il coraggio e l'energia lo spingeranno rapidamente in alto, ma l'eroe è per natura votato alla causa perdente e conoscerà ineluttabilmente la sconfitta.
Lanciandosi nel suo doloroso destino sfida i dettami della convenzione e del buon senso fino al momento estremo in cui sarà sconfitto dal nemico, il "superstite vincente" che con la sua politica spregiudicata e realistica riesce a imporre un nuovo, più stabile ordinamento del mondo".
in questo brano, tratto dalla prefazione a "La nobiltà della sconfitta", Ivan Morris, uno dei più autorevoli studiosi inglesi di culture asiatiche ha sintetizzato il senso del suo più celebre libro.
In effetti, "La nobiltà della sconfitta" racconta la tragica vita di nove personaggi storici, i quali affrontarono imprese disperate e finirono per essere annientati, nonostante grandi risorse di coraggio e determinazione, da forze ad essi superiori.
Diversamente dagli eroi vittoriosi del mondo occidentale, questi uomini solitari si schierarono, per un inevitabile destino personale, dalla parte degli sconfitti, e terminarono la loro vita in esilio, da fuggiaschi o braccati o nell'apoteosi del suicidio rituale.
Tra gli eroi di cui il libro tratteggia la biografia, incontriamo un principe diciannovenne, Arima no Miko, vittima di un intrigo di corte che per alcuni aspetti ricorda la fine dell'Amleto Shakespeariano; un samurai fuorilegge, Minamoto no Yoshitsune, perseguitato e ucciso dal fratello maggiore; Amakusa Shiro, enigmatico adolescente che capeggiò l'insurrezione di cristiani giapponesi; e il maestoso Saigo Takamori, catalizzatore della restaurazione imperiale Meiji.

La simpatia per il perdente, connotazione pressoché sconosciuta nella cultura occidentale, trova ampia eco in quella orientale e, nello specifico, in quella Giapponese.
Ne è una riprova questo interessante testo, che tratteggia le vite e la fine di alcuni "anti-eroi" della storia giapponese... al netto dei racconti allegorici e del mito, resta sin dal principio, l'immagine di persone che seppero mettere in gioco tutto, pur sapendo sin dal principio di essere perdenti, ma sapendo che più di tutto era importante essere nel giusto e agire per il bene.
La Storia li ha ricompensati postumi, donando loro onori e fama imperitura.

Top Gun Maverick


Si da il caso che Tom Cruise, un ometto del 1962, si mantenga ancora discretamente bene... e così, complice questa sua lunga giovinezza (naturale od artefatta, questo lo stabiliranno i posteri) si ripresenta in tutta la sua beltà per il seguito di "Top Gun", il film che nel 1986 fece aumentare in modo esponenziale il testosterone dell'americano medio e il numero dei cadetti dell'aviazione militare USA...
Al netto delle bellissime scene di volo e della capacità del nostro eroe di prendersi bellamente in giro, prendiamo atto che 36 anni dopo il mondo è cambiato di brutto... e anche se le macchine garantiscono prestazioni di volo impensabili allora, gli uomini rimangono sempre gli stessi, con le loro debolezze, dubbi, paure e speranze..
Si aggiunga la necessità, per il buon Maverick, di tornare laddove tutto è iniziato e dover formare il figlio del vecchio Goose, morto in volo nel primo episodio... superata la ruggine iniziale e ripreso il posto che lo aspetta (o che gli spetta) eccolo a fornire la maestria necessaria ai piloti incaricati di una missione impossibile... ancora una volta (lo dice Sun Tzu) sono gli uomini e non le armi a fare la differenza... e le lezioni di Maverick riescono a far breccia nei duri cuori delle forze armate, nel testosterone dei cadetti e nelle difese del nemico, l'ennesimo Stato Canaglia, termine utile per identificare "la qualunque" da quando il muro è caduto, la Cina è un competitor e la Russia sembrava dormisse... il recente risveglio di Putin permetterà alle Major cinematografiche americane di sfornare qualche buon film antisovietico e, se anche non vinceremo in Ucraina, ci consoleremo al cine...

sabato 11 giugno 2022

Ancora a Wolf


Quanto bisogno di montagna. Quanto di natura, spazi incontaminati, silenzio, nessuno intorno, colori incredibili, profumi, ritrovarmi. Quanto ne ho bisogno. Mi ritaglio poche ore fingendo di andare a funghi. Poi qualcosa lo troverò comunque... incontro anche un camoscio, io e lui ci conosciamo, lo incontro ogni volta che vengo qui...
Una giornata che urla! Avere il tempo ci sarebbe da concatenare una cima dietro l'altra... purtroppo il tempo è tiranno e il lavoro chiama... Gustiamoci i pochi momenti e respiriamo a pieni polmoni... prima o poi riuscirò a rifarmi.


Eccomi a Wolf... mi riprometto di recuperare tutte le foto scattate nel passato a questi luoghi... alpeggio discreto e senza viste mozzafiato, fa del silenzio e dello spazio ristretto il suo fascino.
 

Manuale di co-programmazione