domenica 31 maggio 2015

Puppetry of the penis

 
Leggendo il Corriere di oggi, mi casca l'occhio a pagina 17 (tempo libero) inserto Milano.
Si pubblicizza "Puppetry of the penis", dall'Australia un irriverente spettacolo con la manipolazione del pene da parte di David Friend e Simon Morley con un origami intimo senza pari.
Ricordo due aspetti importanti: le reprimende dei preti che anni or sono minacciavano ogni genere di sfracelli all'eccessivo uso del "lui" più famoso del mondo; le chiacchiere di ogni tipo e di ogni origine sulla presunta necessità di avere un coso sempre pronto alla bisogna e capace di qualsiasi prestazione degna di un campione olimpico.
Eccoci ora giunti allo spernacchio: i nostri due eroi si maltrattano il ciccio per oltre un ora, con tanto di show di apertura e di fronte ad ogni genere di pubblico.
In un periodo in cui pensavo di aver visto di tutto, questa mi mancava proprio... Unico consiglio evitare di ripetere gli esercizi a casa... lo sapevo che c'era il trucco!

lo spettacolo...

sabato 30 maggio 2015

Un gatto alla finestra

Diamo al commissario Melis il tempo di indagare e lui scoprirà.... si ma cosa scoprirà esattamente?
L'indagine prende il via da una sparizione di due bimbe che, ritrovate sane e salve, giurano di aver visto alla finestra di un abitazione, qualcuno che tagliava una testa. Sarà vero?
Forse no, forse si, come nel teatro giapponese, dove dietro un drappeggio si rappresentano le ombre, il nostro deve svelare l'arcano e scoprire che il reato è di ben altra natura. Piacevole, anche se a volte dispersivo, breve quel tanto che basta per non distrarsi.
Hans Tuzzi non mi fa impazzire, ma questa storiella è abbastanza intrigante per arrivare all'ultima pagina.

Il berretto di cuoio e altri racconti - Mario Soldati

Tre brevi racconti, che nella loro semplicità rivelano la maestria di Mario Soldati.
La capacità, ovvero, di trasformare cose semplici, episodi marginali, in motivo di racconto, di curiosità e in fondo di descrizione del Mondo (quello generale) in casi particolari ma significativi dell'animo umano.
La voce narrante è prestata ad un Maresciallo dei carabinieri. Le vicende si dipanano nel Piemonte e nell'amata Torino. Rivivono così fatti di cronaca e vicende minori, tutte capaci di stupirci per il modo lieve in cui scritte ci scorrono sotto gli occhi.
Un avidità ci coglie: quella di chi, incuriosito dal racconto non riesce a staccarsi per capire dove si andrà a parare. Episodi tristi o melanconici, allegri nel loro parlare di gente semplice, di chi si incontra tutti i giorni per strada... Un omaggio ad un grande maestro.

giovedì 28 maggio 2015

il medaglione - Andrea Camilleri

Breve ma divertente storia che vede coinvolto un maresciallo dei carabinieri in un paesino siciliano arroccato sulle Madonie.
Ottimo nel condurre indagini, ancora più bravo nel dipanare vicende private, dispensare consigli e suggerire soluzioni a problemi di ogni natura, il nostro tutore dell'ordine risolve, con una piccola bugia, un problema sentimentale e rende felice un disperato vedovo.
Camilleri, che qui mescola italiano e siciliano riesce sempre a divertire e si lascia leggere d'un fiato.

venerdì 22 maggio 2015

Americana - il libro

Ho centellinato questo libro, intervallandolo ad altri testi e divagando ad ogni voce che mi si presentava. Oltre un anno e mezzo per finirlo, ma non per pigrizia, ma perché talmente appassionante che rendeva necessario pause, riflessioni, ricerche continue.
Ogni voce di questa miniera d'oro ha reso necessario indagare altrove: nella musica, nei romanzi, nella storia, nei film, nel teatro, nella società cultura e sociologia.
Se si pensa di conoscere gli States, credetemi mettetevi a confronto con questo librone. Vi ricrederete.
Dalla A alla Z delle oltre 300 voci di questo alfabeto, ogni pagina una scoperta. La scoperta di un mondo, quello degli USA, equamente diviso tra massima libertà nell'agire e massima ferocia nei confronti del prossimo ove questo diventi ostacoli al sogno: il sogno americano.
Appassionante.

sabato 16 maggio 2015

Cosa sognano i lupi ?

Dietro a questo nome si nasconde Mohamed Mulessehul, algerino nato nel 1965. Dopo anni di vita militare si trasferisce in Messico e inizia a scrivere con successo.
Cosa spinge un uomo a diventare un fanatico integralista? il caso? una serie di coincidenze né brutta né bella.
Nafa Walid percorre fino in fondo questa trasformazione, in una Algeria dilaniata da immobilismo, corruzione, miseria e soprusi.
Una serie di eventi lo trasformano, da attore di belle speranze in feroce assassino.
"Ce l'avevo anche con gli uomini che erano solo apparenze illusorie, volgari insetti, statue con i piedi di argilla che un proiettile due volte più piccolo di un dado cancellava in un istante".
"Ero furibondo con la facilità sconcertante con cui l'uomo si congedava, lasciava il mondo senza onore, lui che incarnava l'immagine di Dio onnipotente".
Un romanzo avvincente scritto nel 1999 ed in grado di far comprendere dinamiche difficili da cogliere nell'occidente cristiano ed ateo.
La follia religiosa dimostra essere un paravento dietro cui riparare quando la vita ti ha tolto ogni speranza.
 


 
"Cosa spinge un giovane uomo, né peggiore, né migliore di molti altri, al più assoluto fanatismo?
Come può lasciarsi prendere nello ingranaggio di una violenza senza limiti?
Un viaggio che inizia al volante di una limousine e che termina nell'orrore.
Un implacabile discesa agli inferi, scandita in tre atti come una tragedia greca.
Atto Primo: Algeria dopo le elezioni del 1992. Nafa Walid sogna di fare l'attore, carriera molto improbabile quando si nasce nella Casbah in seno ad una famiglia povera e numerosa.
Atto Secondo: in attesa che si compia il suo luminoso destino, accetta un posto da autista e scopre tutta l'arroganza e la violenza dei nuovi ricchi che si credono i padroni del paese.
Alloggiato in una misera stanzetta, assapora la rabbia incessante dello schiavo e assiste a crimini terribili e impuniti.
Atto Terzo: annichilito da questa esperienza e "i lutto per i suoi sogni", si lascia affascinare da un gruppo di fanatici islamici diventando prima uno zelante combattente e poi uno spietato omicida.
In un'epoca di barbarie ognuno è una vittima potenziale, ma la forza terribile di questo romanzo è nel modo in cui racconta come chiunque possa diventare un'assassino".

Sul Ticino

 
L'eleganza di uno Svasso, colto mentre emerge da una delle sue immersioni. Bellissimo.
 

Rane e Rospi

Una sera di Marzo dico a Bianca che è venuto il momento di andare a vedere la migrazione.
Rane e rospi devono attraversare la strada per andare al torrente. E' un autentico esodo. E si scatena appena fa buio.
Per non farci cogliere impreparati ci armiamo di tutto punto: lampade frontali, giacchette rifrangenti, secchio e guanti. Risultato? Una pesca divertente ed istruttiva.



 

venerdì 15 maggio 2015

Ritorno allo Zeda

Andare o non andare? La sveglia impietosa suona alle 4. Mi sembrava di essermi assopito da un minuto e invece alcune ore di sonno giacciono alle mie spalle. Vado.. mi stropiccio gli occhi e vado... colazione, abiti, zaino, cambio... ho preso tutto ? speriamo.
Alle 5,50 del mattino sono alla partenza del sentiero verso lo Zeda. Ho dimenticato l'acqua... ma risolvo recuperando una bottiglia (abbandonata) al limite mi verrà il mal di pancia.. Salgo a velocità supersonica mentre la temperatura piano piano si alza (poi si abbasserà in quota senza sole).
Da lontano intravedo la meta che appare tra le nubi. Non è una giornata come la si vorrebbe... tuttavia.
Quando arrivi in cima non c'è santo che tenga. La vista resta spettacolare e ti ripaga della fatica e del sudore. Poco dopo mi raggiunge un altro camminatore e con lui percorro il tracciato di rientro chiacchierando del più e del meno.

Infine un incontro ravvicinato. Lui si sposta dal sentiero solo quando capisce che dobbiamo per forza passare di lì. Ma lo fa in un modo che capisci che è scocciato e che sei tu l'intruso. Bellissimo.

domenica 10 maggio 2015

Sui sentieri dove cresce l'erba

 

Knut Hamsun è personaggio difficile da inquadrare e forse anche capire.
Lo si intuisce dalla sua storia personale, legata a doppio filo alla Storia del suo Paese ed a quella mondiale del periodo.
Prima di vincere il Nobel per la letteratura aveva girato mezzo mondo e fatto molti mestieri, compreso il cowboy in America.
La scelta scellerata di aderire al governo filonazista, occupante la Norvegia e di scrivere a favore di Hitler alla sua morte, gli costò la reclusione in un manicomio e un processo per tradimento.
Si potrà non condividere le sue idee e le sue scelte. Si resta tuttavia colpiti dalla sua scrittura lieve, dal suo amore per l'ambiente e la sua ricerca di quella comunanza con il territorio, che gli fanno odiare il vociare umano e la sua condizione anziana a favore della ciclicità delle stagioni e per il continuo ritorno della natura. Tormentato viceversa resta il rapporto con la fede.

sabato 9 maggio 2015

Outcast - il film

 
Gli storici ci raccontano che già l'impero romano aveva incontrato e frequentava (seppur con fatica) l'impero cinese. Ora, questo film, ambientato al tempo delle crociate, mette a confronto estremo oriente e occidentali in fuga da loro stessi.
La trama è più o meno sempre la stessa. Problemi di successione monastica fanno in modo che un pretendente al trono cerchi di uccidere l'altro e che uno dei due (di solito il più debole, il più piccolo, il più buono, il più bello, il più simpatico, il più affettuoso, il più ben vestito, il più gentile) finisca per dover fuggire inseguito dal secondo (il più cattivo, il più rancoroso, il più brutto, il più permaloso, il più minaccioso, il più imbronciato eccetera) sulla loro strada appare l'eroe straniero.
Lui non vuole porsi in mezzo, ma loro ce lo ficcano e lui, suo malgrado, in mezzo sta a farsi i cazzz... altrui.
Il risultato è la vittoria del bene sul male e tanti acciacchi per i notai che devono predisporre i testamenti. Visto in inglese, incomprensibile.

mercoledì 6 maggio 2015

L'arte del Novecento - Volume 4

 
 
Il 4° volume dedicato alla Storia dell'Arte del Novecento affronta principalmente la trasformazione dell'arte dopo il disincanto causato dalla Seconda Guerra Mondiale. Di fronte al fallimento della tecnica, dedicata alla distruzione di massa e privata del legame con le aspirazioni di progresso e benessere dell'uomo, vi è un ritorno alle origini: nell'architettura con Wright (la casa sulla cascata) e Alvar Aalto (con le sue curve simili ad organismi viventi);
 Senza tuttavia nascondere la nuova pietra:
il cemento armato a vista (usato da Le Corbusier in passato) ora viene rivisitato, dando luogo a forme curve e che fanno della luce l'interlocutore capace di creare nuovi dialoghi (Castiglioni - Busto Arsizio). Senza dimenticare l'informale di Kenzo Tange.
Fontana, con i suoi tagli, si fa portavoce del Movimento Spaziale e con il concetto del dietro della tela: un attraversamento dell'opera d'arte senza precedenti.
Jasper Johns con il New Dada, nella quale gli oggetti di uso comune divengono rappresentazioni artistiche.
il gruppo Gutai in Giappone, fondata da Jiro Yoshihara esprime la libertà estrema e la sperimentazione (anche distruttiva) libera da ogni regola e vincolo.
Concludo con un artista italiano e la sua Bauhaus Immaginista: Enrico Baj (morto a Vergiate) e profondamente legato al territorio varesino.
 

lunedì 4 maggio 2015

Maledetta Cina - Rumiz

In continuo movimento, come parte di un gran sistema circolatorio, flusso vivente di un essere enorme. Questo sono le masse umane che fanno da sfondo a questo breve resoconto di viaggio del gran narratore Paolo Rumiz.
In Cina per incontrare il figlio, racconta quanto incontra: la cappa inquinante di carbone bruciato, i militari sempre presenti, le enormi costruzioni in continua espansione, merci di ogni forma e dimensione, lavorio continuo.
Ma la Cina è anche tradizione, idee e speranze molto diverse dalle nostre. Impossibile non averci a che fare, impossibile non confrontarsi con essa.


domenica 3 maggio 2015

Selma. la strada per la libertà


Quando Martin Luther King decide di non attraversare il ponte a Selma, sa di aver già vinto.
Infatti, la polizia, che nei precedenti tentativi di attraversare il ponte e proseguire la marcia sino a Montgomery, lo aveva bloccato, si fa da parte (e lo fa perché in mezzo ai tanti neri vi sono dei bianchi) dimostra una stupidità degna della cultura del periodo.
Siamo nel 1965 e gli States sono ancora ben lontani dall'aver vinto la battaglia per la parità di diritti tra bianchi e neri.
Questo film, bellissimo, una fotografia possente e interpretazioni coinvolgenti e convincenti, riesce a dare una luce nuova ad un periodo storico spesso dimenticato.
A guardarlo oggi, con gli incidenti recenti, ove la polizia americana continua a picchiare ed uccidere trattando in modo diverso bianchi e neri, questo film appare terribilmente attuale.
La stupidità umana è tutta lì a dimostrare che, nonostante le leggi, il cuore degli uomini e il loro piccolo cervello faticano ad accettare il prossimo.
Meritatissimi i premi vinti. David Oyelowo (il Martin Luther King del film) è bravo ad interpretare un ruolo per niente semplice e far emergere tutte le debolezze di un uomo che ancora oggi incarna la libertà di un intero popolo.

Tex - il giuramento

Di passaggio a Fort Defiance, Tex s'imbatte in alcune notizie riguardanti il suo più odiato nemico. Si tratta di Fred Brennan, uno dei principali responsabili della terribile epidemia di vaiolo che scoppiò vent'anni prima tra i Navajos e che ebbe tra le sue vittime anche la moglie di Tex, Lilyth. Molti brutti ricordi, alcuni dei quali comuni a Tiger e Carson, riprendono vita nel racconto fatto da Tex a Kit: su tutti, quello di un solenne giuramento di vendetta e di una lancia, scagliata con un grido rabbioso da Tex sulla tomba della sua Lilyth. La caccia riprende da dove si era interrotta tanto tempo prima e si conclude con una punizione terribile, una promessa mantenuta e una vecchia lancia della vendetta, spezzata da una folata di vento. (tratto da UBC Fumetti)
 
 
 
Se all'eroe del West togli la moglie avrai un eroe solitario. Questa è la morale dell'episodio Bonelliano. Un carico di coperte vaiolate o vaiolose portano a sicura morte un villaggio indiano e con esso la moglie del nostro.
Desideroso di vendicarsi, Tex deve prima fare il giuramento di rito: ed eccolo sulla tomba della moglie, su cui pone la lancia del giuramento (una lancia prestatagli per l'occasione dallo sciamannato sciamano del villaggio).
Dopo aver giurato di vendicarsi si lancia all'inseguimento dei regalatori di coperte, i quali ben lungi dal capire che stanno per essere sistemati per le feste se la prendono comoda ed infatti fanno una brutta fine.
Morale: guardati da chi ti regala coperte, materassi, tende, articoli per la casa o per il giardinaggio.
Morale n. 2: Questa settimana da Brico, nel reparto casalinghi le coperte al vaiolo sono scontate al 30% astenersi indiani amici di Tex. 

A pranzo da Pia

Oltre ad essere una gioia per la gola, questi piatti lo sono per gli occhi.
Occhi che pregustano quanto sta per accadere, profumi che ti avvolgono come spire, insomma: una festa! Come la focaccia (in due versioni, con e senza sale... ma questo solo per necessità tecniche)
 
o i polipini, in guazzetto... a guardarli bene si muovono ancora...
e che dire del riso che accoglie il sugo dei suddetti polipini? Tutto fantastico e accompagnato da un vinello bianco fresco. Slurp!  

 

Ritorno al Massone

Deciso a ripercorrere i miei passi, questa volta parto dall'Alpe Quaggione e seguo nuovamente l'itinerario sino al Poggio Croce (ci ero stato a Gennaio).
Dal Poggio si scende e si risale lungo una dorsale panoramica stupenda. Il meteo è dalla mia parte, nell'unico giorno di sole del ponte del 1° Maggio.
Arrivo così sotto il Massone e lo risalgo pestando l'ultima neve (al punto che in cresta sembra di essere su un 4.000). Nessuno sulla cima, anche se più tardi verrò raggiunto da altri 4 scalatori e un cane. Non ho parole. Ricaricato le batterie :)



 
 

Tex - L'implacabile

Anni or sono, alcuni marioli decisero di liberarsi di Tex usando la guerra batteriologica: un carico di coperte infette di vaiolo e voilà il villaggio indiano se ne andava a ramengo.
Peccato che Tex perse la moglie e rimase in vita.
Così fu gioco facile, inseguire i colpevoli (anche per via dei segni del vaiolo sul viso, che gli stessi si erano scordati di togliere - ma allora non c'era la chirurgia estetica - o almeno mascherare con del fard) e punirli alla sua maniera.
Ora resta da trovare il mandante, ed in questo episodio il nostro eroe ci mette il sale sulla coda.
Sempre belli i primi episodi di questo fumetto, per certi versi oramai simile ad "un posto al sole" della nostrana televisione... la frontiera esisteva ancora e Tex non era costretto ad affrontare uomini lupo o andare in Africa per trovare l'avventura.

venerdì 1 maggio 2015

Redirected

Peggio che rapinare un delinquente, vi è solo che invece di scappare in estremo oriente ci si ritrovi (causa vulcano in eruzione) in Lituania.
La qual Lituania è patria di ulteriori delinquenti che a loro volta vi rapinano, picchiano, cercano di uccidervi e altre nefandezze.
L'effetto sorpresa è continuo, si passa dall'inseguimento (nudi e nascosti da un termosifone) alle schioppettate, persino un blindato vi riporta sulla retta via...
Della serie "riusciranno i nostri eroi" a tornare a casa? Il film non lo dice, ma il percorso è accidentato assai.. Molte sparatorie, molte risse, molto alcool, città malfamate e campagne piene di pazzi... Nel complesso divertente.

Ultra