giovedì 23 novembre 2023

The Killer


Di questo thriller si apprezza certamente l'intelligente mix tra azione e noiose pause. Tutti credono che l'assassino abbia una vita movimentata... certo si, ma dimentica i tempi in cui deve (se vuole sopravvivere all'evento) prepararsi, studiare ogni possibile rischio e risolverlo..
Tutto bene, fino a che non commette un errore e il suo datore di lavoro pensa di risolvere facendolo eliminare... peccato che a pagarne le conseguenze sia la sua donna... seguirà la vendetta e non rispetterà più alcuna regola... un ottimo film che tiene incollati alla poltrona.

 

venerdì 17 novembre 2023

Verde Urbano


Il verde urbano è una componente dello spazio urbano che ha condizionato la struttura della città moderna, in particolare nei paesi del centro e nord Europa, dove la sensibilità naturalistica matura con lo sviluppo della crescita urbana.
Per comprendere un fenomeno segnato da contatti e interferenze plurime con discipline assai diverse - quali la botanica, la pittura, l'architettura, l'ingegneria - questo studio risale all'esperienza del giardino rinascimentale e all'influenza esercitata dall'idea di natura sulla formazione della città.
E' nel momento in cui il pensiero riformatore ottocentesco riesce ad imprimere una svolta innovatrice alla costruzione della città industriale che il verde assume il significato igienico e sociale che oggi gli attribuiamo.
La metafora di natura espressa dal verde urbano non è solo un retaggio estetico del romanticismo, ma racchiude anche il fondamento estetico di una organizzazione della società che tenta di sottrarsi al dominio utilitaristico dei puri rapporti materiali.
Nella fase tardo industriale della diffusione urbana a scala territoriale l'originario assunto di "natura in città" tende però a capovolgersi nell'idea di "città nella natura" portato acanti dalle discipline ambientali che propongono un arricchimento del concetto puramente geometrico dello spazio attraverso i contributi innovatori dell'ecologia.

Libro che riappare a distanza di molto tempo... l'avevo utilizzato per l'esame di "Arte dei giardini".. uno di quegli esami che ti fanno vedere lontano, ti aprono orizzonti in cui potresti davvero lanciarti... uno di quei bivi che la vita ti da modo di valutare... per un'istante mi aveva davvero appassionato... ma non riuscendo a soffermarmi su questo ho finito per dirigermi altrove. Ottimo testo.

La scomparsa dei riti


L'odierna ossessione per un'autenticità fondata sul narcisismo dell'io, la costante ricerca del nuovo e dell'inedito, la bulimia consumistica dell'usa e getta che pervade ogni ambito determinano nei rapporti e nelle pratiche che caratterizzano la società contemporanea, una sempre più evidente e sintomatica scomparsa delle forme rituali.
Tuttavia, la struttura inimitabile e ripetitiva, così come la teatralità dei gesti e l'attenzione riservata alla bella apparenza, conferiscono ai riti un potere simbolico profondamente unificante.
Il silenzio, il raccoglimento, il senso di sacralità necessari allo svolgimento del rito fondano un legame tra il sé e l'esterno, tra il sé e l'altro, i riti oggettivano il mondo, strutturano un rapporto con il mondo, creando una comunità anche senza comunicazione, propria della società rituale.
Han, contrappone la comunicazione senza comunità, quel "baccano" in cui una società sempre più atomizzante, il soggetto si esprime e si produce ritrovandosi a girare a vuoto su sé stesso, privo di un mondo di reali interazioni.
Per infrangere questo corto circuito, e all'interno di una più ampia critica delle patologie del contemporaneo, Byung-Chul Han propone un recupero del simbolismo dei riti come pratica potenzialmente in grado di liberare la società dal senso di una vera connessione con l'altro e rincantando il mondo.

Libretto da centellinare. Contiene passaggi che aiutano a capire la società odierna e il suo evidente declino, cosa abbiamo perso e cosa ancora possiamo recuperare. 

I riti sono azioni simboliche. Tramandano e rappresentano quei valori e quegli ordinamenti che sorreggono una comunità.
Creano una comunità senza comunicazione, mentre oggi domina una comunicazione senza comunità.
A costituire i riti è la percezione simbolica. Il simbolo (dal greco Symbolon) indica originariamente il segno di riconoscimento tra ospiti (tessera hospitalis). L'ospite spezza a metà una tavoletta d'argilla e ne dà un pezzo all'altra persona in segno di ospitalità. In tal modo il simbolo serve per il riconoscimento.

Le cose sono il punto fermo, stabilizzante della vita. I riti hanno la medesima funzione: stabilizzano la vita per mezzo della propria medesimezza (Selbigkeit), della loro ripetizione (Wiederholung).
La ripetizione come riconoscimento é quindi una forma compattante; il passato e il futuro vengono compattati in un presente vivo.

Nell'era postindustriale il baccano delle macchine cede il passo al baccano della comunicazione. Più informazioni, più comunicazione promettono più produzione, così la coazione a produrre si esprime come coazione a comunicare.

La cerimonia protegge come una casa: rende il sentimento abitabile, Un esempio é il lutto. La cerimonia funebre si stende come una vernice protettiva sulla pelle e isola dalle tremende bruciature del lutto dinanzi alla morte di una persona amata.

La religione cristiana é spiccatamente narrativa. Festività come la Pasqua, la Pentecoste e il Natale sono vertici narrativi all'interno di un racconto più ampio che offre senso e orientamento.

La poesia è l'insurrezione del linguaggio contro le sue stesse leggi.

Lo spirito arguto non è un'affermazione che si lascia ridurre a un significato univoco. E' un lusso quindi lussa, devia, recede dall'affare della produzione di senso.

Bisogna prendere le distanze dall'idea comune che il potere sia sottomissione, qualcosa di negativo o crudele. Il potere non è solo repressivo, ma anche seduttivo, erotico.
E' la reciprocità a caratterizzare il gioco col potere. Così Foucault interpreta il potere da una prospettiva di economia del piacere. "Il potere non è il male. il potere significa giochi strategici. Sappiamo bene che il potere non è il male".


 

domenica 12 novembre 2023

Riccione

Una tre giorni impegnativa ma densa di emozione e passione con ANPAS. 
Il progetto nazionale dal titolo "Convers-Azioni" tenutosi a Riccione descrive lo stato di salute dell'Associazione Nazionale e nel contempo fa intravedere la visione per il futuro; la ricerca progettuale (a cui l'evento era dedicato) non poteva che partire dalla tradizione. 
Riletto in una nuova chiave interpretativa, il lavoro svolto dalla base dell'Associazione su tutto il territorio nazionale si è tradotto in proposta, progetto ed idea. Le numerose tematiche di lavoro hanno permesso di far emergere nuove soluzioni e progettualità. Nel frattempo, e non meno importante, il confronto con volontari di altri territori, tanta simpatia, amicizia e scambio di idee. Bellissima tre giorni nell'altrettanto piacevole ed accogliente ambiente di Riccione. Molti gli ospiti importanti.







 

giovedì 9 novembre 2023

Lupo Vichingo


Allora, si parte da una leggenda. I vichinghi nel loro girovagare a seminar terrore e depredare l'intorno vicino e lontano liberano un demone... per la precisione un lupo mannaro.. qui si fa riferimento ad un demone norreno, ad una credenza legata ai riti del nord... e ci troviamo di fronte ad un mostro in grado di uccidere ogni volta che appare la luna piena... da qui, il piccolo borgo di Nybo vede il terrore farsi sempre più concreto, dalla morte di una ragazza alle successive stragi di cacciatori alla ricerca di un semplice lupo... solo una pallottola d'argento farà giustizia... ma il male oramai si è diffuso. Trama piacevole e credibile ma senza troppa convinzione.. riprova! sarai più azzannato!

mercoledì 1 novembre 2023

L'uomo invisibile


Partiamo dal punto debole del film. Il titolo! Averlo intitolato "L'uomo invisibile" ne ha tolto un buon 50% della suspence... ci ha già detto dove andremo a parare... ci ha insomma fatto leggere la terza di copertina o (una volta sarebbe accaduto) ci ha fatto sentire i commenti di chi usciva dal cinema al nostro ingresso.
Amen.
Detto questo, il film è davvero ben fatto, intelligente nelle rappresentazioni di questo stalker invisibile, acuto nel "non" rappresentarlo, geniale nel tragitto che ci porta al "non scontato" finale.
Di film con protagonisti uomini invisibili il cinema ne ha già proposti molti in passato... questo scuote il genere e ci fa davvero spaventare... con una protagonista brava, combattiva e piena di risorse... nonostante tutto.

 

Manuale di co-programmazione