lunedì 29 settembre 2008

Dalla Cina con fregone

Ricordate "Dalla Cina con furore"? Erano gli anni '70 e la Cina incuriosiva tutti.
Il libretto rosso di Mao, le arti marziali, un mondo sconosciuto e tutto da scoprire.
A distanza di 30 anni il commento più spontaneo é "Dalla Cina con fregone"; per riferirsi a tutte le porcherie che questo enorme Paese rifila a tutti coloro con cui entra in contatto.
Quello del latte alla plastica é l'ultimo e forse nemmeno il più grave degli allarmi che periodicamente vengono lanciati a proposito dei prodotti cinesi che ci vengono quotidianamente rifilati dal "fantastico" mercato orientale.
Guardare nel binocolo di produzione cinese lede la vista e irrita gli occhi dei bambini;
Giocare con il pallottoliere ti riempie di piombo (1.000 volte il valore fissato) e cromo (3 volte il valore fissato);
Riparare la bici con il kit cinese ti riempe di benzene a rischio cancro;
Giocare con il cavaliere magico ti inzuppa di prodotti chimici.
Per non parlare delle parti che si scollano, che si rompono, che danno scosse elettriche, che si usurano in un niente....
Ora, proverò a spiegare le cose nel modo più semplice possibile:
ma perché minchia dobbiamo comprare prodotti velenosi, pericolosi, realizzati con il lavoro dei bambini quando in Italia vigono leggi che se appena dici ad un dipendente "cacca" arriva la Finanza ed i Sindacati e ti appendono come un salame all'insegna della Ditta?
Quando qualcuno mi risponderà a questa semplice domanda potremo tornare sull'argomento.
Sino ad allora la risposta é una sola, sempre la stessa: ipocrisia ed interesse.

domenica 28 settembre 2008

il tempo scorre

In questi giorni ho acquistato l'agenda settimanale del 2009.
Come ogni anno, oramai da oltre 20 anni, con l'arrivo dell'autunno mi prende la fregola di entrare in possesso dell'agenda.
Un gesto apotropaico, forse. Un modo per possedere il controllo del tempo. Per arginarlo.
Adoro iniziare a riempire di segni e simboli l'agenda dell'anno successivo con qualche mese di anticipo. Mi preparo con meticolosità, guardo le date dei compleanni, le possibili date delle ferie, i ponti, le feste, finanche le scadenze dei pagamenti.
Meticoloso o malato? Francamente non l'ho mai capito.
Penso a quello che ho fatto durante l'anno in corso, se ciò che mi ero immaginato si é avverato oppure no, se positivo bene, viceversa mi riprometto di rimediare dinanzi all'agenda, manco fosse un testo sacro. Malato o meticoloso? E chi ci capisce qualcosa :)

sabato 27 settembre 2008

André Zucca - Ovvero quando la Kodak svela

In questi giorni, é in corso a Parigi, un importante rassegna fotografica sul passato della città.
Di particolare interesse, il periodo dell'occupazione nazista dal 1940 al '44.
Scalpore e polemiche hanno suscitato le foto di André Zucca, fotografo ufficiale del regime di occupazione nazista.
A lui era dato il privilegio di usare le prime pellicole Kodak a colori.
E' incredibile la forza di queste immagini!
Quella a lato, ove si vede l'anziana donna, costretta (per la sua origine ebrea) a portare la croce gialla di David, la dice molto più lunga di molti trattati di storia in merito al razzismo, al nazismo ed alla discriminazione.
Svelata dal colore, la memoria riacqusta forza e lo sdegno é totale.
Il dolore diventa reale, attuale, non antichi ricordi. La forza dell'immagine é tale da far riflettere anche i revisionisti da quattro soldi che si affacciano da ogni dove (Alemanno, La Russa, ecc.) ora che Silvio ha vinto le elezioni.... meditate gente meditate....

martedì 23 settembre 2008

Terre contro Foreste

Con l'acuirsi della crisi alimentare e l'aumento dei beni di consumo, ritorna drammaticamente il dilemma del sacrificio delle foreste a favore delle aree agricole.
E' una catastrofe non solo umanitaria ma anche ambientale. Oltre ad aggravare la fame nel mondo, l'aumento dei prezzi dei prodotti agricoli (in gran parte generato da speculazioni economiche che nulla hanno a che fare con la quantità dei prodotti) sta facendo accellerare la distruzione delle foreste con effetti potenzialmente devastanti per l'equilibrio di interi ecosistemi e per il cambiamento climatico della Terra.
Ad esempio l'Indonesia, che grazie all'esportazione dell'olio di palma ha incrementato del 244% le proprie esportazioni negli ultimi 7 anni, sta pagando un prezzo altissimo in temin ambientali distruggendo le proprie foreste.
Ogni ora vengono distrutti l'equivalente di 50 campi di calcio di foresta a favore della coltivazione delle piantagioni di palma. Le devastazioni sono tali che l'Indonesia l'anno scorso é balzata al terzo posto al Mondo per emissioni di gas serra dopo U.S.A. e Cina.
Per non parlare dell'Amazzonia, nel Mato Grosso, ove a fronte del recupero di terre agricole utilizzabili si preferisce bruciare le foreste. Non si intravedono vie d'uscita.

La fine (di parte) del Mondo

Non siamo alla fine del Mondo per come ce la propinano da sempre letteratura e fiction...
Non ancora almeno. Certo ci stiamo impegnando in tal senso, ma pare che ancora non basti.
In compenso, stanno finendo a velocità impressionante tutte le principali risorse utilizzate per questo dissennato sistema economico.
Entro 15-20 anni finiranno l'argento, lo zinco, il piombo, l'Antimonio, l'oro, il Mercurio, lo Zolfo.
Tra 20-25 anni mancheranno Cadmio, la grafite, il manganese, il bismuto, il rame, il petrolio, il molibdeno.
Tra 50 e 100 anni finiranno Nickel, Zirconio, Tungsteno, Metano, Uranio (per buona pace delle centrali nucleari), Fosfati.
Per fortuna l'acqua potabile finirà molto prima. Ed anche le scorte alimentari stanno rapidamente esaurendo, molto più velocemente dei metalli.
Rimedi? Riciclare, non sprecare, cambiare soprattutto stile di vita.

lunedì 22 settembre 2008

I caduti papalini

A Porta Pia, sabato 20 Settembre, quel buontempone del sindaco di Roma è andato a rendere omaggio ai militari papalini morti nel difendere Porta Pia dall'attacco dei Bersaglieri.
E' il ribaltamento della realtà.
Primo: se ad Alemanno manca tanto lo Stato Pontificio di qualche anno fa, vada a fare il sindaco oltre le mura.
Secondo: se Alemanno ha giurato sulla Costituzione si smentisca (o restituisca le laute prebende che riceve senza battere ciglio per fare il sindaco di TUTTI e non solo di chi gli fa comodo).
Terzo: Alzi la mano chi sente la mancanza del Papa Re.
Quarto: Che Schifo!!!
Quinto: Non toccatemi il Risorgimento, unico momento di cui essere orgogliosi nel dirsi Italiani.
Inutile continuare.

La preapertura della caccia

Qualcuno mi spieghi che minchia vuol dire pre-apertura della caccia!!
Ovvero, la caccia dovrebbe aprire il 1° Ottobre? E invece no!! C'é la preapertura... e difatti quindici giorni prima, quei lardosi dei cacciatori, che se non ammazzano le povere bestie il loro ego va a culo, eccoli li a sparare nei boschi senza rispetto alcuno.
Gli animali hanno un bel dire: "scusi signor cacciatore, ma la caccia non apre tra quindici giorni?" e il cacciatore: "no caro mio, sei male informato, é la preapertura" e giù a sparare a destra e manca.
Perché non c'é la preapertura dell'ufficio postale? della banca? del periodo per la pensione? NO!!! la preapertura si fa solo per la caccia e per quel milione di minchioni che non avessero i trigliceridi alle stelle per la alimentazione quotidiana devono ammazzare la lepre, perché si sa: "fa molto moda avere la lepre da mangiare, o come dicono loro il selvatico con il pelo"...
Poi tra un mese ci saranno i freezer pieni di animali, e i cacciatori che conosco ad ogni occasione: "lo vuoi il fagiano? per favore, te lo dò già spiumato, che mia moglie gli gira il culo di averlo in casa e non me lo cucina, ti prego..." Ma porca di quella puzzola! Lascialo dove é il fagiano, sparati agli zebedei, che tua moglie é più contenta...
Per favore quest'anno facciamo la prechiusura della caccia, che siamo belli che stufi di vedere sti fessi in giro per i boschi vestiti come dei russi in Cecenia. Grazie

giovedì 18 settembre 2008

Effetto serra e nuove abitudini

Notizia di questi giorni: gli effetti del cambiamento climatico influiscono sulla richiesta di case nelle località alpine. In Italia rischiano Piemonte e Lombardia.
I Paesi Alpini vedranno chiudere ben presto i loro impianti sciistici, (che già oggi in parte utilizzano i cannoni per l'innevamento artificiale) e questo avrà conseguenze incalcolabili per il mercato immobiliare.
Chi mai comprerebbe una casa che a due passi dagli impianti si ritrova improvvisamente priva di neve per tutti gli inverni a venire?
I ricercatori dell'Ocse hanno rilevato che per ogni grado centigrado di aumento della temperatura le località innevate naturalmente si troveranno ad alzare di 150 metri la loro quota.
Molti centri alpini stanno correndo ai ripari ripensando l'offerta per il turismo: passeggiate a cavallo, terme, centri benessere, eco-musei, sentieri natura, piste di pattinaggio..
E... provare ad inquinare di meno, no?

Gli spaventapasseri

Cosa sono gli spaventapasseri? Grotteschi simulacri della figura umana, non solo sinistri guardiani delle coltivazioni, ma anche espressioni dell'inconscio collettivo, immortalate da film dell'orrore, fiabe gotiche, storie fantastiche: non a caso fra gli accompagnatori della piccola Doroty nel Mago di Oz c'é appunto , uno spaventapasseri.
E una sorta di spaventapasseri - un rivestimento di paglia degli alberi da frutta, usato d'inverno nelle campagne polacche - anche lo Chochol, la macabra apparizione che guida il corteo dei defunti nelle nozze di Wyspianski.
Celebrati da poeti e artisti, questi enigmatici residui della civiltà contadina non godono a quanto pare di analoga considerazione su quello che dovrebbe essere il terreno di applicazione delle loro silenziose virtù, ovvero i campi che erano destinati a presidiare: difficile che gli agricoltori di oggi si mettano a disporre sgraziati pupazzi a difesa delle loro piante, preferendo ormai sostituirli con ogni sorta di moderni ritrovati, compresi gli orribili congegni che producono botti simili a spari.
Nè risulta che antropologhi e studiosi del folklore li abbiano posti al centro di ponderosi saggi.
Cosa é uno spaventapasseri: la testimonianza di un tempo che non c'é più.

Liberamente tratto e reinterpretato da "Spaventapasseri in convention" di Renato Palazzi.

martedì 16 settembre 2008

Paesaggi Alpini

Uno degli aspetti caratteristici dei villaggi di montagna é la presenza di numerose fontane, spesso posizionate al centro delle piazze. Fino a qualche generazione fa, infatti, erano il luogo dove le donne facevano il bucato, dove si portavano gli animali ad abbeverare e, prima che le case fossero dotate di acqua corrente, dove gli abitanti si rifornivano di acqua.
Perciò le fontane erano il lugo d'incontro privilegiato dove soddisfare curiosità e pettegolezzi, vero motore della società alpina.
Qui gli abitanti si scambiavano le ultime novità mentre svolgevano le attività quotidiane.
Ecco perché era importante la loro collocazione e la collocazione degli affacci delle case, da cui poter osservare chi andava e veniva, decidendo se rendersi visibili o no.
Era necessario poter scegliere il momento opportuno per andare in piazza e associarsi alle persone riunite intorno alla fontana, oppure rinviare.
Oggi le fontane hanno perso la loro funzione originaria e sono rimaste solo un luogo di sollievo per i viandanti assetati e per il gioco dei bambini. Non di meno la loro posizione ne rivela l'antica centralità all'osservatore attento.

Fonte: "il territorio culturale dell'Engadina e della Bregaglia" Edizioni Valentina - Chasper Pult.

lunedì 15 settembre 2008

Macugnaga

Anni fa la mia vita si concentrava in poche semplici cose: l'arrampicata su roccia (allora detta free climbing scopiazzando la scuola californiana), mangiare e dormire (perché senza non si vive), studiare (nel tempo libero).
Come potrete capire per me l'arrampicata era tutto. Dopo i primi anni a cercare di migliorarmi e diventare sempre più forte, mi vennero le fregole.
Dovevo a tutti i costi superare questa o quella via che a seconda dei casi mi si parava davanti.
Periodo bellissimo ma spesso con rabbiose giornate senza risultati. Non capivo che era tutto un gioco. Come la Vita del resto é tutto un gioco e prendersela spesso é inutile.
Ma ero giovincello e non capivo.
Finalmente un giorno mi si presentò l'occasione: gara di arrampicata a Macugnaga con tanto di giudice e premi. La mia occasione.
Passai intere giornate a spiare la preparazione delle vie, ad allenarmi, a valutare gli avversari. Dovevo riuscire. Ci sarebbe stato il pubblico, gli amici da stupire, la mia autostima, anzi il mio ego.
Inizia la giornata, tutti emozionati, si comincia a salire, é il mio turno.
A metà salita le bande che delimitano la via si staccano intralciandomi, fatico, cincischio, cado da 15 metri, fortunatamente non tocco terra, ma il volo mi costa una discreta commozione celebrale ed il ricovero d'urgenza in ospedale.
Il giorno dopo ovviamente sono di nuovo in parete a provare una nuovissima via su una parete da 600 metri di altezza.
La morale: da quel giorno non ho più gareggiato con me stesso. Ho solo cercato il momento, la soddisfazione di fare le cose. E questo, ancora oggi, mi accompagna...

domenica 14 settembre 2008

La scuola a pezzettini

Una piccola polemica, proprio perché genitore, proprio perché non resisto.
Per risparmiare sulla Scuola, il neo ministro Gelmini (laureanda a Catanzaro....) ritiene di aver scoperto l'acqua calda: meno ore di scuola, meno maestri.
Ho alcuni suggerimenti da darLe:
1) per risparmiare sui libri stampi solo le pagine pari.
2) per risparmiare sui bidelli, faccia pulire dagli alunni.
3) per risparmiare sul riscaldamento, faccia portare la legna da casa, dai genitori.
4) per risparmiare sui computer torniamo al regolo.
5) per risparmiare sull'italiano, tolga le vocali.
6) per risparmiare sull'elettricità, una dinamo a pedali (mens sana in corpore sano).
7) per risparmiare sulla matematica, solo sottrazioni.

Ma va a sunà l'organ a Baggio!

Viva la Grappa

In periodi come questi, ove la trasgressione ad ogni costo, ad ogni prezzo, con qualsiasi cosa é argomento costante dei quotidiani e della televisione, appare anacronistica la notizia - peraltro passata in sordina il 14 di agosto - che i parlamentari della Lega abbiano chiesto di rendere legale la produzione casalinga della grappa.
La "Graspa", quella clandestina, delle vallate di montagna e dei cascinali contadini, quella degli Alpini: finalmente sarà legalizzata.
Fine del proibizionismo, in un epoca in cui oramai non é vietato più nulla, salvo le cose più stupide (ricordate i superpoteri ed il divieto di sdraiarsi nei parchi pubblici a leggersi il giornale?) e fine della magia.
La grappa é l'acquavite ricavata dalle vinacce insieme con un'eventuale aliquota di depositi del vino. Le materie prime devono essere ottenute da uve prodotte e vinificate in Italia, distillate in impianti collocati nel territorio nazionale.
La grappa é la sola acquavite ad essere prodotta da una materia prima solida posta direttamente in alambicco. La produzione casalinga della grappa attualmente é vietata dalla Legge per ragioni igieniche e fiscali. Ricordo infinche che la produzione avviene a mezzo di alambicchi continui (senza interruzione nella lavorazione) e discontinui che si classificano in tre categorie: a fuoco diretto, a vapore, a bagnomaria.
Illusi dalla pubblicità che i superalcolici debbano essere stranieri, la più nostrana, genuina ed italianissima grappa non teme confronti per rincorrere i propri pensieri dopo un lauto pasto o di fronte al fuoco di un camino. Controindicazioni: non guidate dopo averne bevute troppe!!!

Gli "stacchi" della Chiesa di San Giorgio

Altro interessante affresco, o meglio parte di ciò che rimane sono gli "stacchi" conservati nella Sacrestia.
Frammenti di affreschi romanici, rappresentano 3 teste di personaggi con aureola, di uno dei quali, nel frammento più grande, é visibile anche mezzo busto, con le mani alzate in atto di preghiera.
Non é improbabile che siano stati staccati dall'abside romanica (ormai sostituita da un presbiterio poligonale) dove frequentemente erano raffigurati gli apostoli intorno a Cristo.
La Parrocchiale fu costruita e poi rimaneggiata più volte, senza tener conto dello stile e della simmetria. Lo stesso campanile "a parte meridionali annexum ecclesiale", come spesso avveniva, doveva essere solitario e poi inglobato con i successivi ampliamenti della struttura.

sabato 13 settembre 2008

La S.S. Trinità della Chiesa di San Giorgio di Varzo

Ieri ho parlato dell'affresco dell'impiccato. Oggi vi illustrerò l'affresco della Santissima Trinità posto all'interno della Chiesa di San Giorgio a Varzo.
Ricordiamo intanto che Dio esiste in tre ipostasi, Dio - Padre, Dio Figlio e Dio Spirito Santo. Tre immagini di Dio, indivisibili e inconfondibili, é la Santissima Trinità.
Sulla facciata dx all'interno della chiesa, troviamo questa bellissima rappresentazione.
Come rappresentare Dio? Se uno e trino, non si poteva certo rappresentare Dio Padre, Dio Figlio e Dio Spirito Santo diversi tra loro, ciò avrebbe voluto significare che uno era venuto prima degli altri e questo avrebbe messo in dubbio l'idea stessa di Dio.
Per questo l'immagine rappresenta tre personaggi uguali che benedicono con la mano destra alzata e indicano il pane ed il vino con la mano destra. Non é un caso che la Chiesa si rapporti a queste rappresentazioni iconografiche con prudenza e spirito critico arrivando a vietarne alcune rappresentazioni. Pensate la difficoltà nel comprendere da parte del volgo!!



venerdì 12 settembre 2008

Un affresco originale

La Chiesa di San Giorgio sita in Varzo, presenta sia all'interno che sulle facciate esterne una serie interessante di affreschi.
Proverò ad illustrarne alcuni con la speranza di suscitare in voi curiosità e voglia di visitarla.
Costruita nel 1200, ricostruita, ampliata, rimaneggiata più volte (anche a causa del passaggio delle numerose guerre religiose con gli Svizzeri) presenta, per chi abbia voglia di scoprirla, testimonianze di tanti tribolamenti.
Quello a lato ad esempio é un affresco sito nella lunetta interna sul lato dx sotto l'organo.
Viene raffiugurato San Antonio benedicente, la Chiesa di Varzo come doveva apparire intorno al 1500, due figure genoflesse, un uomo impiccato.
L'immagine pare rappresenti un ex voto. Si narra che la persona, rimasta impiccata per tre giorni venne deposto ed ebbe salva la vita.

Colte al volo

Ascoltando le donne in confessione i preti sono contenti di non essere sposati. (Armand Salacrou).

La democrazia é l'arte di dire "Bel cagnolino", finché non hai trovato un sasso. (Wylon Carlin).

Al cinema il sesso c'é sempre stato. Solo che adesso é anche sullo schermo. (Danny Thomas).

Io sono un uomo che non deve chiedere mai. Di solito imploro. (Comix).

Era il tipo di donna che si incontra una sola volta nella vita. Se sei proprio sfigato, due. (Panebarco).

Il dubbio più serio mai gettato sull'autenticità dei miracoli biblici é il fatto che la maggioranza dei testimoni erano pescatori. (Binstead).

Se hai un padre povero sei sfortunato. Se hai un suocero povero sei scemo. (Proverbio).

tratte da "Anche le formiche nel loro piccolo ..."

giovedì 11 settembre 2008

Quei guerrafondai degli svizzeri

Forse vi sarà gia stato raccontato o l'avrete letto da qualche parte: La Svizzera é un autentico traforo. In ogni anfratto, strada, casa, monumento, si nascondono tunnel, bunker, rifugi antiatomici, spazi per l'esercito.
Il perchè di tutto questo, in una nazione da secoli dichiaratamente pacifista e pacifica? Prevenzione la chiamano loro, difesa a riccio la chiamano i Generali del loro esercito.
Nulla di male sia chiaro, ma a me suona di un brutto...
Quello a lato é il rifugio (uno dei ...) utilizzato dall'esercito in Sempione. Per chi non credesse a quanto scrivo, visitate il museo che si trova sulla strada Napoleonica del Sempione. Ciao.

mercoledì 10 settembre 2008

Una giornata di tanti anni fà


Domani é il mio compleanno.
Sono nato 42 anni fà ... Miiiii.... tantissimi.....
Per nulla! La vita inizia adesso. Sono fiero dei miei anni trascorsi e di tutte le cose che ho fatto, visto, meditato, letto, pensato.
Tra le varie imprese in cui mi sono cimentato, ricordo con piacere, quella di tentare di catalogare tutte le edicole sacre della mia valle (Anno 1986).
La Valle Divedro, zona di frontiera oggi e maggiormente in passato, quando pochi alpeggi erano contesi da cristiani e protestanti (per non parlare dei Dolciniani), divenne per parecchio tempo teatro di scontro armato tra le varie fazioni e occasione per realizzare in ogni angolo possibile Sacri Monti e cappelle votive.
Per non parlare delle Chiese. Solo Varzo ne conta oltre 10 (per 2000 abitanti, un bel rapporto...).
Per mesi girai per boschi riscoprendo percorsi, spazi di preghiera, insegne votive, affreschi, scorci bellissimi.
E delle Chiese, che dire? San Giorgio, Santa Barbara, ecc. Una più bella dell'altra.
La cappella dell'immagine é quella di Maulone, dedicata a San Giorgio ed il Drago.
Oggi (2008) non c'é più. Crollata per l'incuria e per il ladrocinio di chi aveva raccolto i soldi per il restauro e se li é mangiati.
La foto non rende giustizia del luogo magico. La leggenda vuole che sia stata realizzata laddove il Santo sul suo cavallo, nel tragitto da Varzo all'Alpe Veglia poggiò lo zoccolo.
Quell'anno, ultimo di quelli spesi nel frequentare la scuola per Geometri, mi regalò grandissime emozioni (e non lo dico tanto per dire).
Le foto che vedete sono scannerizzate da una Diapositiva fatta con una vecchissima Kodak a scatto fisso e senza regolazioni, lo si capisce dai colori e dalle macchie, una cosa che solo a pensare ai marchingegni odierni mi viene la nostalgia.
L'occasione di questa mia sviolinata e della sortita nel passato é solo una scusa per farmi gli auguri e dirmi che non rinuncio a nessuno dei miei bellissimi ricordi e dei futuri progetti.

martedì 9 settembre 2008

Che ne sarà .. della mia città?

Vi siete mai chiesti cosa sia una città?
Chiudiamo gli occhi ed immaginiamo Roma. Cosa ci viene in mente? il Colosseo? Proviamo con Parigi. La Tour Eifell? Milano. il Duomo e la Madunina?
Potrei continuare a lungo con questo gioco.
Provate a farlo con la Città/Paese/Borgo dove abitate Voi. Che succede? Nulla? Oppure vedete i vostri amici, le strade dove avete giocato a pallone? I vostri amori, il bar all'angolo?
Bene, la città é tutto questo messo insieme.
Nata per tenere insieme persone e far prosperare il commercio, contenitore di cultura, posti di cui essere orgogliosi.
Cosa sei diventata città mia? Oramai invasa dalla raccolta differenziata: lunedì secco, martedì umido, mercoledì ingombranti, giovedì? vetro, venerdì plastica. il sabato c'é il mercato e la domenica in giro non c'è un cazzo di nessuno (tutti scappati, tutti altrove).
Ricordate quando ancora si poteva giocare in strada, quando non c'erano le recinzioni, i cani a ringhiare, la rete verde per tutelare la privacy e tener lontani i marocchini che vogliono venderti le loro merci?
Provateci oggi senza farvi tirar sotto da un auto, o multati dai vigili per violazione di qualche stupida ordinanza (leggi superpoteri).
Quando a pochi metri da casa passava la roggia dove pescar le rane e non temere di veder uscir le pantegane, quando le persone ti sorridevano e non pensavano ad adescare bambini (o comunque lo facevano con discrezione), quando i prati erano di tutti.
Questa é la mia città. Quando si andava a casa dei vicini per ogni e qualsiasi stupidata, quando della televisione (Sky compresa) nessuno sentiva il bisogno.
Perché ci tappiamo in casa e invece non cerchiamo di vivere gli spazi pubblici, perché non ci battiamo per averli, magari puliti? a misura di bambino e disabile? Perché ci siamo arresi?

lunedì 8 settembre 2008

Eia, Eia, Alalà ... o forse no?

Prima il Sindaco di Roma Alemanno, poi il Ministro della Difesa La Russa, si lanciano nel revisionismo storico.
"Il Fascismo non fu il male assoluto", dice il primo; gli fa eco il secondo spendendo una parolina di ricordo per i soldati che militarono nella Repubblica di Salò.
Non avessero cariche pubbliche, non avessero giurato sulla Costituzione, gli darei dei buontemponi.
Francamente ritengo che il Fascismo fù all'epoca l'alternativa al comunismo ed in quanto tale violento, dittatoriale, repressivo.
Ci trascinò in una guerra disastrosa e ci vide alleati con quel simpatico pittore in arte Adolf Hitler impareggiabile nello spedire nei lager ebrei, comunisti e quant'altro non gradito.
Sarà pure vero che la Storia la scrive chi vince e chi perde mastica amaro, ma appare difficile, pur riconoscendo le poche cose buone fatte dal ventennio, sostenere che una dittatura sia "accettabile". Meglio, molto meglio, una vecchia, difettosa e affaticata democrazia.

domenica 7 settembre 2008

Pance che vanno, bimbi che vengono

Della serie: "cose dell'altro mondo".
Avrete tutti notato come il piccolissimo figlio della Palin (la vice di Maccain candidato dei repubblicani alla carica di Presidente degli Stati Uniti), affetto da sindrome di Down, sia stato "usato" come icona dalla stessa e dall'intero agora repubblicano per dimostrare quanto la "famiglia" e la "difesa della vita" siano importanti per questa parte politica.
Si sa, in amore come in guerra tutti i mezzi sono leciti, e cosa é una campagna elettorale se non una guerra senza esclusione di colpi?
Peccato che del nipote in arrivo (da parte della figlia della Palin, il cui unico difetto é il non essere maggiorenne e nemmeno sposata) non solo non si parli ma ci si vergogni, arrivando a parlare di matrimonio riparatore.
Due pesi e due misure? Se la vita é da difendere, provate anche ad insegnare della buona "educazione sessuale" e del sano "amore per i figli". Gli eventuali figli nasceranno senza colpe (come é giusto che sia) e cresceranno senza vergogna (ne hanno tutti i diritti) E' così difficile? Meno ipocrisia, grazie.

Wendell P. Bloyd

Prima mi accusarono di condotta molestia, non essendoci leggi contro la bestemmia.
Poi mi rinchiusero in manicomio e fui ammazzato di botte da un sorvegliante cattolico.
Il mio torto fu questo: dissi che Dio mentì ad Adamo e lo destinò a vivere una vita da sciocco, ignaro del male come del bene del mondo.
E quando Adamo gabbò Dio mangiando la mela e scoprì la menzogna, Dio lo cacciò dall'Eden per impedirgli di cogliere il frutto della vita immortale.
Ma, Cristo! voi gente di buon senso, ecco cosa dice Dio stesso nel libro della Genesi: "E il Signore Iddio disse, ecco che l'uomo é diventato come uno di noi" (un pò di invidia vedete), "a conoscere il bene e il male" (smascherata la balla che tutto é bene): "e allora, per paura che allungasse la mano a prendere anche dall'albero della vita e ne mangiasse, e vivesse in eterno, il Signore Iddio lo cacciò dal giardino dell'Eden" (A me pare che la ragione per cui Dio crocifisse il proprio Figlio per uscire da quel brutto imbroglio, sia che questo é proprio da par suo).
da Antologia di Spoon River - Edgard Lee Master

sabato 6 settembre 2008

Una giornata no

Quando si dice una giornata no.
Sveglia alle 4 stamattina con l'intenzione di andare a funghi.
Piove, ma vado lo stesso...
Distributore, 20 euro per la benza, l'automatico si mangia i soldi.... 2 parolacce, altro distributore, 10 euro e riparto.
Durante il viaggio ripasso l'ordine delle cose: preso tutto? No, ovvio, dimenticato i sottopiede degli scarponi....
Oramai sono in viaggio, ci metto della carta. Mi costerà un male ai piedi per qualche giorno.
Arrivo in Valstrona, sono le 6, é ancora notte, piove che Dio la manda... Frontalino + pila per la luce per vedere dove vado.
Il buio si protrae sino alle 8,30, mi aggiro nel bosco come un imbecille, tutto solo, salvo una mandria di cinghiali che mi traversa la strada.
Continua a piovere sempre più forte. Funghi? nemmeno l'ombra. Mangio un panino in piedi con l'ombrello tra due rami (quello almeno l'avevo portato).
Salgo ancora, prendo un ramo in fronte (caz...) un bernoccolo dolorante.
Arrivano le 11,30 e ho raccolto 4 funghi (in 5 ore e 1/2) un vero primato.
Giro i tacchi, male ai piedi, male alla testa, Torno a casa.

venerdì 5 settembre 2008

La Thyssen

La scorsa settimana, la mia amica Ezia ed io abbiamo tenuto un corso di primo soccorso aziendale ai dipendenti di una ditta.
Un esperienza piacevole, positiva e gratificante.
Persone di varia estrazione sociale, attente, curiose, critiche al momento giusto.
Dubito che avremo ancora persone così. Ma perché non sperarci?
Ezia ha avuto un idea fulminante, al termine delle lezioni, su apparati, organi, procedure da seguire e sul come chiamare il 118 ha fatto seguire il filmato dell'incidente alla Thyssen del 6-7 dicembre 2007 a Torino.
C'é stato il gelo in aula; il simpatico mormorio che fino a quel momento aleggiava nell'aria, si é spento, come si sono spenti i 7 operai quella notte in quella maledetta fabbrica.
La classe operaia va in paradiso diceva uno slogan di qualche anno fa.
La classe operaia va solo al cimitero dico io.
Dovrebbero far vedere quel video, anzi dovrebbero far vedere il film (due ne sono stati presentati recentemente a Venezia) in tutte le scuole, a partire dalle medie.
Forse si capirebbe il valore del lavoro, e la necessità, oserei dire l'urgenza affinché la mattanza di oltre 3.000 morti bianche ogni anno in Italia possa se non cessare almeno diminuire.
Passate parola.

Tolleranza Zorro

"Tolleranza Zero! Tolleranza Zero! Tutti ad invocarla, manco fosse un problema alimentare.
Peccato che a tanta intolleranza, perché di questo si tratta (vedete il potere delle parole?) ci sia una sostanziale tolleranza 100 a certi comportamenti scorretti e cattivelli.
Mi riferisco ai casi Parmalat e Cirio ad esempio: migliaia di famiglie imbrogliate e il Governo invece di punire il falso in bilancio (come negli States ad esempio o in Giappone, o nella comunista Cina) lo derubrica a "finanza creativa".
Come le morti sul lavoro ed il lavoro nero (due facce della stessa medaglia): tutti a dire facciamo qualcosa, ma nei fatti, anche le recenti disposizioni normative hanno cancellato l'obbligo di iscrivere i lavoratori almeno 24 ore prima dell'inizio effettivo della prestazione lavorativa (per cui prima inizi a lavorare, io non ti metto in regola e se ti fai male ti butto sul marciapiede).
Come la lotta alla mafia (e chi li ferma?), come le opere pubbliche iniziate ed abbandonate (e chi paga?), come la piaga degli incendi estivi che distruggono il nostro bellissimo meridione (e non solo quello!).
Io la chiamo "tolleranza Zorro", quella un pochino furbina, demagogica, fatta per prendere voti, per non scontentare la propria parte politica, per tranquillizzare i nonnetti che guardano la televisione. E voi come la pensate?

giovedì 4 settembre 2008

Gli immigrati votanti

Ci risiamo. Quando l'estate volge al termine, é tutto un affacendarsi per feste di partito (che se non fosse che si mangia bene, tipo quelle dell'ex Unità oggi Partito Democratico, non ci andrebbe una cippa di nessuno).
Ad ognuna di queste, i nostri indomiti politici, tutti impegnati tra un emergenza e l'altra (e la programmazione? Bella parola nè?? Molto inutile, mai usata) se ne escono con boutade inutili, perniciose e che non portano da nessuna parte.
Pare incredibile, ma l'impressione é che in Italia, quando si voglia dare il via a qualsiasi confronto, si debba per forza andare in televisione o in platea a dire castronerie, salvo poi dire che si é stati fraintesi.
Mi riferisco in questo caso (ma potrei fare un elenco chilometrico) alla proposta dell'on. Fini e dell'on. Veltroni di permettere agli immigrati di votare almeno alle amministrative.
Bene, bravi, sette più, salvo a distanza di 24 ore essere smentita dal comunicato che dice: "non é previsto nel programma di Governo"...
E quando mai quello che i Governi fanno da 50 anni a questa parte era inserito nel programma ?
E se anche non é inserito perché non affrontare la questione?
Diciamo la verità, navigare a vista lo sanno fare tutti, ma di dire cosa si andrà a fare in materia di energia, cultura, ambiente, salute nessuno: e non parlo delle pirlate tipo "il nucleare si, la polenta no" o "abbasso i finocchi, viva i carciofi" no, parlo di idee vere, su cui costruire consenso, dibattito, interesse.
Vabbé, stiamo a vedere in quanto tempo anche questa proposta finisce nel nulla.

Salviamo le canne

Per la serie: "quando la realtà supera la fantasia".
Il prete di Sangiano nel tentativo di restaurare l'organo della chiesa del paese ha lanciato una campagna di raccolta fondi con il titolo "Salviamo una canna"!
Non vi dico cosa si sta muovendo: sballoni di tutta Italia si dirigono verso il prete che pare avere così ampie vedute.
I radicali plaudono all'iniziativa, Lo stesso Marco Pannella ha interrotto lo sciopero della fame.
Le Guardie Padane hanno dovuto posare il reticolato all'uscita dell'autostrada a Capolago.
Mi terrorizza il giorno in cui gli agricoltori, per salvare il loro raccolto se ne usciranno con l'infelice slogan: "W le pere".....

martedì 2 settembre 2008

La riscossa dei mostri

Chi l'ha detto che i mostri debbano necessariamente far paura o far del male? E' il caso dei Gormiti, i mostriciattoli della italianissima Giochi Preziosi. Non solo vendono tantissimo, al punto che li esportiamo all'estero e presto arriveranno negli Stati Uniti, ma a sentire il Sole 24 Ore, verranno anche quotati in Borsa!

Finalmente dei mostri seri. E chi sa mai che con questo buon esempio, anche Dracula, L'uomo Lupo, e l'intero immaginario delle paure infantili non si ravveda. :))

Un pessimo Stato

Ne ho parlato ieri, ne riparlo oggi.
Ho visto le immagini dei "tifosi" (?) e di quello che é successo nella prima domenica di campionato.
Vi sembra normale che, in uno Stato che si professa democratico e magari serio, ogni domenica, ogni partita, ogni trasferta, siano occasione per far violenza, teppismo, terrore, danni?
Perché quando una somma di idioti distrugge un treno e caccia i passeggeri lo Stato non usa i mezzi che ha per riportare l'ordine?
Forte con i deboli (poveri, extracomunitari, ecc.), debole, anzi debolissimo con i forti.
E' questo il motto dello Stato Italiano. E' come ho scritto nel titolo del post un "pessimo Stato".
Lo si vede nelle leggi "ad personam" nel premiare i furbetti dei vari quartierini, nel sopportare, anche nell'ammiccare a personaggi di varia estrazione estrema permettendo lo sfacio della civile convivenza del nostro Belpaese.
Perché non dovrebbero esserci i bulli a scuola, se poi nella vita i bulli vincono?
Perché combattere la mafia se poi dal Rubicone in giù lo Stato Italiano ha abdicato da tempo la propria presenza?
Mi spiace dirlo, ma a volte mi manca uno Stato Autoritario. Dove le leggi sono quelle e non si discutono. E chi sbaglia paga. E' troppo chiedere almeno la decenza di una parvenza di legalità alla nostra fragilissima democrazia?

lunedì 1 settembre 2008

La testa nel pallone

Il titolo non é nuovo, ci sono libri, trasmissioni televisive e quant'altro, a testimoniare l'affetto dei milioni di italiani che seguono con passione il calcio.
Quello che é inconcepibile, restano gli incidenti che dall'inizio del campionato (vedasi ieri) regolarmente colpiscono i cittadini tutti, a causa delle tifoserie formate da emeriti somari che non trovano di meglio da fare che riunirsi per fare danni.
Perché per loro la "tolleranza zero" non si applica?
Forse perché sono voti? Forse perché meglio li che in strada a protestare contro la difficoltà di arrivare a fine mese?
Forse perché sono un problema sociale che lo Stato non é in grado di gestire: "che volete sono ragazzi...".
Perché poi esistono tante altre discipline sportive seguite da persone normali e non da idioti?
Per favore provveda chi di dovere e basta con leggi e decreti disapplicate dopo 1/4 d'ora.

l'antequotidiano

Ricordate "Tru Calling"? Quella serie televisiva, in cui il principale interprete, riceveva il giornale con le notizie del giorno dopo e regolarmente salvava la vita a qualcuno?
Pensate invece ad avere tra le mani il giornale di ieri.
E chi mai lo leggerebbe? Il suo utilizzo immediato sarebbe divenire confezione per la verdura del giardino. O sbaglio?
Una delle cose che amo fare é proprio quella di leggere il giornale di ieri.
Perché? Provateci, é intrigante. Permette di riappropriarci del tempo. La velocità con cui viaggiano oggi le informazione é tale per cui non c'é tempo per riflettere, per assimilare e digerire. Tutto é fretta, tutto é raziocinio. Si salta immediatamente alle conclusioni, senza riflettere sul motivo o sul contorno delle notizie.
Leggere l'antequotidiano sgombra il campo da molti equivoci, ci fa sentire molto più forti e sicuri di fronte alle pagine che ci scorrono davanti. Cancelliamo la fame di news che ci intorpidisce la mente e ci rende insofferenti della lentezza dei media.
Pensiamo ai casi di cronaca nera. Il giornale ha già in tasca il nome del colpevole, smentito regolarmente il giorno dopo per troppa fretta, per necessità di riempire la pagina bianca che deve per forza vendere un certo numero di copie....
Le notizie di ieri, lette oggi diventano quello che realmente dovrebbero essere: i fatti!
Non ne siamo dominati, non ne siamo soffocati, né illusi, ingannati e poi repentinamente abbandonati. Non ci credete? Provateci.

Ultra