martedì 31 maggio 2016

Una corsa lunga un pò...

Ne avevo parlato in due precedenti post, UNO e DUE ...  Ma è più forte di me, non riesco a non riproporre e raccontare questo itinerario.
Eccomi qui, questa volta armato di cellulare con gps... così che mi è possibile tracciare l'itinerario, definirne i km, i dislivelli in salita e discesa e tutto quello che la moderna tecnologia oggi consente.
Ciò che la tecnologia non potrà mai dare è la bellezza del percorso, la fatica ed il sudore, ma anche la felicità provata (estasi) nel ripercorrere tutto il tracciato con la lingua a penzoloni ed un caldo feroce..
Felicità pura e alla fine gambe brasate, sia dallo sforzo (legno puro) che da rovi ed ortiche...
Fantastico.

Galleria d'Arte Moderna Giannoni - Novara

Una vera miniera d'oro, la Galleria d'Arte Moderna Giannoni, sita al Broletto di Novara. La visito per vedere la mostra di Longoni (ne parlo in un altro post) e scendendo le scale da un piano all'altro, ci capito per caso. Talmente per caso che vengo rincorso dal custode che mi scuce 3 euro.
Mai soldi sono stati spesi meglio. Lascio a voi ogni valutazione.




lunedì 30 maggio 2016

Piccoli Brividi


Certo è che, se dai libri da te scritti, i tuoi incubi prendono vita, tutto si fa maledettamente complicato. Al punto da render necessario dover riscrivere una nuova storia che tutte le raduni e riporti la calma.
In breve la trama: giovane si trasferisce in un nuovo Stato (siamo in USA) e trova una bella vicina di casa con un padre bisbetico. Nel tentativo di salvarla da un travisato pericolo, apre involontariamente un libro (anzi due) e scatena l'uomo delle Nevi!
Ma il peggio deve ancora venire: dai nani assassini allo spaventapasseri, dalla mantide religiosa gigante al cane mannaro, dalle piante carnivore ai marziani con raggio gelante, oltre agli zombie tutti comandati dal pupazzo parlante di nome Slappy... Ne vedremo delle belle...
Non vi ricorda Jumanji del 1995? Ecco, qualcosa di molto simile. Con in più un sacco di mostri di ogni genere e un ottimo Jack Black nel ruolo dello scrittore scontroso...
Qui il trailer

domenica 29 maggio 2016

Gods of Egypt

Una terra in cui dei e umani convivono in pace. Un mondo del passato, l'Egitto, ove tutto ha inizio.
Una dimensione divina che trasforma antichi miti in realtà. Questo è "Gods of Egypt" e come potete ben immaginare, non vi è nulla di più tragico e di umano del bisticciato mondo degli Dei. Con debolezze e avidità pari alla loro potenza.
Ed ancora una volta è fame di potere, di superare il padre e togliere di mezzo il fratello, di avere la donna amata da altri, di usare l'inganno e la forza... Ancora una volta assistiamo ad una fiaba antica in chiave moderna. Belli gli effetti speciali, divertente la trama, palestrati gli attori (primo fra tutti il cattivone Set - Gerard Butler) e pur se scontato il finale un ottima storia d'amore.
Molti hanno parlato di flop. Peccato, meglio di tante storie in chiave moderna, senza arte ne parte. Qui la tragedia si intuisce e i combattimenti servono solo per renderla meno evidente, per pura esigenza di pubblico. A che serve essere Dei, se poi quello che ci manca è terribilmente umano?

Giorgio Albertazzi

Un altra icona dell'arte ci lascia. In questo 2016 destinato alla decimazione di pubbliche figure...
Non che gli altri anni siano andati meglio. E che morire dobbiamo tutti. Solo che quando ci fai caso, la serie ti lascia con l'amaro in bocca.
Nonostante i suoi oltre novant'anni, è grande la perdita di questo attore di teatro che ha attraversato tutto il Novecento, con i suoi pro e i suoi contro, ma sempre a testa alta e con schiena diritta.
Già tra i militi di Salò, non rinnegò mai la sua scelta.. di quella parte d'Italia, che persa la guerra ebbe l'onta di appartenere alla parte cattiva della Storia.
Nemmeno la sua successiva scelta di militare a sinistra lo liberò da certe accuse, che lui con il passare degli anni, e l'allontanarsi del pregiudizio ha ripreso a difendere.
Una vita per il teatro ma anche immerso nella storia di questo Paese. Per l'aborto e il divorzio, per l'arte: sue magistrali interpretazioni "Memorie di Adriano" innanzitutto.
Tante le donne amate, come un inno alla vita di questo italiano.
RIP

venerdì 27 maggio 2016

Attacco al Potere 2

Rispetto al primo episodio, di cui ho già narrato QUI l'odierno episodio è girato pressoché in esterni ed a Londra... Anche questa volta i terroristi fanno le cose in grande ed a differenza della volta scorsa si tratta di una vendetta.
Ma andiamo per gradi:
Noto trafficante di armi packistano viene attaccato da droni americani durante la festa di matrimonio della figlia... vendetta! tremenda vendetta! Che si manifesta due anni dopo con la morte improvvisa del leader inglese e la necessità di portare a lui l'estremo omaggio da parte dei grandi della Terra.
E' una trappola e ne faranno le spese i capi di Stato francese, tedesco, giapponese, italiano (che viene prima fatto vedere in compagnia di una signorina allegra, per la nota fama di puttanieri che ci viene attribuita)...
 
Solo il presidente americano si salva da questo primo feroce assalto, e solo perché è in orario all'appuntamento davanti alla Cattedrale di Westminster e poi perché insieme a lui c'è l'incredibile, incorruttibile, indistruttibile, inalienabile, incancellabile, eccetera guardia del corpo Mike Banning.
Il quale (lui stesso medesimo) è in procinto di diventare padre e sta scrivendo la sua lettera di dimissioni.... ovvio che non ne avrà il tempo e che al termine del film avrà un ripensamento!
Ma veniamo agli episodi salienti del film.
Come nell'episodio precedente, il vero obbiettivo è Morgan Freeman che, nel ruolo del vicepresidente, è oramai talmente calato nella parte da far apparire Mike Buongiorno e Maurizio Costanzo dei novellini... Visto che lui non è catturabile, i perfidi terroristi se la prendono con il Presidente e con tutti coloro che gli stanno intorno... Bombe di qui, esplosioni di là, finti poliziotti, talpe, navi imbottive di tritolo, banditi armati di scimitarra e kalashnikov... insomma, tutto il repertorio dell'immaginario americano viene riproposto al meglio...
Gli americani tuttavia non ci fanno una bella figura... Loro, i gendarmi del Mondo, quando si trovano di fronte il male (da loro stessi generato) devono mentire e dichiarare che "noi/io siamo/sono gli Stati Uniti d'America e vi combatteremo sempre"... dimentichi che Osama Bin Laden era foraggiato dai Sauditi, che erano foraggiati dagli Americani, che lo facevano contro l'Iran e l'Iraq che di terroristi non ne volevano manco sapere... belle le scene dell'abbattimento dell'elicottero. Meno credibile tutto il resto, compresa una Londra vuota manco per i saldi da Harrods... che noia. 
 
 

All'Alpe Quaggione

Ogni tanto, capita una domenica dedicata al picnic sulle Alpi in compagnia della famiglia. Questa volta, nonostante una meteo discutibile.. si va all'Alpe Quaggione. E' la base di partenza per raggiungere il Massone ed è collocata sopra Omegna, permettendo una buona vista sul Lago d'Orta ed il Mottarone... Panini, lettura, una partita a carte, ci si rilassa un poco... e via la settimana riprende.

giovedì 26 maggio 2016

Mal di Valgrande

Mal di Valgrande è innanzitutto un viaggio nella memoria, nel tempo, nel passato delle nostre Alpi.
E' la storia di una valle, come raccontata dalle sue genti. Gente di fuori, di intorno, mai di dentro.
Il perché è facilmente intuibile. Troppo selvaggia, troppo dura, bella da visitare, quando sai che a casa ti aspettano tutte le comodità della vita moderna... ma non per viverci. Quello no.
Sfruttata per i suoi pascoli e poi per i suoi boschi, non ha mai dato più di quello che si potesse strappare con sudore, sangue e fatica.
Eppure vi fu un tempo in cui, queste terre divennero luogo di contesa, per i suoi pascoli ed alpeggi e luogo di guerra (questo si è comprensibile) tra partigiani e fascisti.
Ora, dopo tanto tempo, è tornata al suo passato remoto di solitudine, sugellata dalla creazione del Parco (il libro è datato e ne accenna una possibile nascita) ed è percorsa da animali ed escursionisti.
Ma cosa ci raccontano le vestigia del passato? Le baite e gli alpeggi abbandonati? i nomi dei luoghi e delle cime?
Come dicevo poc'anzi: fatica, sudore, kilometri a piedi, pochi benefici strappati all'Alpe, storie di contrabbando, di miseria, di speranze deluse e di bracconaggio.
I pochi superstiti raccontano (e lo fanno con grande diffidenza) senza rimpianto, se non per la passata giovane età, la vita di quei luoghi senza desiderare un ritorno a quegli stili di vita..
Scopriamo così, la storia della teleferica per il trasporto della legna verso valle, quella delle lotte partigiane e delle morti durante la tragica estate del 1944, i duri inverni trascorsi da pochi coraggiosi in mezzo a questi monti che ancora oggi riescono ad impressionarci, rendendo con maggiore chiarezza angoli e valli altrimenti irriconoscibili.
Una lettura che ci rimanda ad un altro mondo. La Valgrande.


domenica 22 maggio 2016

Una giornata particolare

Ho ancora negli occhi e nelle orecchie, questo sabato appena trascorso.
A partire dalla visita di Oleggio. Il Museo Mozzetti, il Drago e le Rogazioni, la Pieve dell'anno 1000, la piccola cittadina di provincia... Un gioiello.
Per poi proseguire per Novara con la visita alla Mostra "da Lotto a Caravaggio", quella su "La grande Guerra nella collezione Giannoni" ed infine alla Pinacoteca d'Arte Moderna...
il tutto con il corollario di una giornata meteo spettacolare e la mitica motocicletta che ti lascia la massima libertà di movimento e parcheggio.
E per finire un mini incontro musicale con James Maddock ed Alex Valle a casa di Gus.
Una giornata particolare, da ricordare per tanto e tanto tempo.

giovedì 19 maggio 2016

Marco Giacinto Pannella

E' morto un politico. Uno vero. Un rompicoglioni di quelli che non se ne vedono spesso sulla faccia della Terra. Uno di quelli che ne basta uno ogni secolo, e mica esagerare sennò scoppia una guerra.
Marco Pannella ci ha lasciati.
Una vita la sua, contro.
Con la fondazione del Partito Radicale, per l'aborto, per le droghe libere, per il divorzio, per l'eutanasia, contro la pena di morte, per la procreazione assistita, per la giustizia (caso Tortora), contro la Fame nel Mondo, per il diritto alla conoscenza.
Ha fatto eleggere in parlamento Leonardo Sciascia, Toni Negri, Enzo Tortora, Ilona Staller, Domenico Modugno...
I suo digiuni kilometrici a suon di cappuccini, gli scioperi della fame e della sete. I suoi interventi televisivi che lo Sgarbi ci fa un baffo...
Insomma, non ci si è annoiati grazie a lui. Anzi.
Uno che per raggiungere l'obbiettivo ha sfasciato tutto, partiti, liste, amicizie, alleanze...
Inutile girare in giro... Uno così ha cambiato la nostra società. Riposa Marco (Giacinto) ovunque tu sia.
 

mercoledì 18 maggio 2016

Quo vado

Ed è così che anch'io casco nel trip del "Checco Zalone Film"... Ovvero, associarmi al gruppo di osannanti tutti a favore del comico italiano, che grazie alla sua ultima fatica ha risollevato le boccheggianti sorti del cinema nostrano.
Nulla da dire "Quo Vado" è un film divertentissimo. Che partendo dai nostri peggiori difetti - o forse no - riesce a intrattenerci per oltre un ora e mezza tra "posti fissi", innamoramenti nordici, difetti italici, tribù africane...
Insomma, questa commedia non ci fa e non si fa mancare nulla per ricordarci la solita vecchia storia. Quella dell'italiano che, prima non vuole mai allontanarsi da casa, ma che quando lo fa diventa più nordico degli eskimesi e più norvegese di un orso polare.
Checco è veramente bravo nel ricordarci i nostri difetti: quello dell'attaccamento al posto fisso (e chiamaci scemi), quello dello scapolone perennemente inseguito dall'aspirante moglie, quello dell'aiutino da parte del politico importante, la nostra esterofilia in Italia e la nostra Italianità all'estero. Insomma, gli ingredienti ci sono tutti per un buon film. Tenuto conto anche dell'asfittica programmazione dettata dal nostro mercato casalingo.
Mi unisco al coro: grazie Checco, meno parolacce (e questo è un bene) e continua così.

Lino Toffolo: Chi era costui?

Per chi ha la mia età, sicuramente dirà qualcosa. dalla confettura Santa Rosa, a Johnny il bassotto, il Derby con Pozzetto e Boldi, al cinema con Lina Wertmüller, con Mastroianni, con il Celentano di Yuppi Du, con Dino Risi, con Paolo Villaggio, con Alighiero Noschese... Un attore di quelli di una volta... Un veneziano tutto d'un pezzo. Ci lascia in questa "valle di lacrime" come aveva detto lui recentemente, affermando di non volerla lasciare tanto facilmente...

Fiera Manga e Anime - 2° Parte





Altra carrellata di foto ad oggetto la visita alla Fiera di Manga e Anime a Busto Arsizio...

martedì 17 maggio 2016

Fiera Manga e Anime - Busto Arsizio

Ed eccoci alla fiera di Manga e Anime. Busto, Malpensa Fiere. Ci vengono incontro personaggi di ogni foggia ed età... Ogni travestimento è lecito in un turbinio di colori, fotografati e fotografandi, guardati e guardandi e chi più ne ha più ne metta.. mi scuso per i termini italianizzati... :)





domenica 15 maggio 2016

il Tagliaerba

E venne il giorno del tagliaerba.
Il giorno in cui, il taglio del prato venne reso tecnologico e digitale.
Istruzioni: mettere gli scarponi, prendere il tagliaerba, fare rifornimento, uscire dalla cantina, attivare l'App "Run the map", inserire la modalità "passeggiata", in quanto non vi è ancora quella "taglio prato",  cominciare a girare per il giardino come una trottola sino ad avvenuto taglio del prato.
Al termine dell'azione, fermare l'App e verificare tempi e Km.
Scatto una foto del risultato :)

sabato 14 maggio 2016

Nodo alla gola

Tagliente come un rasoio, anzi come un nodo scorsoio. E' quello che uccide David, lo vediamo in piedi, in posa innaturale nei primi istanti del film. Intorno a lui Brandon e Phillip, indossando dei guanti lo hanno strangolato.
Rinchiuso il corpo in una cassapanca, organizzano un piccolo ricevimento, cui però (o forse no, lo volevano loro) interviene il professor Rupert Cadell (James Stewart).
Dopo una caccia agli indizi, il professore scoprirà la verità e attirerà l'attenzione della polizia sparando alcuni colpi di pistola dalla finestra.
Cosa è successo prima? Hitchcock lascia a noi il compito di immaginare, eppure gli indizi sono tutti li. I guanti, le tende tirate, la corda, l'omicidio commesso in piedi, le affermazioni degli assassini: "ci aveva offesi"... quale torbida vicenda si nasconde dietro il dramma? E quale ulteriore terribile dramma deve subire il professor Cadell, quando scopre che la morte appena scoperta si rifà alla messa in pratica delle sue teorie, al superuomo, al desiderio di onnipotenza e superiorità?
Film forte, che non lascia spazio ai sentimenti, ogni azione, parola, ripresa è millimetrica.
Lo stesso fondale, la stessa stanza, non cambiano mai, se non per le luci che tendono alla sera...
Siamo di fronte ad una pièce teatrale, che si rifà ad un fatto realmente accaduto, una coppia di amanti gay uccide un bambino per il solo gusto di farlo.
Che dire? Hitchcock dimostra in questo film una maestria senza pari. Si veda la scena della cameriera che libera la cassapanca dalle stoviglie, mentre gli altri presenti continuano a parlare senza avvedersi di nulla. Ci aspettiamo che qualcosa accada all'improvviso e quasi temiamo si scopra la verità mettendoci per un istante dalla parte degli assassini... geniale.


venerdì 13 maggio 2016

Dead Pool

Non ho dato l'etichetta cinema a questo post. L'ho fatto volontariamente, perché questo non è cinema... questo è pattume. Sfruttando l'onda lunga degli X-Man ecco a voi il supereroe più grezzo, volgare, cafone... in poche parole inutile, che la Marvel potesse ideare e che Tim Miller potesse dirigere.
Che pena, che strazio, che inutilità.
Piccolo delinquente si lega ad una prostituta... fanno i porcelli ad oltranza sinché lui non scopre di avere un tumore terminale.
Finisce in cattive mani e si trasforma in un X-Man, un po' particolare, perché ruba, uccide, spara, ne combina di tutti i colori in un film farcito di parolacce, luoghi comuni, scene volgari e scene poco credibili...
Comunque la si guardi, è una brutta copia di un episodio Marvel che non inventa niente di nuovo, e anche la scelta di rivolgersi direttamente al pubblico guardando lo schermo, piuttosto che coinvolgere una minima parte degli originali X-Man non aggiunge nulla e anzi discredita... Che palle.

Castello Sforzesco - Terza Parte

 Carlo Mollino, uno stile unico.
 Siamo al museo del mobile. E l'arte italiana la fa da padrona... Senza alcun dubbio.
 Giò Ponti. Estremo anche nelle cose più piccole.
 Panciuto e barocco... un piacere alla vista
Chi metterebbe le sue gioie qui dentro? Con quel teschietto sul coperchio...

mercoledì 11 maggio 2016

Castello Sforzesco - Seconda Parte

 Eccoci nel salone delle armi... Con questi colonnati è maestoso..
 Corno in avorio per la polvere da sparo.
 Ragazzi che cavaliere! E che peso da portare. Pensa quando doveva scendere per andare in bagno...
Scarpina da ballo! Che lavoro...

Castello Sforzesco - Prima parte

Ennesima domenica a Milano, mancava all'appello il Castello Sforzesco ed i suoi musei... Eccoci all'ingresso.. oggi fa caldo e c'è afa. Inizia la world runner e vedremo l'avvio nel primo pomeriggio.
Nel frattempo, insieme ad un sacco di turisti, godiamoci le bellezze meneghine:
 Un cavaliere ci attende all'ingresso. E' un monumento funebre di rara bellezza.
 Che dire di queste lapidi ?
 Questo Gesù sulla croce è impressionante. Sembra vero.
 Silenzio. Pare che dorma! Gastone di Foix dorme dal 1512 e la sua rappresentazione marmorea è incredibile.
E di questo cavaliere? Vogliamo parlarne? Sin qui un autentico spettacolo per gli occhi e per gli amanti dell'arte. 5 Euro di biglietto per 14 diversi musei... un bengodi.

Ave, Cesare!

 
La macchina fabbrica-sogni di Hollywood non è come appare ai più. E' questo il messaggio che i fratelli Coen fanno passare con questo film. "Ave, Cesare!" però è molto altro, come oramai i due ci hanno abituato da tempo.
Straniante è certamente il difficile compito svolto da Eddie Mannix (Josh Brolin) il risolvi - problemi degli Studios, che affronta tutto con piglio autoritario, ma poi ogni giorno si confessa in Chiesa per le sue piccole bugie nel non riuscire a smettere di fumare...
Assolutamente folle è Baird Whitlock (George Clooney) Divo del cinema con il cervello di una gallina...
Intorno a loro una varia umanità, tanta e tale da rendere i comunisti (che si fanno chiamare "il futuro" e che rapiscono il Divo) dei geni illuminati.
Grande Ralph Fiennes, nel ruolo del regista che pur mettendoci tutto l'impegno, non riesce a far recitare l'attore bovaro Hobie Doyle  (Alden Ehrenreich) prestato a forza alla recitazione d'autore.
Che dire poi di Channing Tatum, in un Burt Gurney tutto musical, marinai, con una strizzatina omo e un finale comunista?
Non può non piacere, un film che riesce nell'ordine: a rendere l'idea di cosa è il cinema e cosa era negli anni '50; a vizi e stravizi delle star ed a come tenerle al loro posto, alle fobie anticomuniste di un certo periodo storico... e poi a come si immaginino gli attori, le attrici come dei/dee sulla terra, mentre nella realtà sono ben altro. Ottimo.

domenica 8 maggio 2016

Le verità nascoste

In seguito alla partenza per il college dell'unica figlia, una coppia si ritrova sola in una villa isolata e posta sul lungo lago.. quello che dovrebbe essere un nuovo idillio si trasforma in un incubo.
Difatti, a Claire (il personaggio femminile interpretato da Michelle Pfeiffer) prima sembra di assistere all'omicidio della vicina, poi presenze strane si materializzano in casa e sul pontile al lago... un fantasma? ma di chi?
E' verità o turbe di una donna sola? Il film questo non ce lo dice per oltre un ora, salvo aggiungere suspense di volta in volta più angoscianti ma senza rivelare alcunché... E allora è pazza Claire o c'è dell'altro?
Un impronta hitchcockiana per un film che all'inizio parte lento lento, quasi mesto e noioso, per chi come noi oggi, si è abituati al tutto subito ed allo zompo dalla sedia ogni istante è un duro colpo... cerchiamo di capire e in fondo il nostro brancolare nel buio è lo stesso che prova Claire.
Lei ha perso la memoria dopo un incidente d'auto e non tutti desiderano che lei la ritrovi.
Per questo la verità è nascosta. Ma allora quale è la verità? Si nasconde forse sul fondo? Come peraltro pare suggerire il titolo inglese del film "What lies beneath"...
La svolta, quando arriva, ci premia di tutta l'attesa e nello sciogliere la suspense non sappiamo se era meglio non sapere nulla oppure proseguire nello svelare la coltre di bugie.... che portano ad un horror.
Quali sono quindi queste verità? SPOILER
In prima battuta un tradimento del marito Norman (interpretato da un ottimo Harrison Ford), poi un omicidio, ed infine un uomo capace di uccidere, per mantenere lo status - quo e con le sue bugie salvare la reputazione, il lavoro, la carriera (non l'amore, più che altro la tranquillità)..
Tutto andrà a rotoli, complice un fantasma, una moglie  terrorizzata ma desiderosa di capire, tanta pioggia e un luogo troppo solitario.
Ottimo.

sabato 7 maggio 2016

Val Grande - i boscaioli

A chi volesse recarsi in Valgrande (oggi unica area Wilderness in Europa) potrebbe capitare di passare di fronte a questo pannello (per utilità lo trovate sul tracciato per Cima Corte Lorenzo) e scoprire così che in passato queste zone erano vissute, abitate e sfruttate per il legname. Al punto che i boschi ad un certo punto erano pressoché scomparsi (si veda per rendersi conto il versante sotto il Marona e lo Zeda). Su tale attività si fondava la vita e la società di allora.
 Attraverso una rete di teleferiche, il legname arrivava al Toce e da lì sino a Milano.


 
Oggi, venuto meno l'interesse allo sfruttamento, il bosco ha - fortunatamente - ripreso il suo dominio e abita nuovamente i versanti della bellissima Valgrande, restano le vestigia, anche imponenti, delle opere realizzate per rendere possibile la vita e il lavoro in queste aree.. e con loro le foto di gente che non c'è più.

Ultra