Una storia d'amore, e che storia d'amore.
Certo, poi ci sono i nazisti che trafficano con la bomba atomica (o qualcosa di simile), ci sono i bellissimi del contro spionaggio americano che li vogliono acciuffare, c'è la tensione costruita ad arte da Hitchcock... Ma tutto ciò sarebbe nulla senza il bello e cattivo Cary Grant, senza l'innamorata e non ricambiata Ingrid Bergman, e infine senza l'innamorato a sua volta e tradito Claude Rains.
Terribile Hitchcock nel trattare i rapporti umani, nel spiegazzarli al suo volere, nel fare dell'affetto una semplice moneta di scambio incompresa.
Bellissima ed emozionante, più del film stesso, la capacità di rendere le debolezze umane e la loro espressione nei visi e nei comportamenti dei protagonisti. Le rughe si espandono, le bocche si curvano, le mani si stropicciano, ogni singolo movimento è indicativo della sofferenza interiore.
Finiamo per provare una grande pena, sia per Ingrid che per Rains... innamorati della persona sbagliata. A lei andrà bene, a lui purtroppo no.
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