domenica 1 maggio 2016

il 13° guerriero

Film del 1999, diretto da John Mc Tiernan e interpretato, tra gli altri, da un ottimo Antonio Banderas (almeno prima che i biscotti del Mulino Bianco e Rosita lo rincoglionissero).
A dispetto del (a mio giudizio) bellissimo film, che guardo e riguardo da tempo, lo stesso fu un fiasco al botteghino, anzi un autentico flop finanziario...
Allontanato da corte, per una presunta relazione, il giovane nobile Ahmed viene inviato nelle terre del Nord, dove entra in contatto con i Vichinghi. Lui vorrebbe andarsene, ma un indovina decide per lui, dovrà unirsi ad una spedizione di guerrieri per combattere un antico e misterioso nemico: i Wendol.
Questi ultimi oltre a nascondersi in grotte e girare vestiti da orsi, hanno il brutto vizio di staccare le teste dei nemici e farne ricordini...
I Wendol hanno una loro struttura logica nella società matriarcale (la madre rappresentata come la Venere di Willendorf), così come gli uomini delle caverne, che si nutrono di umani (quasi un residuo di uomini del passato) quindi non si può parlare di storia priva di costrutto ma anzi di studio accurato dei ruoli.
"Qualsiasi sciocco sa calcolare la forza. Bisogna tener conto di ciò che non si vede e guardarsi da ciò che non si conosce". E' questo il monito del film. Nel combattimento singolo e contro un nemico imprendibile e astuto.
Dura sarà la battaglia e le avventure che Ahmed, che nel frattempo ha imparato la lingua normanna e si è fatto apprezzare per il suo coraggio, dovrà affrontare.
Un ottima colonna sonora, una trama che regge, la fusione tra fantasy, horror, epico, medioevo e dei dell'Olimpo, fa passare piacevolmente oltre un ora e mezza.

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