domenica 17 dicembre 2023

Maniac


 Quando alla fine della seconda guerra mondiale John Von Neumann concepisce il MANIAC, un calcolatore universale che doveva, nelle intenzioni del suo creatore, "afferrare la scienza per la gola scatenando un potere di calcolo illimitato" sono in pochi a rendersi conto che il mondo sta per cambiare per sempre.
Perché quel congegno rivoluzionario - parto di una mente ordinatrice a un tempo cinica e visionaria, infantile e "inesorabilmente logica" - non solo schiude dinanzi al genere umano le sterminate praterie dell'informatica e dell'intelligenza artificiale ma lo conduce sull'orlo dell'estinzione, liberando i fantasmi della guerra termonucleare.
Che "nell'anima della fisica" si fosse annidato un demone lo aveva del resto già intuito Paul Ehrenfest, sin dalla scoperta della realtà quantistica e delle nuove leggi che governavano l'atomo prima di darsi tragicamente la morte.
Sono sogni grandiosi ed insieme incubi tremendi quelli scaturiti dal genio di Von Neumann, dentro i quali Labatut ci sprofonda, lasciando la parola a un coro di voci; delle grandi menti matematiche del tempo, ma anche di familiari e amici che furono testimoni della sua inarrestabile ascesa.
Ci ritroveremo a Los Alamos nel quartier generale di Oppenheimer, fra i "marziani ungheresi" che costruirono la prima bomba atomica; e ancora a Princenton, nelle stanze dove vennero gettate le basi delle tecnologie digitali che oggi plasmano la nostra vita.
Infine, assisteremo ipnotizzati alla sconfitta del campione mondiale di Go, Lee Sedol, che soccombe di fronte allo strapotere della nuova divinità di Google, AlphaGo.
Una divinità ancora ibrida e capricciosa, che sbaglia, delira, agisce per pura ispirazione - a cui altre seguiranno, sempre più potenti, sempre più terrificanti - con questo nuovo libro, che prosegue idealmente "Quando abbiamo smesso di capire il mondo", Labatut si conferma uno straordinario tessitore di storie, capace di trascinare il lettore nei labirinti della Scienza moderna, lasciandogli intravedere l'oscurità che la nutre.
"A questo mondo ci sono due tipi di persone, Jancsi Von Neuman e il resto di noi. Quel ragazzo luciferino ci colpì come una cometa, quasi fosse il presagio di qualcosa di grandioso e terribile, proprio come quei messaggi celesti che vagano nelle tenebre del nostro Sistema Solare".

Come nel precedente testo, scienza, storia, biografia, pensieri reconditi che perseguitano anche le menti più illustri.. un mix capace di incollare il lettore dalla prima all'ultima pagina ed a chiederne ancora e poi ancora... un perfetto coinvolgimento tra storia, cronaca, gossip e rivelazioni del futuro che verrà.

La nostra conoscenza tecnica in continua espansione era l'unica cosa che ci distinguesse dai nostri progenitori, dato che, in fatto di etica, filosofia e pensiero generale non eravamo meglio (anzi eravamo molto molto peggio) dei greci, delle popolazioni vediche o delle piccole tribù nomadi che ancora si aggrappavano alla natura quale unica dispensatrice di grazie e vera misura dell'esistenza.
In ogni altro campo non avevamo fatto nessun passo in avanti.

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