venerdì 1 giugno 2018

Carmine Superiore

"La borgata medievale di Carmine Superiore, si protende verso il Lago Maggiore tra Cannero e Cannobio, raccolta su uno sperone roccioso in una posizione di rara bellezza e suggestione.
Singolare e pittorica assai è la postura di Carmeno; siedono le sue case in gruppo serrate attorno ad una antica chiesuola, che appare come per miracolo ferma sul vertice di accuminata ignuda roccia, la quale a mò di guglia dal natio monte per due laterali fenditure distaccasi e discoscendesi a picco nel lago". Così lo descrive il Boniforti nel 1857.
 
 
"Notizie storiche di questo villaggio sono state tramandate dal cannobiese Giovanni Francesco del Sasso Carmine, vissuto all'inizio del '600: Quanto all'edificazione d'essa terra di Carmine, benché per l'antichità non si possa portare cosa certa, eravi prima un casamento solo ed assai forte e grando con lo suo arciere, e con le mura merlate in forma di castello, il quale fu fabbricato da un de la stirpe de Sassi ben ricco e potente circa gli anni del Signore 900".  
 
Pare infine, e non si stenta a crederlo, che Carmine Superiore sia stata anche rifugio dei fratelli Mazzarditi, autentici pirati che nel '400 terrorizzarono l'intero Lago Maggiore.
Giungere a questo luogo equivale ad immergersi nella storia, al tempo lento della storia... quello che obbligava a camminare a piedi, a salire per erta e stretta via, a trasportare in spalla tutto il necessario... a difendersi dai nemici in luoghi che oggi conosciamo quali gradevoli siti di villeggiatura... La vista resta stupenda, anche se non è difficile immaginare l'inverno tra queste strette mura...
Ed eccoci a contemplare l'interno della Chiesa di San Gottardo. Costruita in due tempi diversi e su due quote differenti. La prima a partire dal 1332 e la seconda dal 1430 circa. Gli affreschi raffigurano la vita e il lavoro di San Gottardo oltre ad episodi della vita di San Bartolomeo.
Vi è anche una bellissima annunciazione posta sul lato dell'altare.
 


Ma i veri gioielli sono certamente lo spettacolo dal sagrato e gli affreschi sulla facciata esterna.
In particolare l'adorazione dei Re Magi ed il ritratto di San Gottardo benedicente. La loro ottima conservazione è dovuta all'essere stati coperti dalla calce nel XVII secolo, per disinfettare i locali dopo un'epidemia di peste... è infatti solo dopo il 1933 che la calce viene rimossa, riportando alla luce queste opere d'arte.

Le strette vie del paese, facili da difendere e umide anche in piena estate... qui lo spazzaneve non passa di sicuro...
 


 

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