E via che si parte per il Pizzo San Martino. Al mattino (e dire che è un mese che fa bello, barometro su alta pressione), l'Ossola è coperta da una coltre di nuvole. Al punto di farci temere per la riuscita della camminata.
Poi, piano piano, le nuvole spariscono e si apre un panorama stupendo. Saliamo così in cima alla Valle Antrona e lasciata l'auto al Lago di Campiccioli, proseguiamo verso gli altipiani.
Ecco laggiù la meta... ma è solo un impressione. Il percorso è lungo e ripido... e superato il passo, ci si para davanti un sentierino da fare con la dovuta attenzione, complici gli strapiombi che si precipitano verso la Valle Anzasca.
Solo alcune capre sul percorso...
E con un giro di 180 gradi ecco la pietraia che porta in vetta. La croce (enorme) laggiù è evidente. Non ci resta che salire ancora.
Ed ecco l'immenso panorama. La cresta che ci separa dal Pizzo del Ton... Quando mai lo faremo...
Una rapida puntatina al Lago Sfondato ed al vicino rifugio. Poi si risale e ripercorrendo il lungo tracciato, eccoci a sera all'auto. Stanchi e felici.
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