Su suggerimento del custode della chiesa di San Pietro, ci dirigiamo verso il cimitero di Oleggio, ove sorge la Pieve di San Michele Arcangelo. Prima di entrare al cimitero, si scorgono queste due interessanti strutture degne comunque di attenzione.
Ed ecco la chiesa dedicata a San Michele. Posta, come dicevo, all'interno del cimitero è citata in un documento del 973 e indicata come chiesa del borgo nel 1347. Abbandonata nel XVI secolo e poi ricostruita. Edificio a tre navate, che terminano con tre absidi semicircolari è un bellissimo e raro esempio di arte romanica del Nord Italia. L'attuale chiesa sorge su una precedente di età Longobarda.
Dalle note trovate in Wikipedia "Sulla contro facciata è rappresentato un Giudizio Universale con Cristo Giudice al centro e ai lati gli angeli, la Vergine ed i profeti. Nel secondo ordine invece, sono raffigurati gli apostoli e nel successivo le anime dei credenti. Tra gli affreschi di epoca romanica, si segnala il ciclo I Cavalieri, collocato proprio nella parte centrale del tamburo absidale. Di notevole interesse sono anche gli altri affreschi presenti nella basilica quali la Resurrezione di Cristo, databile tra la fine del XV secolo e l´inizio del XVI, opera del pittore novarese Franceschino Cagnola e il San Michele Arcangelo, opera del pittore di origine polacca (ma oleggese di adozione) Johannes Maria del Rumo, databile alla prima metà del XVI secolo".
Durante il XVI secolo la chiesa perse di importanza a favore della nuova parrocchiale di San Pietro situata all’interno delle mura e da allora assunse la funzione di chiesa cimiteriale salvandosi così dall’abbandono e dalla rovina. La muratura è costituita da ciottoli alluvionale alternati a laterizi. Evidente è la asimmetria nelle dimensioni delle due navate laterali e nella collocazione della porta d'ingresso posta in posizione eccentrica rispetto alla facciata, è probabile che questo sia stato un adattamento alle strutture murarie della chiesa preesistente. L'interno è a tre navate separate da pilastri rettangolari, senza base e senza capitello, collegati tra loro da archi a tutto sesto. Il presbiterio è in posizione fortemente rialzata rispetto al pavimento della chiesa al di sotto del quale è posta una cripta accessibile dalle navate laterali.
Sulle pareti troviamo quel che resta di importanti cicli di affreschi romanici databili alla seconda metà dell'XI secolo. Altri importanti affreschi si trovano nell'abside centrale come la figura del Cristo Pantocratore e l'immagine di San Michele Arcangelo che guida una schiera di angeli. secondo i canoni dell'Arte bizantina.
Oltre agli affreschi romanici troviamo nella chiesa altre opere pittoriche come sopra l'altare maggiore una Crocifissione datata 1587. Altri affreschi si trovano sui pilastri della navata centrale databile tra la fine XV e l'inizio del XVI secolo, opera della scuola novarese.
Nessun commento:
Posta un commento
Niente parolacce, né!