venerdì 3 giugno 2016

The Boy

Ci sono film che riescono ad ingannare la nostra percezione della realtà sino alla fine.. riescono cioè a farci capire ne più ne meno di quello che vede e vive il protagonista. Con il risultato che, della realtà cinematografica abbiamo una percezione senza i vantaggi dello spettatore.
Questo risultato ci porta a provare la stessa paura del protagonista, al punto che lo sentiamo vicino a noi e cogliamo le stesse paure, le angosce e finiamo per farci un idea parziale o errata degli eventi.
The Boy è uno di questi.


Gli ingredienti. Una casa antica in mezzo alla brughiera piovosa e nebbiosa... una strana e anziana coppia che ha come figlio ... un pupazzo.. ! Una tata giovane e carina, che arriva da fuori e che, deve riprendersi da una brutta storia. Un elenco di impegni da rispettare per non far innervosire il pupazzo (pardon il bimbetto), che puntualmente non verrà rispettato...

E poi ancora, rumori, pianti, oggetti che scompaiono... il pupazzo stesso che si muove.
Ci sono tutti gli elementi perché il nostro cervelletto si metta al lavoro ed elabori una storia di fantasmi, spettri, poltergeist che ci attende in un finale degno da Grand Guignol...


E invece no. Quello che pareva essere il classico percorso, del classico film horror ove sono presenti pupazzi e pupazzetti (e che la recente filmografia ci ha oramai presentato in tutte le salse) vira improvvisamente in qualcosa d'altro.

SPOILER
Infatti non è di uno spirito che dobbiamo temere. Bensì di uno psicopatico, che da bambino aveva ucciso una coetanea e che, simulato un incendio, si era nascosto a tutti tenendo sotto controllo i genitori che, una volta trovata la tata, si erano dileguati per poi togliersi la vita.
Le fasi concitate del finale ci spiazzano. Non vediamo spiriti monelli e oggetti che volano, luci che si accendono e spengono o rumori sinistri. Un uomo forte e mascherato (della stessa maschera del pupazzo) esce da una parete e comincia a menare tutti... la nostra eroina riesce a scappare e (forse) lui è morto. Anzi no. una mano paziente ricostruisce il pupazzo...
 
 

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