Socrate: "Tanto tuonò che infin piovve"... E così si può dire dell'esito del referendum denominato "Brexit" che ha visto la Gran Bretagna (per ora) decidere l'uscita unilaterale dall'Unione Europea.
Su tutti i dubbi e le preoccupazioni che si nascondevano dietro questo evento, Ne avevo parlato qui e qui... Ora siamo al dunque. Questi i dati.
Proviamo a fare due o tre considerazioni, in attesa che la polvere dell'evento si depositi e che tutti i dubbi determinati da questo evento ci vengano chiariti.
1) La Gran Bretagna è entrata liberamente nell'Unione Europea, nessuno l'ha costretta;
2) Sempre liberamente ha deciso di uscire, sulla base di un calcolo politico interno, privo di alcuna logica vera (che poi spiegherò meglio) e dimostrando che di fronte ai problemi (immigrazione, terrorismo, finanze, Crisi Russa) i fortissimi inglesi scappano più velocemente dei tanto denigrati italiani;
3) L'Unione Europea ha garantito la pace e la prosperità da oltre 60 anni. Se questo è poco, vi dico che per me è tutto. Il resto si può discutere, rivedere, criticare. Ma buttare acqua e bambino, quando l'acqua è sporca è segno di poca avvedutezza... o peggio.
4) La scelta folle, di indire il referendum è stata voluta da Cameron senza che i cittadini avessero capito nulla, aggiungo senza il consenso popolare... Mero calcolo politico che porterà solo danni. Non mi credete?
Danno numero 1: Cameron si dimette, incertezza politica;
Danno numero 2: Irlanda e Scozia vogliono allontanarsi dalla Gran Bretagna;
Danno numero 3: La fuga delle aziende da Londra;
Danno numero 4: Fuori da tutti gli accordi europei in termini di mercato, dazi, contributi. Cosa ci ha guadagnato la Piccola Bretagna?
Danno numero 5: La Borsa. Non rappresenta più l'Europa... scusate il francesismo, ma chi la caga più?
Danno numero 6: Quanto vale realmente la Sterlina? Facciano i loro bravi calcoli...
Suggerisco al riguardo un Intervista a Sergio Romano... Io non capirò nulla di politica internazionale, ma lui si...
Meditate inglesi meditate...
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