sabato 20 agosto 2016

It Follows

Cos'è in fondo "It follows" se non un controcanto della perdita dell'innocenza?
Straniante, con una colonna sonora lisergica, con un senso del terrore che buca lo schermo, con una lentezza studiata, perché non è ciò che arriva velocemente da temere, ma ciò che non si ferma mai... che ti lascia scappare sino a quando non cedono i nervi... sino a quando non ce la fai più.

La lentezza e la noia latenti sono attentamente studiati e ci riportano appieno nella provincia americana e nei pensieri degli adolescenti che nel tentativo di diventare adulti vedono ciò che gli adulti (peraltro pressoché assenti durante tutto il film) non riescono a vedere...
E cosa è questa malattia, questa maledizione, questa "visione" alla Shining, che colei/colui che viene colpito, vede? Forse la perdita della verginità? Forse l'ingresso nel mondo adulto, capace di cancellare tutte le certezze dell'infanzia... ?
Se ciò che ti insegue gli altri non lo vedono tu come ti salvi? certamente facendoti aiutare da chi ti crede. Dai tuoi amici. E' il valore dell'amicizia che serve ai giovani... Quello che permette di sostituire qualcosa di forte e duraturo all'amore materno.
E non è un caso che gli adulti sono visti solo come mostri, spesso nudi, e che nella scena della  piscina si veda il sangue spargersi ovunque.
Il finale potrà lasciarci con qualche dubbio quasi una promessa di secondo atto, ma una chiave di lettura ce l'ha: la protagonista, dopo aver commesso degli errori ed espiato le sue colpe, ha trovato il ragazzo giusto. Quello che le è sempre stato vicino e che l'ha salvata. Questo è amore, questo è diventare adulti...

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