sabato 14 gennaio 2017

i 40 anni del Beaoburg

Inutile negarlo, quando venne costruito 40 anni or sono, dovette apparire come un'astronave caduta in mezzo ad una cristalleria... Ed in effetti di polemiche, il Beaoburg, altrimenti detto "Centre Pompidou", ne ha suscitate parecchie.
Oltre vent'anni or sono, quando lo visitai, mi sembrò davvero qualcosa di provvisorio, di temporaneo, di allestito perché tanto poi lo si toglie... senza capire che, come la Tour Eiffel.. simbolo di Parigi, questa città è abituata agli stravolgimenti (leggi Haussmann nella seconda metà dell'800) così come è abituata alla normalizzazione ed alla salvaguardia della Storia.
Chi conosce Parigi e facesse un raffronto con Londra, piuttosto che con altre città europee, si renderebbe conto della modernità, arrivata qui prima che altrove, e del voler mantenere un legame con la "grandeur" ... elementi che coesistono insieme e sono capaci di rendere così speciale la città.
A testimoniare che, i Francesi, anche quando sbagliano, anche quando vanno contro corrente, lo fanno alla grande.
Morale, in questi giorni, su tutti i giornali e gli inserti culturali, si celebrano i 40 anni della costruzione, soprattutto con interviste a Renzo Piano, che insieme a Richard Rogers ebbero la fortuna di incontrare Georges Pompidour, Primo Ministro francese.
C'è poco da dire. Se trovi il committente che crede in te, nasce il capolavoro... o la grande porcata.
 

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