giovedì 6 ottobre 2016

Quando Parma era Stalingrado

Quando nel 2012 a Parma vinse Pizzarotti e il M5S, Grillo parlò di Stalingrado.
Da qui sarebbe partita la riscossa del Movimento. E non vi è dubbio che di riscossa si è trattato, viste le recenti puntate elettorali che hanno consegnato un'esausta Roma e un inappuntabile Torino al Movimento.
Nel frattempo però, il Pizza (come lo chiama Grillo) è stato allontanato e lui ha pensato bene di levare il disturbo.
Come un gioco al domino, si lascia il vecchio per il nuovo, si perde l'usato (il Pizza e Parma) e si pensa al più visibile e nuovo (Roma e Raggi, meno a Torino e Appendino).
Cosa cambia però nel frattempo? Intanto che, alla prova dei fatti, al di là dei proclami e dei soldi fatti risparmiare ai cittadini (benedetti sia chiaro) di veramente positivo il Movimento, ma soprattutto il suo padrone non hanno mostrato nulla.
Oltre al fatto che, hanno dovuto abbassare (e di molto) l'asticella morale. Se prima bastava che un usciere di Tribunale facesse il tuo nome, per essere buttato fuori a calci, (vedi il Pizza - Frozen) ora nemmeno l'implicazione nelle vicende di Mafia Capitale con tanto di avvisi di garanzia, telefonate compromettenti, possibile rinvio a processo, preoccupano il gran Guru e il suo cerchio magico.
Cerchio che nel frattempo si è dato al nepotismo. Venuto meno Casaleggio (RIP) gli è subentrato il figlio (con quali competenze non è dato a sapere) e cosa più divertente, non fidandosi di nessuno il Capo, insieme al suo staff, si vede costretto a decidere i nomi degli assessori di Roma e a lobotomizzare la Sindaca facendola parlare come il pupazzo di Rockefeller (Olimpiadi No! Olimpiadi No! Olimpiadi No!).
Perché accade tutto ciò? Per il semplice motivo, che il Movimento è nato per salvare l'Italia dai politici, dimenticando che l'Italia è da salvare dagli Italiani.
Ovvero: E' pia illusione pensare che la classe politica sia cosa diversa dal popolo che la elegge, e che cambiando la prima il secondo vada nella giusta direzione. Occorre ben altro.
Occorre creare una classe politica di cui fidarsi (e questo Grillo non è in grado di farlo) e poi amministrare bene e non in modo Talebano (e questo Grillo non è in grado di farlo).
Concludo dicendo che a me il popolo della Rete, suona come una colossale presa per il didietro.
Quando serve appare, quando dice il contrario del Grillo-pensiero scompare. Meditate gente, meditate.

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