Saga medievale in salsa nordica. Congiura di palazzo in tutto e per tutto uguale a quelle già viste ad ogni latitudine con altrettanto ovvio lieto fine.
Bimbo regale da mettere in salvo dalle mire omicide dello zio usurpatore, viene affidato alla custodia di due improbabili vichinghi... sono guerrieri ma anche contadini e questo sarà il loro punto di forza.
Semplice nella struttura così come nella scenografia, che non pretende di esagerare in nulla, ha due grossi pregi: la scenografia, con luoghi bellissimi di un bianco immacolato e una incredibile serie di inseguimenti sugli sci che manco a Lillehammer...
Tra i protagonisti ritroviamo Pal Sverre Hagen, ottimo attore nel ruolo del cattivo nel film "In ordine di sparizione" ove interpreta il Conte, capo di una gang di spacciatori.
Questa volta pecca di ingenuità il cinema norvegese, con una trama piatta piatta, dialoghi da procione finlandese, eroi che dopo averle prese di santa ragione rinsaviscono in pochi istanti (eccheccavolo! manco gli X-Men) e un usurpatore cattivo uscito da una trama di Shakespeare... decisamente troppo.
Vabbè, diamogli un voto: 5+
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