Un uomo esce di casa in auto. Di lui, all'inizio vediamo solo la visione data dall'interno dell'auto verso l'esterno, poi piano piano, parecchi kilometri dopo, vediamo l'auto e solo infine la persona.
E' David Mann, un commesso viaggiatore, un pover'uomo, timoroso della sua ombra.
Mentre percorre un lungo tratto di strada trova sulla sua strada un autocisterna che prima si lascia superare e poi passatolo nuovamente, ingaggia con lui una battaglia simile a quella del gatto con il topo, con il chiaro intento di ucciderlo.
Inizia la seconda parte del film. Quella in cui David capisce piano piano che l'autista del camion (che non vedremo mai) vuole la sua morte e pur non comprendendone le ragioni, cerca di accettare la cosa e trovare un alternativa... Da quel fifone che è David si trasformerà in una persona diversa.
Cariche di forte tensione sono le scene nel drive-in sulla strada, ove David cerca di individuare, tra gli avventori, chi sia l'autista del camion. Ne nasce un alterco senza soluzione alcuna.
Altra parte carica di paura è quella dell'inseguimento sul tratto in salita, ove David che sperava di seminare il camion, a causa di un guasto all'auto vede avvicinarsi il pericolo sempre di più...
Tragico è il finale, ove vediamo il camion dirigersi in una scarpata trascinando l'auto di David e lì terminare la sua corsa. Quest'ultimo si è salvato con un colpo di genio e all'inizio ride della fine della vicenda, salvo poi piombare nel rimorso o nel venire meno della tensione.
Noi con lui ci lasciamo andare e non sappiamo dare una risposta a quanto è successo...
Grande film di Spielberg, divenuto capostipite di tutti i film ove vi è un inseguimento o meglio vi è un pericolo non identificato che non lascia spazio al raziocinio.
Voto 10.
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