mercoledì 5 giugno 2013

Estate Crudele - Alessandro Bertante

 
Il peruviano é troppo ubriaco, più del solito, è impossibile combattere in queste condizioni, la lotta deve essere degna.
Beve fino dal mattino presto, senza mai fermarsi, beve al bar, a casa, seduto sul marciapiede e sdraiato sulle panchine del parco.
Beve perfino mentre guida il furgone, perché lo gnomo fa le consegne e trasporta qualsiasi cosa possa essere pagata.
Lui è un padroncino, può decidere di testa sua, non c'é nessuno che lo comanda, nessuno che lo punisca, nessuno che gli insegni il rispetto.
Concluso il lavoro si diverte a bighellonare per il quartiere insieme ai suoi compari, la banda dei trogloditi coi pantaloni larghi sotto il culo.
Si credono una gang, mostrano i colori dell'appartenenza armata, grossolano retaggio etnico da esportazione, deludente e innocuo come tutte le cose nate da un riflesso.
Lo vedo spesso con quel suo fare da bullo.
In realtà il nano è un vigliacco sono certo che questa sera picchierà la giovane moglie e domani la picchierà ancora.
Rosita si chiama, ha poco più di vent'anni ma è già invecchiata, uno straccio di ragazza, sempre stanca, tumefatta, carica di borse e di tristezza.
Creatura indifesa, anche lei fa parte di questo mondo sbriciolato; la vedo, osservo le sue abitudini, mi incuriosisce, provo pena per lei.
Rosita, puta, puta de mierda! grida il nano, e io ogni volta cerco di immaginarlo in mutande che la colpisce, le sue mani nodose, gli schiaffi, i pugni sulla faccia….
Il peruviano scatta, goffamente, tenta di colpire l'arabo senza riuscirci.
Ma adesso spunta la punizione, da dietro la schiena dell'arabo compare un grosso coltello da cucina.
Prima sorpresa, poi terrore, poi è tutto molto veloce: la lama entra nella pancia. (tratto dal libro).
 
 
"L'estate mi rovina l'eleganza". Questa è l'unica certezza nella vicenda che riguarda Alessio, nella torrida estate del 2003 a Milano.
Alessio é senza dubbio roso da un demone. Quello dell'amore perduto e della disperazione più nera. Sopravvive spacciando, rovinandosi la salute e spaventando il prossimo con la sua spavalda voglia di morire. Solo l'amore lo spoglia di tutte le sue forze e convinzioni. E proprio quando la luce illumina il suo cupo mondo facendo intravedere una possibile rinascita, crolla il suo castello di follia. Ma sarà così o il finale è un altro? Colto, psichedelico, moderno e crudo. Da leggere come un classico.

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