giovedì 13 giugno 2013

E qui comando io, e questa è casa mia...

Trattati come cretinetti. Privi di qualsiasi possibilità di parlare. Ingessati dallo "Statuto".
Scolaretti della prima ora, i parlamentari del M5S scoprono di essere anche loro "umani".
E come è giusto che sia, si ribellano contro il padre, in un confronto da tragedia greca, accusandolo di aver commesso errori che hanno portato alla recente legnata elettorale.
Non l'avessero mai fatto! Ferito, appunto come un padre quando i figli gli danno del rincoglionito, lui ha attaccato, minacciato, dichiarato di volersene andare (congelando simbolo e nome beninteso) per cercare di dimostrare che governa ancora. Come andrà a finire?
Torno ai precedenti post scritti in questo piccolo spazio ed invito a rileggerli. 
Guardarsi l'ombelico é un bel mestiere, il rischio che uno si accorga che intorno ad esso vi è la pancia, con annessi e connessi. 

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