giovedì 30 ottobre 2014

La dittatura delle abitudini

"Come ha un generale americano in Iraq a sedare dei tumulti di piazza con l'aiuto del fast food? Come è riuscito Michael Phelps a ottenere i suoi record mondiali di nuoto con gli occhialini pieni d'acqua? Come è possibile che i pubblicitari riescano a identificare e catalogare le donne incinte prima ancora che lo vengano a sapere i loro mariti?
La risposta è una sola attraverso le abitudini.
La maggior parte delle scelte che compiamo ogni giorno non sono frutto di riflessioni consapevoli bensì di abitudini.
E benché, singolarmente prese, non abbiano granché significato, nel loro complesso le abitudini influenzano enormemente la nostra salute, il nostro lavoro, la nostra situazione economica e la nostra felicità.
Da secoli gli uomini studiano le abitudini, ma è solo negli ultimi anni che neurologi, psicologi, sociologi ed esperti di marketing hanno realmente incominciato a capire in che modo funzionano e, soprattutto, come possono cambiare.
Le abitudini, infatti, non sono un destino ineluttabile: leggendo questo libro impareremo a trasformarle per migliorare la nostra professione, la collettività in cui viviamo, la nostra vita". (tratto dal libro).
 

La vita è fatta di tante piccole azioni quotidiane.
La vita è fatta di tante abitudini ripetute giorno per giorno.
Chi decide quali abitudini non siano positive per la nostra salute, il nostro portafogli, la nostra reputazione? Pare non il nostro cervello. Non la nostra coscienza. 
Non siamo noi a dominarci, ma un insieme di cause e debolezze che finiscono per dare svolte spesso inattese alla nostra esistenza.
Come riconoscerle? Come affrontarle? Come superarle, modificarle, resistergli e vivere meglio?
Questo libro ci da una mano. Almeno nel capire quando è il caso di cambiare registro.
Superiamo la pigrizia, crediamo in noi stessi ed alle nostre potenzialità. Non siate pecore!
 


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