sabato 25 ottobre 2014

Morire a Teheran

E' di oggi la notizia dell'impiccagione di Reyhaneh Jabbari.
Condannata a morte per aver ucciso il suo stupratore.
Il figlio di quest'ultimo era pronto a perdonarla se lei avesse negato l'accaduto, ma così non è stato, e per difendere la sua coerenza, in un Paese (l'Iran) in cui la follia regna sovrana, è morta.
Esistono ancora persone così, persone che per coerenza vanno verso la morte proclamando la verità.
Ancora una volta l'immagine del mondo islamico viene distrutta. Una visione dell'uomo distorta dalla religione e dalla cattiva lettura della stessa. Il gesto di questa piccola donna distrugge l'intera civiltà mussulmana dalle fondamenta e la priva di ogni senso. Quante persone innocenti dovranno ancora morire ? Oggi onoriamo Jabbari, morta perché coerente, morta perché donna.

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