mercoledì 3 gennaio 2018

il Manifesto del Partito Comunista

Come tutti i classici è citato ma non letto, conosciuto per sentito dire ma non per i suoi contenuti... accusato di ogni nefandezza, dimentichi del momento storico in cui venne scritto e per le sue critiche ad un sistema che allora appariva sulla scena in modo dirompente.
E' un testo ancora attuale per l'analisi, forse un po' meno per le soluzioni... ove le individua, difficile dire se superate rispetto al mondo "liquido" della modernità...
Un classico, dicevo, da conoscere assolutamente... sia che lo si apprezzi o che lo si voglia negare.
 

 
"La borghesia ha avuto nella storia una funzione sommamente rivoluzionaria.
Dove è giunta al potere, essa ha distrutto tutte le condizioni di vita feudali, patriarcali, idilliache.
Essa ha lacerato senza pietà i variopinti legami che nella società feudale avvincevano l'uomo ai suoi superiori naturali, e non ha lasciato tra uomo e uomo altro vincolo che il nudo interesse, lo spietato "pagamento in contanti".
Essa ha affogato nell'acqua gelida del calcolo egoistico i santi fremiti della esaltazione religiosa, dell'entusiasmo cavalleresco, della sentimentalità, piccolo-borghese.
Ha fatto della dignità personale un semplice valore di scambio; e in un luogo delle innumerevoli franchigie faticosamente acquisite e patentate, ha posto la sola libertà di commercio senza scrupoli.
In una parola, al posto dello sfruttamento velato da illusioni religiose e politiche, ha messo lo sfruttamento aperto, senza pudori, diretto e arido".


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