venerdì 10 novembre 2017

Pecora Nera

 
A dimostrazione di come i tempi cambiano, di come è cambiata la società, ecco Devis Bonanni, in arte "Pecora Nera"... un ragazzo che ha deciso di tornare alla terra, all'agricoltura ed all'autosostentamento. Niente auto, niente bollette, niente di niente. Una bicicletta. Una piccola casetta, produzione biologica ed un libro per farsi conoscere ed apprezzare... Cinquant'anni or sono, sarebbe stata la normalità... questo lasso di tempo (come ben ci ricordava Pier Paolo Pasolini) ha trasformato tutto. Per questo, appare strano, che questa sua scelta appaia strana. Eppure, questo uscire dal gregge ha una doppia valenza... quella di apprezzare le cose semplici e quella di non accettare una vita condizionata dalle cose.. dagli oggetti. Una sorta di pulizia mentale.
 
"Ha solo vent'anni Devis, quando in lui scocca la scintilla: vivere altrimenti è possibile. All'inizio é solo un sentimento, un'aspirazione, che a poco a poco si trasforma in concreto progetto di vita.
Inizia così la sua avventura: da un piccolo orto senza aver mai visto prima una pianta di pomodoro, coltivando patate e creali per ritrovare un contatto più immediato con la Natura e realizzare una prima, rudimentale forma di autosufficienza alimentare, accompagnata da uno stile di vita semplice ed ecosostenibile.
Nella dolcezza della primavera così come nella violenza di una grandinata che compromette le colture, si genera, in un parto al contrario, un cordone ombelicale che non sarà più possibile recidere.
Cuciti sulla pelle dal sole delle stagioni, i panni del contadino sono difficili da smettere.
A tutto questo fa da sfondo l'adorata montagna di cui Devis si sente abitante nuovo e insieme antico, forestiero e indigeno.
Nel piccolo paese non mancano le incomprensioni con la famiglia e i compaesani, nei confronti dei quali avverte tutta la difficoltà di comunicare abitudini tanto originali.
Sempre e comunque in direzione ostinata e contraria.
Passa un po' di tempo e a chi prevede che presto si stancherà di tutto ciò, Devis risponde con un atto irrevocabile: a ventitré anni si licenzia dall'impiego come tecnico informatico e si trasferisce in una casetta prefabbricata riscaldata da una stufa a legna per dedicarsi a tempo pieno a quella che battezza "vita frugale".
Sono gli anni in cui nasce a matura un rapporto simbiotico con la natura e i suoi elementi. E proprio quando le forze sembrano esaurirsi e l'entusiasmo delle prime stagioni vacilla, in Devis matura la convinzione che non potrà proseguire oltre senza condividere con altri il suo cammino.
 

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