martedì 14 novembre 2017

Annibale

Quando lo lessi, molti anni or sono (era il 2001) non potei trattenere le lacrime. Un romanzo di una bellezza unica. Una storia tragica, un eroe incredibile...un vero bellissimo romanzo. Una cosa simile non mi capita spesso e... con Gisbert Haefs non mi capitò più.
Per cui, richiamarlo oggi, ricordare le gesta di Annibale e di Amilcare Barca, le grandi battaglie, le macchinazioni, la speranza e la tragedia... viene voglia di ricominciare a leggerlo...
 
"Al termine di una vita travagliata, l'anziano commerciante elleno Antigonos, decide di farsi "sguardo e penna" per rievocare le glorie e il declino di Qart Hadasht (Cartagine) e di due eccezionali strateghi punici, che ebbe modo di conoscere personalmente Amilcare Barca e, soprattutto, suo figlio Annibale.
Rievocate in una prospettiva inedita e brillante, prendono così vita le incredibili imprese dell'unico condottiero che inflisse una serie di sconfitte memorabili all'esercito romano, tenendo in scacco per anni la politica del Senato di Roma e i destini del Mediterraneo.
Annibale è una grande e tragica figura di antieroe: comandante rispettato dai suoi uomini, governante deciso a svecchiare e democratizzare i costumi della propria città, erede di una civiltà destinata a soccombere davanti all'implacabile spinta espansionistica di Roma.
Vittima di invidie e oscure manovre politiche dei suoi stessi concittadini, incalzato dalla sete di vendetta dei romani, l'ultimo dei Barca sarà costretto a una tragica uscita di scena.
Nel racconto di Antigonos, le vicende militari e politiche si intrecciano con la storia quotidiana di uomini e donne, mossi da bisogni e passioni senza tempo, in un universo incredibilmente vario, costituito da popoli che si incontrano e scontrano per il dominio del mare.
A bordo dell'Ala di Ponente, la sua nave, seguiamo il commerciante per oltre sessant'anni di viaggi e avventure: dalla Britannia alla Sicilia, da Thule (la antica Islanda) alla savana africana.
Con uno stile rapido ed efficace, scene corali ben congegnate e dialoghi brillanti Gisbert Haefs ci offre un affascinante ed epico spaccato di vita del III secolo a.C." 


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