lunedì 27 novembre 2017

La regola delle ombre

"Roma, 1482. Un segreto esoterico, il fantasma di madonna Simonetta, la morte che viene dal fuoco. La prima indagine di Pico della Mirandola".
 
Si presenta così, questo romanzo storico di Giulio Leoni. Scritto nel 2009, letto lo stesso anno, ripreso in questi giorni e debitamente commentato....
Alcune considerazioni: quando scrivi un romanzo storico, Manzoni docet, devi stare attento, ai luoghi, ai tempi, alle usanze, ai personaggi che tiri in ballo, agli eventi, alla meteo... tutto questo Leoni lo fa, e anche molto bene... Purtroppo però, l'impressione, leggendo il testo, è a fianco delle ottime e forse fin troppe di citazioni, ci siano le troppe disavventure che succedono al nostro Pico... un quasi Superman che, ci si aspetta veder uscire con il mantello rosso e la scritta, non da una cabina del telefono (sarebbe una forzatura) ma da una stazione di cambio dei cavalli.... troppo, troppo! Finendo così per far somigliare la vicenda ad un episodio di James Bond... Esagero? Leggetelo voi e giudicate.
 
"Un incendio illumina la sera invernale di Firenze, devastando la prima stamperia a caratteri mobili della città. Con la vita del tipografo, le fiamme cancellano anche l'opera promessa a Lorenzo De' Medici: un libro segreto e meraviglioso, impresso con il Carattere Perfetto.
Accorsi sul posto, il Magnifico e l'amico Pico Della Mirandola si rendono conto che non si tratta di un incidente: il corpo del tipografo pende dalla macchina per la stampa, la testa imprigionata nel torchio.
A complicare il quadro del delitto, l'apparizione nei paraggi di una donna misteriosa che sembra essere la bellissima Simonetta Vespucci, morta anni prima nel fiore dell'età.
Chi mai potrebbe averla richiamata tra i vivi?
Pico è scettico. Si chiede se l'opera distrutta non sia l'oscura Regola delle ombre, come sembra credere Lorenzo De' Medici, l'antichissimo rituale che dischiude i cancello del sepolcro.
Un manoscritto scritto, passato per le mani di Leon Battista Alberti e scomparso dopo la sua morte.
C'é un solo modo per scoprirlo: indagare a Roma sulle tracce lasciate dal grande architetto.
Su incarico di Lorenzo, Pico parte per la città eterna deciso a servirsi del suo acume e della sua prodigiosa memoria per trovare una spiegazione razionale a delitti e apparizioni.
Ma nella Roma di Sisto IV e di Rodrigo Borgia, dove gli intrighi si mescolano al rigore della Santa Inquisizione e dove i festeggiamenti per il Carnevale, capovolgono ogni regola, la sua fiducia nella forza della ragione vacilla.
Eppure esiste un disegno, sotto il velo della follia in cui rischia di scivolare.
Forse la dama, che sembra risalita dal regno dei morti, non è sola, un intero popolo di ombre la segue silenzioso.
Giulio Leoni ci porta sulle tracce di una delle donne più belle di tutti i tempi, immortalata dal Botticelli nella Nascita di Venere, in compagnia di un inedito Pico della Mirandola, coraggioso e scaltro.
Ma ancor più svela a poco a poco ai suoi lettori il volto oscuro e sinistro della Roma rinascimentale, un incredibile danza macabra di maghi e cabalisti, di innovatori e seguaci di antiche dottrine, di grandissimi artisti e fattucchiere, che volteggia tra le sue rovine".
 

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