martedì 28 novembre 2017

Bacci Pagano cerca giustizia

Di Bruno Morchio avevo già letto Lo spaventapasseri, Maccaia, Una storia da carruggi ... quest'ultimo veramente bello, scritto in prima persona e con una storia capace di emozionare.
Oggi spendo due parole su ... Cerca Giustizia... un libro formato da un racconto lungo e da quattro racconti brevi... e mi spiace dirlo, ma la magia del primo racconto, la suspense di quelli successivi.. si è persa completamente... rendendo il nostro eroe un incolore personaggio in una tristissima Genova.. Scelte narrative? Boh... speriamo si riprenda.
 
 
 
"Mario Canepa, un uomo di mezza età, invecchiato prima del tempo, leggermente ingobbito, di una magrezza rugosa e sofferta e con l'aria spaesata di chi sembra aver smarrito il bandolo della propria vita, rientra a Genova, a casa - anche se una casa non ce l'ha più - dopo un lungo soggiorno in clinica a Bellinzona.
Quando si presenta all'appuntamento con Bacci Pagano ha l'aria dimessa e veste con la trasandatezza che può permettersi chi da sempre appartiene alla comunità in cui vive.
Si esprime in un italiano ricco e appropriato con marcato accento genovese.
E' timido e cortese, ma un fatto sconcerta Bacci Pagano: Mario Canepa è un uomo di colore.
Figlio adottivo dei Canepa, é stato, dopo la morte del padre, titolare della "Mario Canepa & Figlio", una ditta che importava caffè dal Corno d'Africa.
"Mi ritrovi mio figlio Dottor Pagano".
Inizia così per Bacci un'inchiesta, forse la più velata di malinconia della sua carriera, nella quale il suo senso di giustizia, forse retaggio dei sogni e delle speranze della gioventù che credeva perduti per strada, lo spinge ad andare con determinazione oltre il proprio mandato, fino a risolvere un caso ben più oscuro e complesso del solo ritrovamento del giovane.
Completano il libro altre quattro brevi inchieste di Bacci Pagano".

Nessun commento:

Posta un commento

Niente parolacce, né!

Manuale di co-programmazione