lunedì 11 aprile 2016

Sanctum

 

James Cameron dirige un ottimo film, ove la claustrofobia, la fame d'aria, l'angoscia per l'impossibilità di uscire da un enorme e complicata grotta, la fanno da padroni.
Per questo, quando l'ultimo superstite, esce in mare aperto, abbiamo sofferto per quasi due ore insieme a lui ed agli altri partecipanti della spedizione, seguendoli per strettoie, sifoni, rocce a strapiombo e acque gelide.
Tutto ha origine in questo grandioso cratere in Nuova Guinea, ove Frank, il capo spedizione sta esplorando un sistema di grotte ancestrali (all'ingresso c'è uno stregone che guarda il buco con terrore e premonizione, come se ne sentissimo il bisogno)... Viene raggiunto da altri componenti la spedizione, tra cui il figlio Josh sempre in lite con lui...
La morte di una prima persona del gruppo porterà ad un crescendo di tensioni che dovranno essere appianate per riuscire a proseguire verso la salvezza che, come appare chiaro sin dal titolo, è verso il basso e non in alto. Belle le scene in sub nelle grotte... In altri momenti il confronto tra i protagonisti  ed i dialoghi zoppicano un tantino.. fortuna che qui siamo sempre in acqua :)
 
 

Nessun commento:

Posta un commento

Niente parolacce, né!

Perché dono